Piazzetta Coppetti, dalla rigenerazione alla degenerazione in due anni. Alberi secchi, sudiciume, incuria a due passi dalle vie dello shopping
Dalla rigenerazione alla degenerazione urbana ci sono voluti nemmeno due anni: la piazzetta di via Goito nata sulle ceneri della mediateca ed intitolata a Mario Coppetti, da luogo di aggregazione, con panchine smart, gazebo, punti ombreggiati si è trasformata nel simbolo dell’incuria. In pieno centro, a due passi da quello che si sperava diventasse il salotto buono. Metà degli alberelli sono seccati, giochi ed arredi danneggiati o rovinati e i cartelloni del Paf, non più rimossi, che a stento nascondono un contesto di cui qualsiasi città si vergognerebbe. E quando cala la notte questo angolo del centro diventa terra di nessuno. Schiamazzi quando va bene, spaccio di droga quando è peggio, favorito dai numerosi anfratti oscuri di cui gode la vicina galleria Kannedy.
Le segnalazioni dei residenti in questi mesi si sono moltiplicate, ma sembra non ci sia nulla da fare. Piazza Coppetti, nonostante il rispetto di cui dovrebbe godere solo per la dedicazione ad uno “scultore, socialista e antifascista”, per utilizzare le tre definizioni che preferiva attribuire a se stesso, non gode di altrettanta attenzione da parte dell’amministrazione. D’altronde le complesse vicende e la mancanza di pianificazione che hanno portato alla soluzione pasticciata di una piazza che doveva diventare prima avveniristica mediateca, poi parcheggio ed infine giardinetto, inaugurata nell’aprile del 2019 senza avere ancora in mente un progetto di sistemazione definitivo, hanno lasciato il segno. Il cartello segnala pomposamente un’area giochi, ma chi farebbe giocare i propri bambini con giochi rotti, polvere, in mezzo al sudiciume e, dulcis fundo, sotto un solleone mitigato da tre alberi rinsecchiti?
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commenti
nicolini
1 luglio 2021 11:23
E poi hanno il coraggio di dire che i cittadini percepiscono gli sforzi compiuti dalla amministrazione ....si gli sforzi di distruggere o abbandonare
..
Michele de Crecchio
1 luglio 2021 18:22
Purtroppo grave il guasto urbano determinato dal triste episodio della demolizione del Supercinema è irrecuperaabile, se non attraverso l'intervento di un progettista particolarmente qualificato. Mi è sempre dispiaciuto che tale "guasto" sia stato intitolato a Mario Coppetti che, a mio parere, non meritava questo sberleffo!
Antonio
2 luglio 2021 05:39
Era meglio un parcheggio per le auto.