Palazzo comunale: liscio, gassato o...In tanti ieri sera con il naso all'insù per gli effetti natalizi sugli antichi cotti del monumento. E spunta il magnifico Perugino di Sant'Agostino
La prova generale è stata ieri sera poco prima delle 19. In tanti all'uscita dalla messa prefestiva dell'Immacolata in Duomo, vista la sorpresa, hanno preso il telefonino ed hanno immortalato il loro antico palazzo comunale modificato in serie dalle proiezioni che partivano dal porticato della Cattedrale. Certo i puristi potranno senza dubbio eccepire su quella illuminazione audace ma se l'intento (oltre che di augurare un Buona Natale illuminando il centro città) è stato quello di attirare l'attenzione su questo straordinario monumento (1206 la data di inizio dei lavori come attesta la lapide marmorea in facciata) a cui forse gli stessi cremonesi si sono un po' troppo abituati, beh allora il risultato è senza dubbio riuscito. Così l'effetto sul palazzo passa da una semplice nevicata al cotto damascato che rende il monumento una sorta di palazzo orientale, dalla facciata con le cornici delle finestre decorate in edicole marmoree come forse si fece nel 1500 (e di cui rimangono solo alcuni resti reimpiegati dentro il palazzo) ad uno strano colore verde, dal blu floreale sul monumento al rosso vivo con la scritta Buon Natale (forse a ricordare "la città rossa" di Corrado Stajano purtroppo in parte scomparsa). Per poi chiudere la serie con una gigantografia della tavola conservata nella chiesa di Sant’Agostino, quella Madonna col Bambino in trono tra i santi Giovanni Evangelista e Agostino, nota come Pala Roncadelli di Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino di cui quest'anno si celebra il quinto centenario della morte. Artista che non solo è annoverato fra i più grandi maestri del Rinascimento, ma è anche il pittore che dà avvio alla nuova maniera di fare arte nella città di Cremona.
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commenti
Presariog
8 dicembre 2023 13:34
Panem et circenses .....