1 giugno 2024

Perseguita una barista. Il giudice dispone per un uomo il divieto di avvicinamento alla vittima

Il pomeriggio del 31 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona hanno sottoposto un uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima, emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare una donna, che lavora come barista, che per quattro anni ha subito le continue molestie e persecuzioni da parte di un avventore. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati ai Carabinieri pochi giorni fa da una donna che è stata costretta a subire per lungo tempo le attenzioni dell’uomo. L’uomo era solito frequentare il bar e, da quattro anni a questa parte, aveva iniziato ad importunare la donna con comportamenti inappropriati e fastidiosi. Infatti, aveva spesso espresso apprezzamenti sgradevoli e sistematicamente le sue conversazioni avevano contenuti sessualmente espliciti, creandole imbarazzo. Aveva più volte cercato il contatto fisico con la donna, ma era stato respinto. E quando non la vedeva al bancone, perché la donna si occupava della cucina per evitare di incontrarlo al bancone del locale, la cercava in maniera ossessiva e chiedeva agli altri dove fosse. Lei lo evitava, ma lui, alcuni giorni fa, mentre la donna lavorava, con un gesto improvviso, le aveva toccato le parti intime.

A quel punto, la donna ha immediatamente presentato una denuncia ai carabinieri spiegando di essere turbata e preoccupata per le continue molestie e per la presenza assidua dell’uomo nel locale, dicendo di non sentirsi sicura perché, perseverando nella sua condotta, le procurava uno stato di ansia e timore. I militari hanno quindi avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima e riportando tutto alla Procura della Repubblica di Cremona che ha coordinato le indagini. Tenuto conto della frequenza e della ripetitività delle azioni e dell’incapacità dell’uomo di contenersi, provocando nella vittima uno stato di soggezione, il Giudice, per ripristinare le normali condizioni di vita della vittima, ha imposto all’uomo di non avvicinarsi alla donna e a tutti i luoghi da leifrequentati, vietando la comunicazione con la persona offesa con qualsiasi mezzo. Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri.


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commenti


Marco

1 giugno 2024 16:07

Ma il braccialetto elettronico è già nel dimenticatoio?
Quattro anni di persecuzioni non sono sufficienti?
La vittima deve subire di peggio per applicarlo?
In pratica se non è controllato H24 può fare quello che vuole.
Io un esamino di coscienza me lo farei.