22 novembre 2025

La straordinarietà di un uomo gentile. Faccia a faccia con Papa Prevost A Santa Monica la presentazione della prima antologia di Leone XIV e i docufilm sulla sua vita

Un viaggio che abbraccia il mondo. E che conduce nel cuore del mondo di Robert Francis Prevost. Nella serata Leone XIV visto da vicino che si è tenuta venerdì sera a Cremona presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alessandro Gisotti, vicedirettore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, in dialogo con il vescovo Antonio Napolioni ha offerto ai tanti presenti uno sguardo profondo sulla figura del pontefice. A fare da guida le pagine del libro La forza del Vangelo. La fede cristiana in 10 parole e le immagini dei documentari con cui i Media vaticani hanno raccontato gli anni dell’infanzia e della formazione negli Stati Uniti e della missione in Perù.

Un pontificato – ha osservato Gisotti – di cui inizieremo a scorgere più nitidamente i tratti dopo la fine del Giubileo, che ha inevitabilmente condizionato questi primi mesi di Papa Leone. «Un uomo gentile», lo ha descritto il vicedirettore, portando il suo punto di vista privilegiato sulla persona del Santo Padre, sul suo modo di lavorare e di relazionarsi nel quotidiano: «È un pastore – ha detto – felice di stare in mezzo alla gente, senza timore di tenere in braccio i bambini o di abbracciare le donne. Gesti di umanità semplice che appartengono alla quotidianità di ciascuno di noi e che esprimono quella sua gentilezza e il valore dell’amicizia che connota profondamente la sua spiritualità agostiniana. Sono tratti della sua personalità che sempre di più riusciremo ad apprezzare»

Nel corso della serata – organizzata dall’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi in collaborazione con Università Cattolica e Media vaticani e moderata da Andrea Bassani – sono stati trattati molti temi, tra cui quello della comunicazione nell’era digitale. Un’epoca in cui da un lato è diminuito il tempo di fruizione e aumentata la velocità, ma dall’altro è enormemente aumentato il volume delle informazioni, che spesso diventa strabordante. Nel libro secondo Gisotti è possibile cogliere «la densità straordinaria di questo magistero che è solo all’inizio, ma che già ha uno sviluppo importante. Oggi più che mai abbiamo bisogno di ascolto, di fermarci a riflettere sulle parole che che cogliamo, sulle parole che leggiamo, sulle parole che ascoltiamo».

Prevost è un Pontefice digitalizzato – ha raccontato Gisotti – conosce la Rete e i suoi strumenti ed è probabilmente per questo che le sue 10 parole diventano fondamentali. Cristo, cuore, Chiesa, missione, comunione, pace, poveri, fragilità, giustizia e speranza sono cluster di pensiero che il Papa indirizza all’umanità in modo sintetico e comprensibile. Parole che Prevost chiede di ascoltare e di meditare. «Per conoscere Prevost – ha detto Gisotti – bisogna ripartire dalla lettura di sant’Agostino, che prima e meglio di Freud ha saputo lavorare sull’interiorità e sul confronto con se stessi».

Una delle chiavi di lettura di questo Papa, che nei docufilm proiettati parenti, amici e confratelli descrivono come una persona capace di confrontarsi con gli altri e di portare amicizia, pace e abbraccio fraterno, è la sua pace interiore «che non è la tranquillità, la serenità che confina col menefreghismo – ha invitato a riflettere il vescovo Napolioni – ma è quella relazione con Cristo che non puoi trattenere soltanto per te, perché è una grazia che scorre». Proprio dai due documentari emerge evidente che questa pace interiore potrà essere fondamentale in quella missione che – come sottolineato da Gisotti – lo pone oggi «per moltissima parte dell’umanità come l’ultimo baluardo della dignità dell’essere umano, in un mondo in cui si muovono enormi interessi economici e finanziari» e nel quale «avere come papa un uomo dal cuore veramente gentile è qualcosa di paradossalmente rivoluzionario». Una rivoluzione che il Papa americano è chiamato a portare nel mondo proprio a partire dalle sue 10 parole, come a breve inizierà a fare nel suo primo viaggio apostolico in Turchia e Libano, con la sua grande umanità ed empatia.

Quella di Cremona è stata la prima presentazione del volume sul territorio nazionale, avvenuta in contemporanea anche a Vicenza. Seguiranno alcune altre iniziative nelle varie parti d’Italia attraverso i quali il Dicastero per la Comunicazione della Sante Sede e Libreria Editrice Vaticana, in sinergia con realtà ecclesiali e culturali del territorio, presenta il libro nuovo La forza del Vangelo, disponibile anche durante la serata a Santa Monica grazie alla collaborazione della libreria Logos di Cremona. Il prossimo appuntamento sarà martedì a Trento e poi il 1° dicembre a Verona, il 5 a Genova e il 15 a Cagliari.

 Il libro: un decalogo della fede

«Non possiamo più tollerare ingiustizie strutturali per cui chi più ha, ha sempre di più, e viceversa chi meno possiede, sempre più diventa impoverito». È quanto scrive Papa Leone XIV nell’Introduzione inedita al suo nuovo libro La forza del Vangelo. La fede cristiana in 10 parole, uscito in lingua italiana il 20 novembre da Libreria Editrice Vaticana. Il libro, curato da Lorenzo Fazzini, responsabile editoriale di Libreria Editrice Vaticana, è un’antologia di interventi e discorsi di Leone XIV organizzata intorno a dieci parole-chiave del Cristianesimo, presentate in quest’ordine: Cristo, cuore, Chiesa, missione, comunione, pace, poveri, fragilità, giustizia, speranza. Nella sua Introduzione Leone XIV, guardando alla situazione del mondo contemporaneo, afferma: «L’odio e la violenza rischiano, come un piano inclinato, di tracimare finché la miseria si espande tra i popoli». Di fronte a questo, Papa Prevost individua un rimedio possibile: «Proprio il desiderio di comunione, il riconoscerci fratelli, è antidoto a ogni estremismo». La forza del Vangelo è il secondo libro di Papa Leone edito da Libreria Editrice Vaticana: fa seguito a E pace sia! Parole alla Chiesa e al mondo uscito a fine agosto in italiano, inglese e spagnolo con una raccolta dei discorsi del Pontefice a partire dalla sua elezione, avvenuta lo scorso 8 maggio.

I due docu-film: tra Chicago e il Perù

Una serata di parole, anche inedite, e di immagini mai viste per raccontare e conoscere meglio Papa Leone XIV. La conoscenza della persona, del carattere, del pensiero e della biografia del Papa venuto dalle Americhe si è potuta approfondire grazie ai due docu-film prodotti dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e dedicati rispettivamente alla stagione missionaria di Prevost in Perù e alle sue radici statunitensi, e di cui a Santa Monica si sono potuti apprezzare ampi stralci. Due documentari disponibili gratuitamente nella versione integrale sul canale youtube di VaticanNews.

Il primo filmato proposto era tratto da Leo from Chicago, il documentario più recente, proiettato in anteprima assoluta solo lo scorso 10 novembre in Vaticano in occasione della ricorrenza dei sei mesi dall’elezione di Papa Leone XIV. Un video in lingua inglese e sottotitolato in italiano che ripercorre la storia, le radici familiari, gli studi e la vocazione agostiniana di Robert Francis Prevost nella sua terra natale: gli Stati Uniti. Un itinerario che – grazie al reportage dei giornalisti Deborah Castellano Lubov, Salvatore Cernuzio, Felipe Herrera-Espaliat – si snoda a partire dall’infanzia a Dolton, con immagini d’epoca della sua casa e dei luoghi frequentati, e attraverso i ricordi dei fratelli Louis e John. Il percorso di vita e di studi Robert Francis Prevost è raccontato con le voci di confratelli, docenti, compagni di studi e amici di lunga data, che ne svelano i tratti più intimi e personali, sino ad ora davvero poco conosciuti.

Nella seconda parte della serata è stato dato spazio al documentario León de Perù che, presentato lo scorso giungo, racconta gli anni di missione del futuro Pontefice nel Paese sudamericano. Una produzione dei giornalisti dei Media vaticani Salvatore Cernuzio, Felipe Herrera-Espaliat e Jaime Vizcaíno Haro che è un vero e proprio itinerario tra Chiclayo, Chulucanas, Callao, Lima e Trujillo per scoprire la figura del Pontefice agostiniano, anche in questo caso attraverso le voci e le testimonianze di chi lo ha conosciuto, ha collaborato con lui o ha ricevuto il suo aiuto come missionario e pastore. (www.diocesidicremona.it)


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