Nuovo Ospedale di Cremona. In Provincia l'approfondimento con Cantiere 9 – Progetti per la Persona dell'ATS "Io Ci CRedo"
Si è tenuta ieri, presso la Sala Consiliare della Provincia di Cremona, la prima seduta del Cantiere 9 – Progetti per la Persona dell'ATS Io Ci CRedo. L'incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tecnici e stakeholder territoriali con l'obiettivo di avviare un percorso strategico condiviso per il miglioramento dell'accesso ai servizi socio-sanitari e assistenziali.
Il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani, ha aperto la seduta ringraziando i presenti per la partecipazione e sottolineando il valore del confronto all'interno del percorso intrapreso dall'ATS Io Ci CRedo. Sono intervenuti anche i consiglieri provinciali Gagliardi, Patelli, Vola, Zabert.
Nel corso della riunione è stata formalizzata la nomina del Team Leader del Cantiere 9, individuato nell'avv. Chiara Tomasetti, Presidente dell'azienda speciale consortile Comunità Sociale Cremasca, che sarà incaricata di coordinare e sovrintendere le attività del gruppo di lavoro.
Successivamente sono stati condivisi gli obiettivi strategici del Cantiere 9:
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Migliorare l'accesso ai servizi di assistenza;
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Sviluppare nuovi modelli di intervento per rendere i servizi più efficienti e inclusivi;
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Favorire l'integrazione tra enti pubblici, privati e terzo settore, promuovendo la collaborazione tra i diversi attori del territorio;
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Sensibilizzare la comunità sull'importanza di un sistema di welfare innovativo, capace di rispondere in modo concreto e sostenibile alle sfide sociali emergenti.
Durante la seduta è intervenuto il Direttore dell'ASST di Cremona Dott. Ezio Belleri, il quale ha spiegato sulla base di elementi oggettivi, gli aspetti funzionali e organizzativi del Nuovo ospedale di Cremona, evidenziando i notevoli vantaggi che porterà su tutto il territorio provinciale. La nuova struttura, infatti, consentirà di ottimizzare sia la gestione del singolo paziente sia l'efficienza dei percorsi di cura ordinati per intensità. Fra i punti di forza è emersa la disposizione dei servizi per contiguità. Ad esempio, la linea dell'emergenza-urgenza, oggi dislocata su più piani (dal -1 al 7°), sarà tutta sullo stesso piano, a garanzia di interventi ancora più tempestivi e un impiego più efficiente delle risorse umane.
Il presidente Mariani ha ribadito l'importanza del confronto all'interno del cantiere: "questi momenti sono un'importante occasione per lo scambio di opinioni rispetto a tematiche di grande attualità per il territorio volte a sfatare anche diversi luoghi comuni. Il nuovo ospedale di Cremona rappresenta un'importante occasione non solo per la città ma per tutta la Provincia".
Belleri ha ringraziato il presidente Mariani e i componenti del Cantiere 9 per questa opportunità, affermando che: «uno degli obiettivi principali di questa presentazione è far vedere in modo chiaro e puntuale che le scelte progettuali corrispondono a precise ricadute gestionali con l'obiettivo di migliorare l'organizzazione e l'assistenza, minimizzando le interferenze fra i percorsi di cura. In questa fase ci interessa offrire a chiunque lo desidera la possibilità di comprendere il progetto e di farsi un'opinione basata sull'evidenza. A questo proposito, su una cosa desidero essere molto chiaro: nel nuovo ospedale ci saranno tutti i servizi e tutte le specialità presenti nell'attuale struttura». Tutte le specialità che caratterizzano l'ospedale di oggi, infatti, saranno trasferite nel nuovo ospedale con l'obiettivo di migliorare. In questa fase siamo in attesa della validazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e dell'acquisizione dei pareri di tutti i soggetti coinvolti nella Conferenza dei Servizi.
Nel dibattito che è seguito all'illustrazione del progetto da parte del direttore Belleri, sono stati approfonditi alcuni elementi di carattere tecnico-architettonico della nuova costruzione, ma anche tematiche inerenti la sfera sanitaria e assistenziale, come il ruolo dei medici di medicina generale e le case di comunità, con particolare riferimento alla situazione di Casalmaggiore. Il Cantiere 9 – Progetti per la Persona proseguirà le proprie attività attraverso incontri regolari, finalizzati a rafforzare la cooperazione tra i partecipanti e a garantire un monitoraggio efficiente delle iniziative in corso.
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commenti
Pierpa
21 marzo 2025 16:36
Parafrasando un vecchio gerarca nazista, esperto di propaganda, che non voglio nominare, quando vedo, n tale contesto, usare il termine "stakeholders", metto la mano alla fondina. Gent. Presidente Mariani: gli unici stakeholders sono i CITTADINI, specialmente quelli che pagano l'Irpef. Avanti a tutto spiano con l'ufficio "stampa e propaganda" del nuovo ospedalino, complimenti.
G.Franzoni- R.Vacchelli
22 marzo 2025 13:23
Non si perde occasione per battere il chiodo delle magnifiche sorti e progressive del progettato nuovo ospedale. È una narrazione a senso unico che rifiuta il il confronto dovuto per legge se la l. 278/76 e il dl. 502/92 impongono a comuni e regioni "il confronto con i cittadini ogniqualvolta siano in discussione provvedimenti in tema di sanità." Il fatto è che i progetti ad alto valore aggiunto politico si realizzano prima con le parole che con i cantieri, col risultato che oggi, articolo dopo articolo conferenza dopo conferenza pilotati da accorta regia, il nuovo ospedale è già presente nell'immaginario collettivo mentre di fatto 200.000 cittadini possono contare ora e per anni su un ospedale abbandonato a se stesso in attesa di abbattimento e che registra per scelte gestionali e politiche un 28% di mobilità passiva verso altre strutture. Il dato: il nuovo progetto (e come tale un servizio futuro o futuribile ma che l'utenza sta già pagando di suo) nega già oggi e per gli anni a venire a 200.000 cittadini il diritto costituzionale all'assistenza e alla cura. Tacere è collusione, il mancato confronto abuso. 'Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell'ospedale di Cremona'