25 marzo 2021

Iniziate le somministrazioni del vaccino ai pazienti dializzati all'Ospedale di Cremona

Martedì è iniziata la somministrazione del vaccino ai pazienti in dialisi presso l’Ospedale di Cremona. Entro la fine della prossima settimana tutti i dializzati cremonesi avranno ricevuto almeno la prima dose del vaccino Pfizer. 

Si tratta approssimativamente di 200 persone e l’adesione dei pazienti è stata del 99% circa. Il team che effettua le vaccinazioni a Cremona, a Casalmaggiore e Soresina sarà sempre lo stesso e ne fanno parte gli infermieri e la caposala di Nefrologia e Dialisi, guidati dalla dottoressa Paola Pecchini.

“Grazie alla possibilità di vaccinare la gente, -racconta Paola Pecchini, Responsabile UOS Dialisi Ospedale di Cremona- c’è questa speranza di poter vedere la nostra dialisi e i nostri pazienti più sereni perché rischiano meno di ammalarsi. Devo dire che in parte mi sento euforica perché spero di riuscire a fare qualcosa per questa situazione”.

La somministrazione dei vaccini anticovid avviene direttamente in reparto ed è proposta dalla stessa equipe che ha in cura il paziente. Questo rende tutto più agevole, sia sul piano emotivo che clinico.

“Visto il rapporto veramente stretto che si instaura con i nostri pazienti, -commenta Nicla Sperzaga, Infermiera Dialisi Ospedale di Cremona- un tipo di rapporto di scambio di idee, di pensieri ed emozioni e nonostante io sia in questo reparto da pochi anni, già sento con loro questo legame. Effettuare queste vaccinazioni e vedere brillare gli occhi del paziente e dei famigliari nel momento in cui gli viene detto che gli sarà fatto il vaccino, per noi è fonte di gioia veramente grande”.

“Questa vaccinazione -spiega Marco Archetti, Coordinatore infermieristico Dialisi Ospedale di Cremona- la vediamo come un punto di arrivo e un punto di ripartenza. È da marzo che purtroppo ci siamo trovati dentro a questa pandemia, abbiamo curato tanti pazienti, purtroppo tanti dializzati si sono ammalati e qualcuno anche non ce l’ha fatta. I nostri sono pazienti cronici, sono pazienti che vediamo tre volte a settimana e si instaura un rapporto che va aldilà di una semplice somministrazione di una terapia. Impariamo a conoscerli e a condividere tante cose come gioie e dolori.”


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti