L'Associazione immigrati scrive alla Prefettura: subito la proroga di validità dei nulla osta e rilascio dei visti ai profughi afghani
La proroga di validità dei nulla osta, in scadenza o appena scaduti, come è avvenuto in tempi di covid e il rilascio sollecito dei visti, dopo una rapida verifica documentale, e comunque tale da consentire la partenza in sicurezza delle famiglie. Lo chiede alla Prefettura l’Associazione Immigrati Cittadini di Cremona attraverso il proprio rappresentante legale Rosanna Ciaceri. L’associazione, operativa dal 2004 in servizi di orientamento e assistenza a cittadini stranieri, oltre che membro del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione istituito presso la Prefettura di Cremona, riceve quotidianamente segnalazioni e richieste di aiuto dopo la presa del potere dei Talebani e le relative conseguenze sui diritti degli immigrati e loro familiari, già in possesso di nullaosta all'ingresso in Italia.
“Sappiamo che si stanno moltiplicando gli appelli per attivare dei corridoi umanitari che sostengano le persone che necessitano di aiuto per vari motivi e vogliano lasciare il paese, ma pensiamo anche a chi aveva ottenuto un regolare nullaosta ed era pronto a legalizzare i certificati presso la cancelleria consolare di Kabul dopo aver fissato un appuntamento. Tutto vanificato dopo la chiusura dell'Ambasciata italiana e degli uffici preposti: le ultime notizie ci dicono che è rimasto attivo il Consolato solo per gli affari correnti e per garantire la messa in sicurezza dei nostri connazionali - scrivono Rosanna Ciaceri ed il vice presidente Alfredo Gardani — Nel frattempo si è creato il caos alle frontiere con il Pakistan dove le famiglie si sono recate tra mille problemi – ci sono anche persone malate e bambini - nella speranza di poter comunque arrivare a Karachi o Islamabad e da lì ottenere il visto per l'Europa o per i paesi che li lascino entrare regolarmente. Dopo aver consigliato la calma e l'attendismo, onde evitare il panico, in attesa di migliori eventi, ci rendiamo conto che la prima preoccupazione dei familiari afghani è la scadenza dei nulla osta e i passaggi burocratici finalizzati al rilascio dei visti d'ingresso, in passato piuttosto lunghi.
Tuttavia in emergenza si dovrebbe trovare una soluzione snella che faccia fronte alle loro richieste e risolva rapidamente un problema in coda rispetto alla situazione in corso, ma altrettanto degno di attenzione, tanto più che si tratta di familiari di lavoratori afghani regolari nel nostro paese e che hanno superato i controlli delle Prefetture e Questure. Chiediamo essenzialmente due interventi: la proroga di validità dei nulla osta, in scadenza o appena scaduti, come in tenpo Covid, il rilascio sollecito dei visti, dopo una rapida verifica documentale, e comunque tale da consentire la partenza in sicurezza delle famiglie.
Il presente appello - concludono i rappresentanti dell’associazione - sarà condiviso da organizzazioni umanitarie e attive nella tutela di diritti umani cui lo stiamo inviando in copia. A parte riceverete i nominativi delle persone che avevano già ottenuto gli appuntamenti per le legalizzazioni presso la Cancelleria Consolare di Kabul”.
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