17 febbraio 2025

Marco Baliani è Kohlhaas: un grido di giustizia che attraversa il tempo. Lo spettacolo, una mostra e una lezione al teatro Ponchielli

Torna al teatro Ponchielli martedì 19 febbraio ore 20.30 Kohlhaas, lo spettacolo tratto dal racconto di Heinrich von Kleist Michael Kohlhaas (1810), che continua a risuonare con forza nei teatri italiani e internazionali grazie all’interpretazione magistrale di Marco Baliani. Portato in scena per la prima volta negli anni Novanta, il monologo, scritto dall’attore in collaborazione con Remo Rostagno, incarna l’essenza del teatro di narrazione, genere di cui Baliani è pioniere, trasformando una storia ottocentesca in un affresco contemporaneo sulla lotta contro l’ingiustizia.  

Kleist racconta un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500: la storia di un allevatore, che dopo aver subito un sopruso da un nobile corrotto, si trasforma in un vendicatore anarchico, sfidando l’intero sistema giudiziario. Baliani rielabora il testo mantenendone l’urgenza etica, così che la ribellione dell’uomo comune contro un potere che legittima l’arbitrio diventa metafora universale. Temi come la dignità calpestata, l’impotenza di fronte alla legge e la spirale della violenza sono trattati con una tensione che trascina lo spettatore in un vortice emotivo. La regia di Maria Maglietta concentra l’attenzione sulla parola e sul corpo dell’attore, capace di dare voce a una moltitudine di personaggi con cambi di tono e di postura.  

Lo spettacolo debuttò in un’Italia segnata da Tangentopoli, trovando un pubblico pronto a riconoscere nelle vicende di Kohlhaas l’eco della corruzione dilagante. Nel corso degli anni, Baliani ha riproposto il lavoro in centinaia di repliche, adattandolo ai mutamenti sociali senza snaturarne il nucleo originario. Oggi, in un’epoca di movimenti globali contro le disuguaglianze e gli abusi di potere, Kohlhaas appare più che mai necessario. La domanda di Kleist — «Fino a che punto è lecito opporsi all’ingiustizia?» — riecheggia nelle proteste di chi, in ogni parte del globo, reclama i diritti negati. Baliani ci ricorda che la lotta per la giustizia non conosce epoche: è un fuoco che brucia nel presente.  

Criticato da alcuni per il suo nichilismo, il lavoro è stato celebrato come un capolavoro del teatro civile. Ogni replica conferma la sua potenza: il pubblico, catturato dall’intensità di Baliani, scopre nella tragedia di Kohlhaas non solo un racconto del passato, ma uno specchio del nostro tempo. In un’era di crisi istituzionali e di risentimenti sociali, questo spettacolo rimane un invito a non abbassare la guardia. Perché, come insegnano Kleist e Baliani, ogni ingiustizia non risolta può accendere una fiamma inestinguibile. 

Baliani trasforma il palco in un’arena di dibattito su temi cruciali come giustizia, legittimità della ribellione e corresponsabilità sociale. Mentre Kohlhaas agisce da solo, lo spettacolo sottolinea il fallimento della comunità nel sostenerlo. Questo diventa un monito per l’era dei social network, dove l’indignazione spesso si esaurisce in like o hashtag, senza azioni concrete. Baliani sfida gli spettatori a chiedersi: siamo complici silenziosi o agenti di cambiamento?  

Per gli spunti di riflessione che offre, il monologo viene utilizzato in scuole e università per discutere cittadinanza attiva. Infatti, nel Ridotto del Teatro Ponchielli, martedì 18 febbraio alle ore 18.00 si inaugurerà una mostra dal titolo «Kohlhaas, il nome ricordato» nata dalla collaborazione tra l’Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona e il Teatro Amilcare Ponchielli. Le classi 3 B corso grafico, 4B e 5A corso scenografia del Liceo Artistico, coordinate dal prof. Ferdinando Ardigò, hanno realizzato un’istallazione sulla storia di Michael Kohlhaas, ispirandosi agli artisti Pablo Picasso e Christian Boltanski.

Il terzo e ultimo appuntamento con Marco Baliani è fissato mercoledì 19 febbraio alle ore 18.00, sempre al Teatro Ponchielli. L’attore terrà una lezione, a metà tra viaggio e racconto, dal titolo «Smontaggio drammaturgico di Kohlhaas» nella quale mostrerà il suo metodo di lavoro e le dinamiche che danno vita a uno spettacolo di narrazione. L’incontro sarà ad ingresso libero.

Michela Zaccaria


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