18 gennaio 2024

La pianista cinese Yuja Wang strega il Ponchielli sold out con un concerto “pirotecnico” insieme alla Mahler Chamber Orchestra. In sala anche il Console cinese e il Prefetto di Parma

Una serata a dir poco "pirotecnica" quella andata in scena al Teatro Ponchielli di Cremona in occasione del primo concerto della nuova stagione Musica 2024. Ad attendere i fuochi d'artificio di Yuja Wang e della Mahler Chamber Orchestra una sala completamente esaurita che ha visto anche la partecipazione del Console cinese, dal Consolato di Milano, del Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi, di quello di Cremona Corrado Conforto Galli unitamente al sindaco Gianluca Galimberti che ha ospitato le autorità in Palco Reale. Una serata in cui il pubblico delle grandi occasioni ha incontrato l'estro e la tecnica sopraffina della pianista internazionale Yuja Wang che, grazie al lavoro lungimirante ed assiduo del teatro (che l'ha "inseguita" per oltre due anni), ha debuttato proprio a Cremona la sua nuova tournée italiana. L'ultima volta che abbiamo avuto la Mahler Chamber Orchestra in città fu con il concerto di incredibile livello condotto da Daniele Gatti. La serata si è aperta sulle note della Serenata per fiati n. 11 in mi bemolle maggiore, K 375 di Wolfgang Amadeus Mozart. Un vero e proprio capolavoro che il gruppo di fiati ha proposto con una prassi esecutiva davvero interessante, oltre che un suono unico. Il Concerto per pianoforte e fiati di Igor Stravinsky è stato l'unico vero azzardo della serata. Yuja Wang mostra fin da subito di essere un'aliena, dotata di una tecnica oltre l'immaginabile e di talento incontenibile, proponendo un'interpretazione non solo vicinissima alla perfezione, ma pregna di idee musicali. Azzardo, dicevamo, quello di condurre (si fa per dire) anche l'orchestra. Wang infatti non dirige, ma concede qualche cenno col capo ai colleghi orchestrali, motivo per cui non è sfuggita qualche piccola sbavatura nella prima parte del brano. La Serenata per strumenti a fiato, violoncello, contrabbasso in re minore, Op. 44 di Antonin Dvořák ha nuovamente incantato il pubblico per la notevole pulizia di suono della compagine, oltre che nella grande intesa che è apparsa fra i musicisti. 
A chiudere la bellissima versione per jazz band della celebre Rapsodia in Blue di George Gershwin, un vero e proprio trionfo di divertimento oltre che di qualità interpretativa. Anche qui la Wang trova una dimensione esecutiva aliena, non solo "spettacolare" quale è il suo personaggio, ma anche di elevato interesse per il modo in cui è stato concertato. La pianista cinese chiude la serata con una standing ovation della sala che le ha "chiamato" il bis più e più volte (senza purtroppo riceverlo). Un concerto di elevato livello musicale, dal programma curioso e divertente, con una grande partecipazione di pubblico. Ancora una volta il Teatro si conferma luogo di condivisione, di cultura, di musica. Il calendario concertistico prosegue con Bomsori Kim e Thomas Hoppe il 9 febbraio. La stagione è appena iniziata, ma dando una scorsa veloce al resto del calendario musicale vien solo da pensare che chi ben comincia...

Loris Braga


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commenti


Dimitri Musafia

19 gennaio 2024 11:26

Grandissimo concerto, ma anche grandissima recensione, Loris! Era già in rete alle 5.30! Forse non tutti sanno che Yuja Wang è considerata nel Top 3 dei pianisti classici nel mondo. Uno speciale ringraziamento al sovraintendente Cigni che è riuscito a portacela qui, e a portare gente da lontano a Cremona a sentirla.

Fausto Polentini

19 gennaio 2024 12:58

Cosa c'è di meglio della Wang e della Kim. Peccato non esserci.

Tetyana Malitska

19 gennaio 2024 17:35

Un evento straordinario x teatro di Ponchielli e città di Cremona!!! Non capita tutti i giorni a vedere e sopratutto sentire Yuja Wang !!!! Sono stata al concerto con il mio figlio , un'emozione unica complimenti vivissimi anche Mahler Chamber orchestra!!!!!

Sara e Andrea De Ponti

20 gennaio 2024 05:50

Una formazione di alto livello e Sua Maestà Wang, imperatrice degli 88 tasti, ci hanno regalato una serata indimenticabile. Un caro saluto dalla Brianza!

Manuel

21 gennaio 2024 21:18

Ahia! Ma quel Cigni lì non era il raccomandato (ed altre amenità che si sentono in giro) al centro di una polemica organizzativa, politica e culturale che ha tenuto banco un anno a Cremona?
Non essendo appassionato di teatro e musica, ci capisco sempre meno.
Se qualcuno volesse riassumere...