13 febbraio 2025

Le fisarmoniche di Cremona e la storia di Giovanni Gagliardi, da Castelvetro a tutta l'Europa. L'internamento in manicomio e l'amicizia con Pertini. Tornato a casa condivise con il paese la sua musica

Nonostante le sue origini austriache, poiché inventata nel 1829 a Vienna da Cyrill Demian e brevettata come "Accordion", la fisarmonica tra Otto e Novecento ha avuto la sua casa d'elezione in Italia, trovando terreno fertile in tutta la Penisola. Non si contano le manifatture sparse a macchia di leopardo: da Bolzano con Fidel Socin (1871-1959) a Casarza della Delizia con Ruggero Borgna (1945-oggi), da Castiglion Fiorentino con Giuseppe Navini (1936-oggi) a Chieti con Antonio Di Leonardo (1871-oggi), da Giulianova con Janni Giuseppe Francesco (1882-oggi) a Leinì con Verde Giovanni (1893-oggi), da Luino con Gaspare Civardi (1932-1956) a Sant'Angelo dei Lombardi con Felicino Del Priore (1941-1992) per citarne solo alcuni esempi e senza dimenticare città come Acquaviva Picena, Casoli di Atri, Conegliano, Cuneo, Esine, Loreto, Modena, Penne, Teramo Vercelli, Trento e i distretti produttivi che raggrupparono numericamente il cuore della produzione nazionale: Castelfidardo e Stradella. 

Anche Cremona, nel Novecento, ha avuto una parte non secondaria nella costruzione e nello sviluppo dello strumento a mantice. Tra i nomi che è possibile fare, si ricordano per Cremona Angelo Parmelli, Francesco Carubelli e Gualtiero Anelli della Anelli-Fisarmoniche S.p.A., oltre a Luigi Savoia di San Giovanni in Croce.

Angelo Parmelli aveva il laboratorio a Cremona in via Bissolati 51b e fu in attività tra il 1897 e il 1933. Della sua produzione rimangono ancora alcune fisarmoniche, una in particolare custodita presso il Museo della Fisarmonica di Castelfidardo assieme ad una costruita nel 1912 da Luigi Savoia. Della produzione Anelli, avvenuta tra il 1938 e il 1952 grazie anche ad alcune maestranze giunte da Stradella, sopravvivono pochissimi esemplari e tutti conservati in collezioni private; ancor meno della produzione di Francesco Carubelli e Figli. Una fisarmonica Carubelli, in particolare, è appartenuta a Alide Cattani (14/2/1922-3/4/2011) valente fisarmonicista di Noceto trasferitosi poi a Castelvetro Piacentino. Figura importante poiché depositaria della tradizione musicale e dei principi di innovazione tecnica appresi direttamente dal suo maestro fisarmonicista Giovanni Gagliardi (14/2/1882-26/9/1964) di Castelvetro Piacentino che suonava una fisarmonica "Luigi Savoia" acquistata nel 1902 a San Giovanni in Croce.

Giovanni Gagliardi, nato nella frazione di Croce Santo Spirito nel Comune di Castelvetro Piacentino, si appassionò alla musica giovanissimo. Prese lezioni di fisarmonica a Cremona dal maestro Raffaele D'Alessandro prima che questi si trasferì in Svizzera, e iniziò a guadagnarsi da vivere suonando nelle osterie. Viaggiò molto: prima in Italia e poi in Europa stabilendosi nel 1906 a Metz, nella Lorena francese. Dopo un breve rimpatrio per diplomarsi a Bologna, si trasferì a Parigi dove frequentò l'ambiente degli artisti di Montmartre e si applicò negli studi per il miglioramento tecnico della fisarmonica, depositando anche un brevetto per la realizzazione di una fisarmonica cromatica di sua invenzione (depositata all'ufficio brevetti di Parigi col n. 423798 in data 17 dicembre 1910) e pubblicando un "Manualetto del fisarmonicista". Convinto pacifista e obiettore di coscienza, nel 1914 Gagliardi rifiutò la chiamata alle armi non partecipando alla Prima guerra mondiale e per questa ragione fu rinchiuso fino al 1919 in diversi manicomi, e successivamente, schedato come "anarchico" durante il Fascismo, fu confinato a Ventotene fino al 1943 dove strinse amicizia col futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Terminata la Guerra e rientrato a Castelvetro Piacentino fu impiegato presso il Municipio e diede lezioni di fisarmonica a chi nutriva vero interesse. Tra i suoi allievi si ricordano Giovanni Granata, imprenditore edile e padre dell'attuale Sindaco di Castelvetro Piacentino Silvia Granata, e il già citato Alide Cattani che suonava una fisarmonica Francesco Carubelli di Cremona che, con molta probabilità, aveva "modificato" seguendo le indicazioni del "barba" (Giovanni Gagliardi) che tutti ricordano come insegnante burbero, esigente ma con una competenza tecnica e musicale ragguardevole.

Purtroppo sopravvive ben poco di questa straordinaria pagina di storia della musica del Novecento cremonese-piacentino, se non fosse per i beni musicali conservati al Museo della Fisarmonica di Castelfidardo e per i documenti conservati nell'archivio privato di Pier Luigi Fontana, Assessore alla Cultura di Castelvetro Piacentino, che da anni e con pervicace ostinazione promuove con competenza la memoria storica della Bassa e dei suoi "illustri figli".

In Foto: La fisarmonica Luigi Savoia al museo di Castelfidardo - Alide Cattani - Fisarmonica Carubelli Cremona - Fisarmonica Angelo Parmelli Cremona al museo di Castelfidardo

Fabio Perrone


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commenti


Giuseppe

19 febbraio 2025 19:38

Dove posso inviarvi le immagini di una Carubelli(1935-40) di mio zio Renzo e la Parmelli di mio nonno Luigi?
Grazie in anticipo