Luoghi verdiani vittime di degrado e incuria. Nasce "Verdi, la sua epoca, la sua terra", il comitato avrà sede a Busseto e si prodiga per la tutela e il recupero dei luoghi della storia del maestro
Oltre alla ben nota situazione di Villa Verdi, per la quale non esistono più parole o quasi, a Busseto è stato presentato il comitato “Verdi, la sua epoca, la sua terra” nella nuova sede in via Roma, praticamente di fronte al palazzo che il Maestro acquistò nel 1845, dove visse sino al 1851 e dove scrisse “Luisa Miller”, “Stiffelio” e “Rigoletto”.
Ebbene, proprio dalle condizioni disastrose di questo palazzo, dalla forzata chiusura della chiesa di San Michele alle Roncole, dalla situazione dell’ospedale di Villanova Sull’Arda, dove era sparito (fortunatamente poi ritrovato) il busto dello stesso Verdi, dal protrarsi dei lavori per il recupero del santuario di Madonna dei Prati, dalla situazione dell’hotel Milano di Piacenza ha preso le mosse questo comitato che ha lanciato una raccolta di firma, non solo per sensibilizzare Enti e politica, ma anche per lanciare fra i cittadini di quelle che tutti chiamiamo “Terre verdiane” un movimento di riscossa: «Oltre Villa Sant’Agata – dice Giampietro Comolli, presidente del comitato – stiamo cercando di suscitare l’attenzione delle istituzioni, sia locali che nazionali, sulla salvaguardia e il recupero di tutti i luoghi verdiani, dei quali conosciamo lo stato di incuria e di degrado, fino alla promozione con nuovi mezzi e obiettivi dei luoghi legati al Maestro e tutt’ora fruibili, come Casa Barezzi, la casa natale alle Roncole, il teatro di Busseto, l’asilo infantile di Cortemaggiore, la chiesa parrocchiale a Saliceto di Cadeo e il dipinto di Francesco Scaramuzza “La Vergine degli angeli”, nella Basilica sempre a Cortemaggiore. Di qui – sottolinea Comolli – il nostro comitato, che sta raccogliendo le firme dei cittadini delle due province (Parma e Piacenza ndr.) e promuovendo azioni atte a sensibilizzare le istituzioni e i mezzi di comunicazione perché non si lasci degradare ulteriormente un patrimonio culturale inestimabile, quello dei luoghi, della vita e delle opere del Maestro Verdi: un patrimonio che il mondo ci invidia!».
Con il presidente Comolli, all’apertura della nuova sede erano presenti Alessandra Toscani, promotrice e responsabile dell’area di Parma e provincia, Donatella Galli, responsabile della comunicazione, Fabrizio Ferrari, scenografo che ha arredato da par suo la sede bussetana e il sostenitore e melomane Pasquale La Torre. Ad oggi sono diverse centinaia le firme raccolte dal comitato, che sta valutando la possibilità di aprire una sottoscrizione via internet.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti