Picchia e deruba un giovane, pretende soldi per restituire il maltolto ma all’appuntamento trova i Carabinieri. Arrestato
Ha preteso da una donna dei soldi per restituire un monopattino che aveva rubato il giorno prima dalla casa della vittima, dove aveva picchiato il fratello di lei per un debito di droga.
Il pomeriggio del 29 dicembre i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cremona sono intervenuti nella flagranza di reato e hanno arrestato per tentata estorsione un cittadino italiano di 19 anni, con precedenti di polizia a carico, denunciato anche per rapina aggravata, lesioni personali e danneggiamento.
La vicenda ha preso avvio nel pomeriggio del 28 dicembre quando a casa di un giovane, agli arresti domiciliari, si presenta il 19enne che bussa alla porta e urla che vuole i 20 euro che gli doveva per un debito di droga perché l’altro giovane aveva comprato da lui dell’hashish e non l’aveva pagata.
Il giovane ai domiciliari, per evitare confusionenel palazzo, gli ha aperto la porta e il 19enne èentrato come una furia in casa della vittima, minacciando di picchiarlo se non gli avessi dato i soldi. Poi ha visto su un tavolo una banconota da 20 euro e l’ha presa, dicendo che ne voleva altri 30 per il ritardo nel pagamento. Ma quando ha saputo che l’altro ragazzo non poteva pagare perché non li aveva, lo ha riempito di pugni e calci. Poi ha cercato in tutta la casa i soldi, danneggiando mobili e mettendo a soqquadro l’intero appartamento, finché dal lavandino ha preso un coltello e lo ha minacciato di dargli rapidamente i soldi che mancavano.
La vittima ha quindi chiamato la sorella chiedendole urgentemente dei soldi. Poi l’aggressore gli ha strappato il telefono dalle mani e ha parlato con la ragazza dicendole di portare subito i 30 euro e che stava prendendo in pegno il suo monopattino che avrebbe restituito solo una volta saldato il presunto debito.
Dopo avere lanciato il telefono per terra, rompendolo e rendendolo inutilizzabile, è andato via con il monopattino. Quando la sorella della vittima è arrivata in casa, ha trovato il fratello con i segni evidenti dell’aggressione fisica sul volto e la casa completamente in disordine. Ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti e hanno preso notizia di quanto avvenuto, accompagnando l’uomo aggredito all’ospedale dove è stato medicato e ha ottenuto una prognosi per diversi giorni di cure per le botte ricevute.
Il giovane aggredito e la sorella hanno quindi indicato chi potesse essere l’aggressore e hanno presentato la denuncia per quanto accaduto. Imilitari in breve tempo sono riusciti a identificare il violento, dandogli un nome. Ma la sera del 28 dicembre e nel primo pomeriggio del 29 dicembre la ragazza ha ricevuto tramite messaggistica istantanea delle richieste di denaro per la restituzione del monopattino, con la minaccia di non avvisare i carabinieri altrimenti non le avrebbe restituito il mezzo. Nel pomeriggio del 29 dicembre le ha poi riferito che stava per passare nei pressi di casa sua per prendere il denaro, dandole appuntamento presso un locale pubblico e intimandole di non chiamare i carabinieri e di non denunciare i fatti. La donna, spaventata dall’aggressività del 19enne, ha chiamato i carabinieri informandoli dell’imminente incontro con l’uomo. E nel luogo dell’incontro si sono quindi presentati i carabinieri che hanno individuato due giovani, uno dei quali era proprio il 19enne che è stato trovato in possesso del monopattino rubato alla ragazza il giorno prima.
Accompagnato presso la caserma Santa Lucia, è stato dichiarato in arresto in flagranza per la tentata estorsione, denunciandolo anche per rapina aggravata, lesioni personali e danneggiamento commessi il giorno precedente. Il monopattino è stato recuperato e restituito alla vittima e il 19enne è stato successivamente accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro. La mattina del 2 gennaio l’arresto è stato convalidato e per il 19enne è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti