25 maggio 2023

Le condanne diventano definitive, arrestati due pregiudicati e condotti in carcere

La sera del 22 maggio i Carabinieri della Stazione di Cremona hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di esecuzione di una pena emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso il Tribunale di Cremona, un cittadino straniero di 23 anni, pregiudicato. 

L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una pena a due anni e quattro mesi di reclusione relativa alla condanna intervenuta presso il Tribunale di Cremona nel 2021 per rapina e furto aggravato, confermata in appello nel 2022 e ora divenuta definitiva ed esecutiva.

A metà febbraio del 2021 un uomo era stato avvisato che dallo stabile dove era ubicato il suo ufficio erano usciti due individui non conosciuti e, notando la situazione, aveva chiamato il professionista. Quest’ultimo era arrivato sul posto rapidamente e aveva sorpreso nel suo studio un uomo, entrato attraverso una finestra con l’intento di compiere un furto.

Durante il furto, nell’ufficio in questione era stato rubato un violino di valore e il 23enne era stato individuato come il “palo”. Per quel fatto il  era stato condannato nel 2021 dal giudice del Tribunale di Cremona, condanna confermata in appello a Brescia nel luglio 2022 e ora definitiva. 

Quindi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona ha emesso l’ordine di accompagnamento al carcere per la relativa pena da scontare. Per tale motivo il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Cremona che lo hanno raggiunto presso la sua abitazione verso le 23.00 del 22 maggio, lo hanno arrestato e accompagnato in carcere.

La mattina del 23 maggio i Carabinieri della Stazione di Cremona hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di esecuzione di pena emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso la Corte d’Appello di Brescia, un cittadino straniero di 21 anni, pregiudicato.

Il giovane si trovava già agli arresti domiciliari per un’altra vicenda penale che lo aveva visto coinvolto il giorno di Pasqua quando una pattuglia della Radiomobile aveva intimato l’alt a un’auto, una 500 con quattro persone a bordo, che era scappata seminando il panico in mezzo al traffico. Era stata inseguita, non senza difficoltà, fino in via Milano dove, all’incrocio con la via Corazzi, il conducente ha provato a girare verso destra, ma ha perso il controllo del mezzo per l’elevata velocità finendo la corsa sul cordolo del marciapiede e danneggiando l’auto in maniera grave. I quattro erano scesi dal mezzo ed erano scappati in direzioni opposte. Il conducente, risultato essere proprio il 21enne, era stato raggiunto e bloccato da un militare, ma ha provato a scappare, spingendo e strattonando il carabiniere. Per questo motivo era stato immediatamente immobilizzato e ammanettato per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la convalida dell’arresto era stato posto ai domiciliari.

Invece, il provvedimento restrittivo notificatogli il 23 maggio riguarda una condanna a due anni di reclusione per alcune rapine, emessa dal Tribunale per i minorenni di Brescia nel maggio 2022, poi riformata dalla Corte d’Appello per i minorenni di Brescia nel febbraio 2023 e ora divenuta definitiva ed esecutiva.

A metà febbraio del 2019 due giovani avevano presentato delle denunce per le rapine subite da entrambi la sera del 12 giugno 2019. Quella sera era prevista una festa di fine anno scolastico presso un circolo nei pressi del fiume Po. Uno dei due verso le 22.15 era entrato nella struttura che ospitava la festa e mentre il giovane si trovava all’interno del parco con un suo amico, verso le 23.00, entrambi sono stati aggrediti con calci e pugni da un gruppo di cinque o sei giovani che gli avevano intimato di consegnare i soldi che avevano. Il giovane aveva provato a resistere ma era stato nuovamente colpito con pugni e schiaffi e alla fine ha consegnato una banconota. A quel punto gli aggressori sono scappati.

Quella stessa sera il gruppo di giovani violenti aveva commesso altri fatti analoghi. In particolare, un altro giovane aveva denunciato di trovarsi alla stessa festa e, all’improvviso, verso le 23.30, aveva ricevuto un calcio alla schiena. Poi un pugno alla nuca e la richiesta del denaro che aveva in tasca, ma era riuscito a scappare. Anche il suo amico era stato circondato da cinque o sei aggressori e colpito con violenza e aveva consegnato loro del denaro per far cessare l’aggressione.

Le successive indagini avevano consentito di individuare gli autori delle rapine tra i quali il giovane arrestato che, ai tempi, aveva 17 anni e che le vittime avevano riconosciuto come uno dei più violenti della banda.

Per quei fatti il 21enne era stato condannato nel 2022 dal giudice presso il Tribunale per i minorenni e a marzo è stata dichiarata l’esecutività della condanna. 

Quindi, la Procura generale presso la Corte d’Appello di Brescia ha emesso l’ordine di accompagnamento al carcere per scontare la pena. Per tale motivo il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Cremona che alle 10.00 del 23 maggio lo hanno raggiunto presso la sua abitazione dove era ai domiciliari, lo hanno arrestato e lo hanno accompagnato al carcere minorile Beccaria di Milano

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti