29 ottobre 2023

Mantova sempre più il porto merci del Po: bonificata tutta l'area, nuovi insediamenti, collegamenti ferroviari con l'Europa. E Cremona sta a guardare

Da capitale del Po a porto delle nebbie. In pochi anni il porto di Cremona ha visto sparire il suo ruolo di terminale per il trasporto merci in Lombardia. Oggi il vero porto sul Po (a cui accede attraverso un canale) è quello di Valdaro a Mantova. I mantovani dimostrano, diversamente da Cremona dove spariti i pionieri della navigazione merci sul fiume (Adriano Binda Beschi ad esempio che sognava che le gasiere potessero arrivare dall'Adriatco fin sotto il Torrazzo e allestì un'apposita flotta, Gianezio Dolfini, Giovanni Lombardi o l'ingegner Della Luna), di tenerci e di continuare a sognare un trasporto in grado di risparmiare, pulendo l'aria togliendo i tir dalle strade. E mentre oltre il Madracchio tutto sembra fermo a vent'anni fa (se si esclude il dinamismo dell'area industriale che comunque non usa il trasporto su acqua) e appena prima dell'imbocco è nato solo l'attracco per il trasporto turistico davanti alla Bissolati, i mantovani rilanciano ancora. Hanno bonificato tutta l'area di Valdaro e sono pronti ad ospitare nuovi insediamenti: le nuove strutture metalmeccaniche della Belleli, un centro di riciclo della plastica di Versalis e il primo Hidrogen Valley per tutta la Lombardia. E sono pronti a sfruttare lo status di Zona Logistica Sempolificata (di cui gode anche il porto di Cremona) che permetterà di dimezzare i tempi per il rilascio delle concessioni portuali, per realizzare immobili e favorire la logistica.

E sul porto di Valdaro sta arrivando una pioggia di investimenti infrastrutturali: dai collegamenti ferroviari all'illuminazione dello scalo e all'ammodernamento dei magazzini. Il porto mantovano sarà collegato con i nuovi corridoi europei in grado di intergare i trasoprti terrestri, marittimi e aerei. Valdaro rientra quindi nella rete Europea “Core”, cioè quel network centrale da realizzarsi entro il 2030 che a livello di Unione europea «comprende le parti di rete globale - si legge sul sito di RFI - che rivestono la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti». 

Come emerge da una recente relazione tecnica, il Sistema Portuale Mantovano tra ferro, gomma, e acqua, nel 2022  ha mobilitato 2.400.000 tonnellate. Tipologie merceologiche prevalenti sono state quelle delle sabbie per l’industria vetraria dalla Francia (per una quota del 25% sul totale della movimentazione), dei cereali per la zootecnica dall’Est Europa e Americhe (25% del totale), dei fertilizzanti dal Nord Africa (5% del totale), del legname dalla Francia (5% del totale), del siderurgico dai Paesi dell’Est (10% del totale), dei colli eccezionali dall’area Milanese verso il mondo (30% del totale). Grande impulso hanno avuto infatti i servizi complementari del porto, in particolare quello della cantieristica fluviale insediata in porto. Vanno ad esempio considerate due nuove commesse di navi crociera in acciaio, che saranno varate nel 2024, tre nuove unità galleggianti attrezzate con motopompe per il dragaggio dei fondali, armate con le più moderne tecnologie. Ci sono poi le tecnologie per la navigazione che rappresentano un punto di forza e di servizi che il porto di Mantova offre ai suoi utenti.

Nelle foto il tramonto sul porto di Cremona e il porto di Valdaro a Mantova. 

 


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commenti


Pasquino

30 ottobre 2023 02:33

A Mantova si lavora per la città per il futuro con impegno collaborazione capacità a Cremona meglio tacere.... persi 10 anni

Manuel

30 ottobre 2023 19:44

Mi sono preso la briga di indagare, tramite Google Earth, tutto il percorso del canale Tartaro-Canalbianco-Po di Levante ed il Mincio-Po dal porto di Mantova Valdaro sino al mare. La immagini satellitari sembrano proporre un paesaggio primaverile, ma a parte questo, ho potuto contare qualche nave, bettolina attraccate presso le banchine del citato porto, qualcuna ormeggiata ad Adria, qualcuna a Porto Viro, una a Polesella, nessuna in navigazione.
Se il tonnellaggio dichiarato, come pare, confluisse, in entrata o in uscita, dal sistema fluviale mantovano, il viavai di imbarcazioni mercantili dovrebbe trovare affollato riscontro presso le vie d’acqua.
Panoramica satellitare sfortunata o presa per il ...

Mariateresa

31 ottobre 2023 09:08

La foto rappresenta il malinconico tramonto di Cremona, che si avvia a desertificarsi e a spegnersi lentamente. Lo sviluppo del trasporto sul Po è stata la più grande occasione perduta! Come se non bastasse Cremona è stata anche tagliata fuori dalle linee ferroviarie.
Da anni manca una visione di sviluppo; se c'è qualche iniziativa (per esempio università) lo dobbiamo a privati lungimiranti, ma il contesto deve cambiare; non ci rimane che avere come priorità il buon decoro della città (monumenti, edifici, giardini, musei) per incentivare il turismo; salviamo il salvabile prima che sia ancora troppo tardi