L'organo di Cella Dati tornerà a suonare dopo 40 anni di silenzio: in programma per sabato 28 il concerto di inaugurazione dopo il restauro. Lo strumento, un Bossi del 1850, è stato rimesso a nuovo
Oltre 40 anni di silenzio, nel sottotetto della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Cella Dati, tra ceppi di coppi, polvere e topi. Ma ora finalmente l'organo 'Bossi Angelo e Nipoti' di Bergamo, realizzato nel 1850, tornerà a suonare e offrire la sua pontente e suggestiva musica. Dopo un lavoro di restauro durato quasi due anni, lo strumento ora è di nuovo pronto per essere suonato e così sara il prossimo sabato 28, alle 20.45 con un concerto dedicato proprio all'inaugurazione del prezioso organo.
Sabato 28 sarà il maestro Alberto Pozzaglio a ridare vita allo strumento con un repertorio di musica italiana dell'800: "Proporrò un repertorio di musica d'opera del 1800, riadattata all'organo, che è uno strumento complesso ma versatile, in grado di proporre musiche anche nate non specificamente per l'organo. Non saranno solo musiche sacre in quanto nel 1800 era usanza che in chiesa l'organista proponesse arie componimenti riarrangiati per permettere alla gente comune, che non poteva permettersi di andare a teatro, di poterli ascoltare".
Il repertorio quindi proporrà brani dall'Aida di Verdi, un repertorio pianistico riadattato da brani di Mozart, un'ouverture dal Guglielmo Tell di Rossini e tanti altri brani che per ora il maestro non ci svela ancora.
"L'organo ottocentesco era strutturato proprio per poter riarrangiare la musica orchestrale e poterla riproporre con un unico strumento. -spiega ancora Pozzaglio- La sua versatilità, unità naturalmente alla competenza dell'organista, permette davvero di spaziare tra tutti i registri e proporre una grandissima varietà di repertori'.
La storia dell'organo Bossi di Cella inizia nella metà del XIX secolo, quando viene commissionato alla bottega bergamasca di Angelo Bossi e Nipoti (una delle due più importanti nel nord Italia, insieme a Serassi, sempre di Bergamo) che realizza uno strumento imponente. All'inizio del '900 alcuni lavori di restauro della chiesa portano al rialzo del soffitto della cappelletta laterale e di conseguenza al rialzamento del piano dell'organo, che dovette essere riformato e ridimensionato da Giuseppe Rotelli: venne smontato e per alcuni mesi rimase nelle sale del muncipio, per essere poi rimontato e adattato ai nuovi spazi, che erano stati ridotti dalle opere di ristrutturazione.
Questo possente organo venne utilizzato fino agli anni '80, quando iniziò un lento abbandono ed il conseguente declino, che portò le sue parti a rovinarsi anno dopo anno: le sue canne in legno divennero cibo per i tarli mentre topi e roditori facevano delle canne metalliche il loro nido.
Poi nel 2021 la svolta, grazie all'impegno di don Umberto Zanaboni, che in quegli anni era parroco a Cella Dati: era giunto il momento di mettere mano a queto prezioso strumento, affidando i lavori agli esperti della Bottega Organaria Soncino di Ugo Cremonesi. L'organo, secondo le parole dei professionisti, era in condizioni vermante pessime, con pezzi di coppi, nidi di animali e sporcizia; ma questo non ha impedito di rimetterlo a nuovo, con un lavoro importante e impegnativo: smontate le 1.250 canne (la più piccola in metallo lunga solo un centimetro mentre la più grande, in legno, lunga ben 5 metri), sono state pulite e restuarate una ad una, centimetro dopo centimetro, con un lavoro che non si sbaglia a definire chirurgico per la precisione richiesta.
L'intervento di restauro è stato possibile grazie ai fondi derivanti dall’8 per 1000 della Cei e dall’aiuto di Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e della Diocesi, che insieme coprono circa la metà delle spese di restauro. Non sono mancate poi offerte dei parrocchiani, donazioni, e contributi di aziende e benefattori della zona che stanno permettendo di coprire le spese complessive che, tra intervento di restauro e spese accessorie, ammontano a circa 120mila euro.
L'appuntamento è quindi sabato settembre dalle 20.45 presso la chiesa parrocchiale di Cella Dati per godere di nuovo, dopo 40 anni di silenzio, del maestoso e suggestivo suono dell'organo Bossi restaurato.
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