31 gennaio 2025

Mentre si infittiscono le voci di ritorno del nucleare sul Po, Calenda chiede già la riapertura di Caorso

«La centrale nucleare di Caorso è un gioiello di efficienza e, andrebbe riaperta, ovviamente con tecnologie più avanzate». Lo ha detto Carlo Calenda, senatore e leader di “Azione”, dopo la visita compiuta stamattina, 31 gennaio,  all’ex centrale “Arturo”. Calenda nell’occasione ha annunciato di aver depositato in Senato una proposta di legge per far ripartire il nucleare in Italia dopo aver raccolto oltre 75mila firme in poco tempo. Così mentre si infittiscono le voci di un possibile nuovo impianto nucleare sul Po, Calenda anticipa tutti e chiede la riapertura della centrale nucleare di Caorso. Aggiungendo poi un post sul suo profilo di Instagram: "È compito di Azione smentire con i dati e con la scienza questa narrativa. Non perché abbiamo un fetish particolare per l’uranio , ma perché reintrodurre questa tecnologia nel mix energetico nazionale è il modo migliore per completare la transizione energetica in maniera pulita e sicura, oltre ad essere economicamente vantaggioso. Non è un caso che oggi l’Italia paghi le bollette più alte d’Europa (abbiamo presentato una proposta in Parlamento per ridurre il costo dell’energia in attesa della reintroduzione del nucleare). Ci batteremo in ogni modo possibile per far sì che anche l’Italia abbia un mix energetico degno di un Paese occidentale. Non possiamo rinunciare al nucleare solo per la propaganda e per l’ideologia".


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commenti


PierPiero

31 gennaio 2025 20:12

Ma un gioiello di efficienza, cosa?
Ormai ci son solo edifici vuoti e fusti di contenimento di materiale esausto.

Stefano

31 gennaio 2025 20:49

Calenda sai dove devi andare?

Daniro

1 febbraio 2025 07:41

Uno spottone ridicolo. Rivendicare la presunta efficienza di una centrale che si fermava un giorno si l'altro pure (e che è costata, e costa, centinaia di miliardi), per sponsorizzare un ritorno del nucleare in Italia è una bufala colossale.

Manuel

1 febbraio 2025 08:51

Tutto vero, ma che non si addossi tutta la colpa (e la pubblicità’) a Calenda.
Calenda, oltre ad aver sempre sostenuto il nucleare, ha bisogno di visibilità, ma dietro c’è tanta parte della politica, di governo e di opposizione, di Confindustria e di altre associazioni di categoria.
È l’ennesimo tentativo di promuovere, imporre un business e, come spesso succede col business, poco importano salute, sostenibilità, opportunità, etc.
A furia di provare, capita anche che le partite si vincano.

Stefano

1 febbraio 2025 09:40

Bravo. Abbasso il nucleare!!!!

Stefano

1 febbraio 2025 12:48

Ne sparano di bufale i politici.

Michele de Crecchio

1 febbraio 2025 21:33

"Mala tempora currunt...!"