Posto di Polizia Ferroviaria, interviene anche il SAP: “Disfunzioni segnalate da tempo, situazione aberrante e pregiudizievole per la nostra reputazione”
Il Comune di Cremona nelle scorse ore ha emesso un'ordinanza sulla grave situazione igienico sanitario del Posto di Polizia Ferroviaria:
Questa (ieri) mattina è stata emessa un’ordinanza contingibile e urgente, a firma del Vice Sindaco Andrea Virgilio, per porre rimedio ad un’emergenza igienico sanitaria presso i locali della stazione ferroviaria.
Tale situazione era stata evidenziata durante il sopralluogo, avvenuto lo scorso venerdì, dal Sindaco Gianluca Galimberti e dall’Assessore alla Mobilità sostenibile, ambiente e Protezione civile Simona Pasquali, oltre che nei confronti tenutisi con pendolari e cittadini.
Le reti posizionate da RFI nell'ambito degli interventi sulla stazione presentano delle aperture lasciate in seguito ad una segnalazione in Regione da parte di un'associazione ambientalista. La situazione è apparsa subito molto problematica. Pertanto è stato richiesto un parere sanitario all’ATS Val Padana e un parere a Regione Lombardia, quale responsabile della fauna selvatica in merito alla gestione dei piccioni e dei nidiacei. Ricevuto il parere di ATS Val Padana, che conferma una situazione problematica sotto diversi aspetti si è proceduto all’emissione dell’ordinanza contingibile ed urgente notificando alla proprietà di porre rimedio alla situazione.
Nel merito della vicenda era intervenuto numerose volte anche il Sindacato Autonomo di Polizia segnalando le disfunzioni logistiche e di personale legate alla situazione cremonese:
Negli anni scorsi, questa Segreteria Provinciale S.A.P., ha più volte segnalato le disfunzioni logistiche e le carenze di personale del Posto Polfer di Cremona.
In particolare, si rende noto che in data 24.05.2023, a seguito di sopralluogo dei locali Polfer svolto da ATS congiuntamente al personale di questo Ufficio Sanitario Provinciale, sono stati chiusi i locali del Posto Polfer di Cremona a causa di evidenti problemi igienico- sanitari riscontrati e che qui di seguito rappresentiamo unitamente ad altri elementi che ribadiamo.
Criticità di carattere igienico – sanitario
1) L'ufficio ha sede sul marciapiede confinante al Binario 1 e come tutta l'area dello scalo ferroviario è sede di una numerosa colonia di piccioni che nidifica soprattutto sui tetti e lungo le pensiline degli stabili presenti. I volatili in questione producono notevoli quantità di guano che si deposita sulle tettoie e lungo i marciapiedi. Spesso gli operatori Polfer presenti sono stati “colpiti” dagli escrementi, così come di consueto avviene a danno del personale ferroviario e dei viaggiatori. Lavorare in un ambiente fortemente interessato da tali eiezioni crea una grave problematica sanitaria in quanto, come da studi specifici, toccando o anche solo inalando continuamente le deiezioni secche dei piccioni ci si può ammalare di salmonellosi, ornitosi, toxoplasmosi, criptococcosi, istoplasmosi, aspergillosi, candidosi, coccidiosi, encefalite, tubercolosi (solo per citare le patologie più comuni). Ma la evidente criticità non interessa solo gli spazi comuni della stazione ferroviaria, ma anche gli Uffici. Infatti, la relazione ATS in parola ha sottolineato anche la presenza nel sottotetto dell'Ufficio Polfer di diverse carcasse di piccioni, che andando in decomposizione hanno prodotto vermi dando a sua volta origine a colonie di mosconi che in diverse occasioni sono entrati all'interno dell'Ufficio. Durante il sopralluogo in interesse è stata inoltre riscontrata la presenza di zecche del piccione, acaro le cui punture possono essere molto irritanti e che dunque possono produrre pomfi e tutta una serie reazioni allergiche, senza poter escludere pertanto uno shock anafilattico.
2) Le condizioni dell'ufficio non risultano essere dignitose anche per la suddivisione degli spazi: tre piccole stanze di difficile fruibilità da parte degli operatori, di cui una, quella dove ha sede la scrivania del responsabile è accessibile tramite uno scalino che crea frequenti eventi di inciampo, negando inoltre l'accesso ad eventuali utenti portatori di disabilità. Le pareti risultano inoltre essere ricche di umidità, fenomeno che crea un continuo scrostamento delle stesse e un ambiente malsano. Infine, si segnalano cavi elettrici e di collegamento alla rete internet penzolanti, pertanto non assolutamente a norma.
Criticità inerenti la sicurezza degli operatori
Totale mancanza all'interno di tutto lo scalo ferroviario di telecamere di sicurezza Mancanza di telecamere all'interno dell'ufficio Polfer
Ingresso privo di area ante – ufficio, pertanto privo di sala d'aspetto per l'utenza
Non risulta essere presente il vetro anti/sfondamento giudicato fondamentale per la sicurezza degli operatori.
Mancanza di monitor per la consultazione del traffico ferroviario, presente fra l'altro nella maggior parte dei Posti Polfer, anche quelli più piccoli (si veda la vicina stazione ferroviaria di Mantova), utili per garantire un pronto monitoraggio del traffico di viaggiatori.
I punti appena esposti sono da tempo oggetto delle riunioni periodiche nelle quali, fino ad ora, si è ricevuto un riscontro di richiamo alla sola progettualità demandata alla proprietà dei locali (RFI), essendo la Polfer “ospite” della rete ferroviaria.
Purtroppo, si è potuto spesso constatare che chi è chiamato a garantire la sicurezza della stazione e dei cittadini intenti a viaggiare, non ha alcuna voce in capitolo in ordine a ciò che spetta a tutti i lavoratori: locali adeguati e dignitosi per chi deve garantire la sicurezza. Troviamo questa situazione aberrante e pregiudizievole per la reputazione della nostra Amministrazione.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE S.A.P. CREMONA
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