14 dicembre 2023

Inquinamento Tamoil, il Comune ottiene 2,4 milioni di euro di risarcimento totali. Accettata la proposta conciliativa. Saranno destinati a verde e fotovoltaico

Oggi si è tenuta l’udienza dell’azione civile che il Comune di Cremona ha avviato contro Tamoil nel 2018. L’Amministrazione Comunale ha deciso di accettare la transazione che prevede, oltre alla somma di 1 milione già corrisposto all’esito del procedimento penale, un’ulteriore somma di 1,4 milioni, così come proposto dal Giudice, portando così il risarcimento complessivo a Euro 2.400.000 da destinare a progetti di riqualificazione ambientale sulla città.

Questa importante e significativa notizia per Cremona arriva pertanto a seguito della decisione del Comune, che, con propria deliberazione n. 261 del 28/11/2018, aveva deciso di avviare l’azione civile, a seguito del giudizio penale che aveva coinvolto funzionari e amministratori di Tamoil raffinazione s.p.a. e Tamoil Italia s.p.a.. L’azione era stata avviata proprio per ottenere il risarcimento dei danni non ambientali, patrimoniali e non, correlati ai fatti, definitivamente accertati, di inquinamento ambientale che hanno interessato la città di Cremona, ad integrazione di quanto già riconosciuto al Comune a titolo di provvisionale in sede penale e nella consapevolezza che il danno ambientale può essere richiesto solo dal Ministero dell’Ambiente.

L’avv. Alessio Romanelli del Foro di Cremona è stato il difensore degli interessi comunali, designato dall’Amministrazione, che lo ringrazia per il lavoro svolto.

All’udienza tenutasi il 25 luglio 2023 il Giudice designato, dott. Daniele Moro, ha invitato le parti a valutare l’opportunità di conciliare la controversia alle seguenti condizioni e allo stesso modo si è espresso nella udienza del 26 ottobre 2023. All’udienza del 26 ottobre 2023 il Giudice ha ulteriormente precisato come segue la sua proposta conciliativa: “Corresponsione da parte dei convenuti all’attore della somma complessiva di euro 1.400.000,00 – somma da aggiungersi a quella già corrisposta all’esito dei procedimenti penali – e rinuncia del Comune di Cremona ad ogni altra pretesa riconducibile ai pregiudizi o riconducibile ai fatti allegati nell’atto introduttivo del giudizio, spese di lite compensate tra le parti” (la “Proposta Conciliativa”).

Questo risultato di grande rilievo conferma la correttezza del percorso che l’Amministrazione ha intrapreso a partire dal 2015, innanzitutto con la scelta di sostituire il cittadino Gino Ruggeri nella causa penale e quindi con la decisione di avviare la causa civile, conclusasi oggi. Questa causa ha visto riconosciuto definitivamente il danno che la città ha subito, così come è stato riconosciuto il serio, costante e grande lavoro che dall’inizio di questa vicenda è stato portato avanti anche da tutti i tecnici del Comune di Cremona. Il Comune ha fatto propria la proposta conciliativa del giudice e la transazione, che implica la rinuncia ad ogni altra pretesa riconducibile solo al procedimento civile in oggetto e che consente di avere ora la possibilità di investire per la città una somma di molto superiore a quella già ottenuta all’esito del procedimento penale.

Pertanto, una volta accertato definitivamente il tutto, verrà prontamente convocata la commissione prevista dalla Delibera di Consiglio Comunale del 10 aprile 2019, nella quale si vincolava l’importo della provvisionale ad opere di tipo ambientale. La giunta, insieme alla sua maggioranza, pensa che sia importante usare parte rilevante di questi fondi per restituire zone della città antropizzate a verde pubblico, in forme diverse, alberature, boschi, prati armati, in modo che l’investimento sul verde continui e si rafforzi. E altrettanto ritiene che si debba insistere su investimenti relativi al fotovoltaico, per avere sempre più energia pulita in città e contribuire a rendere sempre più Cremona autonoma energeticamente. 

Queste scelte, che saranno proposte alla succitata commissione del Consiglio Comunale, nascono dalla consapevolezza che occorre continuare e rafforzare l’attenzione all’ambiente sviluppata in questi anni. Molti, infatti, sono i progetti ambientali che l’Amministrazione ha avviato, tra cui il Piano del Verde, le piantumazioni in varie aree della città, i progetti di de-impermeabilizzazione di aree asfaltate e la valorizzazione dei parchi urbani, sovracomunali e dei boschi fino all’avvio di investimenti importati nel fotovoltaico con la società controllata AEM Cremona Spa. Si tratta di progetti strategici, sui quali è necessario continuare negli investimenti per il miglioramento della qualità ambientale della città. Grazie a queste risorse sarà possibile quindi proseguire con più forza su questa strada, nell’assoluta consapevolezza che occorrerà, anche nei prossimi anni, una costante attenzione su questi temi. 

Molte sono state le questioni, anche ‘storiche’, che in questi anni l’Amministrazione Comunale ha affrontato e risolto o avviato a risoluzione secondo una visione di sviluppo. Questo risultato della causa civile a Tamoil è un ulteriore, importante risultato, che si lega alla costante attenzione che sul comparto, insieme agli enti preposti, è mantenuta in termini di controllo della situazione ambientale, peraltro fortemente migliorata negli anni.

 


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commenti


Luigi

14 dicembre 2023 12:37

Poca cosa, il danno era stato valutato in una richiesta 40 milioni.

PierPiero

14 dicembre 2023 14:12

Visto l'importo e il danno ambientale causato, non mi sembra un gran successo.
Ma una Amministrazione che non voleva nemmeno costituirsi parte civile e l'ha fatto solo dopo che si erano mossi dei privati cittadini, sicuramente spaccerà questa cosa come un grande successo

Manuel

14 dicembre 2023 17:25

... e speriamo non distragga i pochi fondi recuperati.

Michele de Crecchio

14 dicembre 2023 23:14

Condivido anch'io l'opinione che l'indennizzo
ora riconosciuto al Comune di Cremona sia decisamente modesto rispetto al gravissimo guasto ambientale, ai pesanti disagi per la salute pubblica ed ai concreti rischi di devastanti
incidenti che la presenza della raffineria ha determinato e continuerà a determinare (per chissà quanto tempo ancora!) a danno del territorio comunale circostante. Mi auguro inoltre che la recente sentenza convinca, finalmente, la timida politica cittadina, ad affrontare con ben diversa risolutezza questioni ambientali così fondamentali per la qualità della vita dei cremonesi!