15 febbraio 2024

Parata di stelle al 41° Festival Monteverdi. Da Cecilia Bartoli a Samuel Mariño, da Olivier Fredj ai direttori Dantone e Corti, il Festival diventa la rassegna barocca più importante d'Italia

Presentata oggi la 41^ edizione del Festival Monteverdi di Cremona. Ad aprire l'affollato tavolo di interventi la senatrice Simona Malpezzi, firmataria del disegno di legge sull'assegnazione di fondi per questo Festival di rilevanza nazionale: "Non sono assolutamente preparata nel settore musicale, ma sono amante del bello. Per questo lungo viaggio percorso insieme al senatore Ancorotti. Siamo, come sapete, su fronti diversi ma nemici mai. Anzi, abbiamo percorso questa strada insieme per poter finalmente arrivare a parlare di un risultato raggiunto che la prossima settimana andrà alla camera. Una sfida vinta non da un singolo ma tutti insieme. Quel sogno è oggi diventato realtà"

Anche il sottosegretario all'Economia Federico Freni: "La buona politica è quella che non guarda più di tanto a dove si milita e dove si vota. Monteverdi io credo non debba avere un colore politico. Ringrazio quindi Simona che è riuscita ad addensare la politica attorno a questo argomento, dandogli una legittimazione. Rimasi colpito dal flyer che recitava "Non c'è Verdi senza Monteverdi". Una cosa di cui riflettere. Quanto dobbiamo a questo compositore e quanto dobbiamo riconoscere questo festival con una stagione di elevato livello. Chiunque può entrare ad un concerto ed uscire davvero con qualcosa in più.

Gli fa eco il sindaco Gianluca Galimberti che si rivolge ai due politici: "Voi rappresentate davvero una buona politica. Abbiamo sognato e desiderato una città che si basasse su una cultura generatrice di idee, su una musica che cresce in nome della conoscenza. Quando una comunità riconosce le proprie radici, sa individuare la propria identità."

Luca Burgazzi, assessore alla Cultura, ha focalizzato l'intervento su un nuovo inizio: "La città deve sapere riconoscere che questa è un'idea di città che ha tra le sue istituzioni un ventaglio di professionalità elevatissime. La presenza di tutti i partiti è davvero straordinario così come il progetto lo è. Come lo è Monteverdi. E Monteverdi merita davvero tutto questo." Agli interventi istituzionali si sono aggiunti i saluti dell'assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso letti dal senatore Renato Ancorotti, che poi ha puntato il proprio focus sull'importanza della città e dei molti artisti che nella storia l'hanno resa grande e celebre. Immancabili anche i saluti di Alberto Mattioli, di Antonio Greco, direttore principale del Festival, e Andrea Cigni, Sovrintendente del Teatro. 

Il programma di quest'anno raddoppia letteralmente l'offerta musicale degli scorsi anni. 
Grandi voci internazionali come il sopranista Samuel Mariño, il controtenore Nicolò Balducci, il baritono Mauro Borgioni, i soprani Francesca Lombardi Mazzulli e Giulia Bolcato e la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, la cantante lirica più celebre al mondo, in una delle sue rarissime presenze italiane. Il debutto nel nostro Paese del regista francese Olivier Fredj, celebrato in tutta Europa per la sua recente Bastarda alla Monnaie di Bruxelles, che firmerà la regia de L’Orfeo, e quello al Festival del giovane Roberto Catalano, che mette in scena il Polittico monteverdiano. Grandi direttori specialisti del barocco come Ottavio DantoneAntonio GrecoFrancesco CortiFabio BiondiGiordano AntonelliWilliam ChristieFederico Maria SardelliGianluca Capuano alla guida di orchestre come l’Accademia BizantinaIl Pomo d’oro, il Concerto de’ Cavalieri, Europa GalanteMusica Antiqua Latina, Les Arts FlorissantsModo AntiquoLes Musiciens du Prince, l’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua. Sono soltanto alcuni dei protagonisti della quarantunesima edizione del Monteverdi Festival, a Cremona dal 14 al 23 giugno, la più ricca di sempre.

L’Italia vanta la paternità di innumerevoli invenzioni che hanno contribuito a cambiare la storia sociale, civile, culturale, scientifica, antropologica della società. Cremona ne è stata, per certi aspetti, uno dei centri più vitali. La musica è l’ambito della più audace rivoluzione di cui la nostra città è stata protagonista. Claudio Monteverdi nacque qui, nel 1567. Genio rivoluzionario e visionario, coraggioso padre dell’opera lirica e del melodramma, Monteverdi ha dato il la alla nascita del genere teatrale e musicale che, più di tutti, appassiona l’umanità da secoli e rende famosa nel mondo l’Italia e la lingua italiana. Per questo l’Unesco ha recentemente dichiarato il canto lirico italiano patrimonio immateriale dell’Umanità.

Monteverdi, padre dell’opera lirica.

Oltre trenta appuntamenti con produzioni d’opera, concerti, incontri, residenze formative ed esperienze crossover tra più linguaggi performativi. Due nuove produzioni liriche monteverdiane: il Festival si apre con L’Orfeo, il primo capolavoro nella storia del melodramma, con la direzione musicale di Francesco Corti, la regia di Olivier Fredj e nel cast i vincitori del Concorso internazionale di canto barocco CMC – Cavalli Monteverdi Competition, e il Polittico Monteverdiano, progetto che celebra i 400 anni dalla prima rappresentazione de Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, mettendo in scena, in un'unica serata, per la prima volta in epoca moderna, i madrigali in stile rappresentativo, tra cui appunto il celebre Combattimento, con la regia di Roberto Catalano, direttore al cembalo Antonio Greco, che è anche direttore principale del Festival.

Sette i concerti, imperdibili, nelle chiese, nei teatri e nei palazzi storici più belli della città, con artisti del repertorio barocco di fama internazionale come il sopranista Samuel Mariño, il violinista Fabio Biondi alla guida della sua prestigiosa orchestra Europa Galante, ma anche il celebre Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e l’ensemble Musica Antiqua Latina guidato da Giordano Antonelli. Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello con Les Arts Florissants, il noto complesso fondato e diretto da William Christie. E ci sarà anche Voces Suaves, gruppo vocale di Basilea tra i più rinomati del repertorio rinascimentale e barocco.

Non mancherà poi l’Orchestra del Monteverdi Festival – Cremona Antiqua, nata nel 2021 come orchestra in residenza del Monteverdi Festival e composta dai più attivi musicisti italiani e stranieri in questo repertorio, guidati da Antonio Greco. Ma sarà un Festival anche di grandi sorprese, come la lezione concerto con l'ospite d’eccezione John Eliot Gardiner e il gala di chiusura che vedrà Gianluca Capuano dirigere Les Musiciens du Prince con la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, stella mondiale del canto lirico, artista tra le più raffinate del repertorio barocco, per la prima volta a Cremona.

Tra gli eventi che anticipano l’inaugurazione del Festival, il grandioso Vespro della beata Vergine, pietra miliare della produzione monteverdiana, nella Chiesa di San Marcellino mercoledì 29 maggio alle 21. Il concerto sarà a ingresso libero, come omaggio del Festival alla città e ai cremonesi che custodiscono il patrimonio del loro più illustre concittadino. Protagonisti saranno l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, il Coro del Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia e solisti di fama internazionale.

Per dieci giorni Cremona vedrà nel luoghi più simbolici della città appuntamenti inclusivi e originali come “MonteverdiDappertutto”, che porta la musica del Divin Claudio a lavoratori e lavoratrici di aziende e strutture sanitarie, “MonteverdiNight”, con proposte musicali notturne in un connubio tra danza, musica, improvvisazione e teatro. Non mancheranno, inoltre, i workshop dedicati ai più giovani grazie alla residenza di musica antica “MonteverdiAcademy”.

Il Monteverdi Festival, dove da sempre tradizione e innovazione coesistono proiettando il nostro patrimonio musicale nel futuro, giunge alla quarantunesima edizione per celebrare Monteverdi, l’opera, la sua musica straordinaria, il suo lascito, la sua Cremona: capitale dell’intera scena musicale barocca e culla del canto lirico. Dove tutto è nato e tutto rinasce.

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

 


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