Isola Pescaroli, la "bomboniera sul Po" ancora più valorizzata dalla ciclovia Vento. Perché non farne un paese dipinto? Ma di notte sulla ciclovia scorribande di auto e moto
Una “bomboniera” fluviale dove il turismo fluviale sta diventando realtà (ed in parte lo è già diventato). Un luogo dove parlare di turismo, fino a non molto tempo fa, poteva sembrare una pura e semplice follia ed invece, passo dopo passo, la scommessa si sta materializzando. Il luogo è Isola Pescaroli, piccola ma ridente frazione di San Daniele Po, composta da un gruppo di case che “circondano” la chiesa santuario della Madonna della Fiducia e “guardano” tutte verso il fiume, dal quale non distano che un “tiro di schioppo”. Una terra in cui storie e vicende legate al vecchio Eridano abbondano e che in poco tempo ha visto realizzarsi diversi progetti legate direttamente al turismo fluviale. Dall’attracco realizzato dal Comune è nato l’omonimo bar che è ormai, da diversi anni, punto di riferimento per tanti appassionati di fiume; è sorta l’associazione nautica Isola Pescaroli ed ha preso vita il progetto Living The River, una autentica scommessa lanciata da Cristian Soldati e Silvia Fattori che sul turismo lungo il Po hanno creduto, hanno investito, e stanno avendo ragione. Ora, a Isola Pescaroli è arrivata anche un’altra “scommessa” con la realizzazione del tratto locale della ciclovia Vento, ambizioso progetto di percorso ciclabile turistico, che si snoda lungo 700 chilometri collegando Torino con Venezia ed è spezzone italiano dell'EuroVelo 8. Il progetto, nato da un'idea del dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano, consiste, come noto, in un tracciato di circa 680 chilometri lungo il Grande fiume. È inoltre prevista una diramazione, facente parte dell'EuroVelo 5, che da Pavia salirà fino a Milano.
Il percorso si snoda in parte sugli argini del fiume, in parte lungo tratti ciclabili già esistenti e in parte su tracciati che necessitano di interventi. A Isola Pescaroli, in attesa degli ultimi “ritocchi”, e della inaugurazione, il percorso è già, di fatto, realtà: si snoda nella golena sfiorando il ponte “Verdi”, “accarezzando” l’argine e l’area attrezzata sul Po, laddove esiste uno dei più suggestivi scorci fluviali, da qualche anno dedicato all’indimenticato giornalista e scrittore locale Giuseppe Ghisani, scomparso 11 anni fa e che a Cremona e al suo territorio aveva dedicato il suo ultimo libro, ‘Campane sull’acqua’, ispirato all’alluvione del 1951. La ciclovia Vento, per questa bomboniera fluviale, è un ulteriore e determinante passo in più per proiettarsi verso un turismo, quello fluviale, che si fa sempre più realtà. C’è anche una nota stonata, e questa purtroppo nelle cose non manca quasi mai. Giunge infatti voce, a chi scrive queste righe, che in più di una occasione, nottetempo, la ciclovia Vento, a Isola Pescaroli, sia stata utilizzata dai soliti “furbi” dell’ultima ora per pericolose scorribande in moto ed in auto. Inutile dire che la madre degli ignoranti è sempre gravida ma, soprattutto, c’è da auspicare che, prima che possa accadere qualcosa di grave, queste “scorribande” siano eliminate sul nascere, con i doverosi controlli e, perché no, magari mettendo anche a dimora qualche telecamera (ed in questo caso va necessariamente aggiunto che è inaudito e vergognoso il fatto che, come già accade altrove, si debbano realizzare impianti di videosorveglianza a spese della collettività per sventare l’azione di pochi imbecilli nullafacenti che potrebbero dedicare il loro tempo a cose ben più utili, ad esempio impegnandosi in iniziative di carattere sociale o umanitario).
“Archiviata” questa parentesi negativa c’è da aggiungere che, per una serie di scommesse in campo turistico che stanno avendo successo, Isola Pescaroli può fare ancora di più. Per la sua stessa conformazione a “bomboniera” potrebbe diventare lo scenario ideale, in tempo natalizio, di un grande presepio vivente coinvolgendo gli abitanti del paese ma potrebbe diventare anche una vera e propria opera d’arte. Come? Semplicemente destinando i muri e le strutture esterne delle abitazioni e delle cascine a diventare lo sfondo ideale per creare paesaggi fluviali o per sistemare gigantografie legate al Po, coinvolgendo pittori, artisti e fotografi. Già altrove, iniziative analoghe, hanno avuto grande successo. A nemmeno troppi chilometri di distanza da Isola Pescaroli, a Bersani di Gropparello, sui colli piacentini, ad esempio, il piccolo borgo è diventato famoso per i meravigliosi dipinti sui muri delle case che rappresentano immagini delle fiabe più amate divenendo così meta di turismo e contenitore di sogni e messaggi. L’idea è stata dell’associazione “Arte Nostra” che ha poi coinvolto abitanti e artisti del luogo, ma non solo. Grazie a questa collaborazione sono stati creati tantissimi dipinti raffiguranti diverse fiabe che colorano il paese e lo rendono perfetto per una passeggiata per le famiglie e per semplici sognatori. Analoga iniziativa è stata realizzata nel Viterbese, a Sant’Angelo di Roccalvecce, divenuto il paese delle fiabe passando dal rischio di essere abbandonato a divenire meta di un gran numero di visitatori. A Isola Pescaroli la fiaba, da trasformare in realtà, può essere questa dipingendo sui muri i paesaggi e gli scorci del Po.
Eremita del Po
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
PierPiero
31 luglio 2024 09:56
E niente, riusciremo a rovinare anche questa ciclovia...
Il problema, secondo me, oltre a nascere dalla imbecillità patologica di certi soggetti, nasce dal fatto che il rifacimento di tutte le piste ciclabili entrate a far parte di VenTo ha comportato anche l'eliminazione delle barriere fisiche che prima, su molte di loro, erano presenti. Le famigerate sbarre che ti costringevano ad aggirarle erano in realtà utili a limitare queste occasioni negative.
Non credo che la ciclovia di Isola sarà l'unica interessata a queste scempiaggini e, se fossero avanzati ancora dei quattrini, qualche limitatore di passaggio secondo me andrebbe messo.
Oltra a punizioni esemplari se beccati sul fatto.
Enzo
1 agosto 2024 09:49
Assolutamente pertinenti i Suoi rilievi. Ho preso finora conoscenza del percorso "Vento" da Crotta a Stagno Lombardo, e non ho che da esprimere lodi ai progettisti e agli esecutori. Ma se, come attestato da Isola Pescaroli, gli abbondanti idioti padani si sono già messi in movimento, è necessario bloccarli subito con ognuno dei Suoi suggerimenti.
Eugenio
31 luglio 2024 12:01
Soldi buttati al "Vento". Dopo aver percorso svariati chilometri su strada arginale ad uso promiscuo, non si capisce proprio la necessità di questi 300 metri dedicati.
Eugenio
31 luglio 2024 12:01
Soldi buttati al "Vento". Dopo aver percorso svariati chilometri su strada arginale ad uso promiscuo, non si capisce proprio la necessità di questi 300 metri dedicati.