1 aprile 2021

La Soprintendenza vincola tutte le presenze Liberty cremonesi inviata già una segnalazione per il palazzo di porta Venezia

Un vincolo speciale su tutto quanto di Liberty esiste ancora a Cremona. E’ un progetto su cui sta lavorando la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova attraverso un’indagine che da un paio d’anni sta conducendo la funzionaria Laura Balboni. Proprio da lei è giunta la segnalazione riguardo al rifacimento degli intonaci del palazzo posto all’angolo tra porta Venezia e viale Trento e Trieste, per il quale una richiesta in questo senso è già stata inviata alla sede regionale della Soprintendenza. Il Comune di Cremona, dal canto suo, ha già respinto, in virtù della particolare tutela cui avrebbe diritto l’immobile, la richiesta della messa in opera di un cappotto sulla facciata. Il palazzo, come il suo gemello palazzo Narizzano sul fronte opposto di porta Venezia, è opera dell’architetto Cornelio Bregonzio, autore di altri edifici Liberty come l’albergo San Giorgio, che per le decorazioni a cemento si servì di Emilio Santi, un tecnico del cemento cui si deve gran parte delle decorazioni di gusto “art nouveau” ancora presenti in città. Il palazzo risale al 1910, ma non è mai stato vincolato, da cui la legittima preoccupazione da parte della Soprintendenza, che andasse perduta una delle più interessanti testimonianze di gusto floreale nella particolare interpretazione riscontrata a Cremona.


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commenti


Anna L. Maramotti

1 aprile 2021 13:47

E' un grande impegno che salva l'identità della Cremona degli inizi del secolo. Si ha necessità di recuperare storia, cultura e arte cittadine. Solo la memoria ci consente di aprirci al futuro. Per questo ITALIA NOSTRA si batte contro le devastazioni.