Potenziamento dello stoccaggio di gas, questo pomeriggio assemblea pubblica a Sergnano

Cosa succede nel sottosuolo cremonese chiamato a stoccare il 40% del gas italiano? Questo pomeriggio alle 17 si terrà a Sergnano una assemblea pubblica pressso l'oratorio San Francesco e Santa Chiara sul progetto di Stogit di chiudere i pozzi esistenti e trivellarne altre 38. Un comitato di cittadini si è già riunito per analizzare i documenti e oggi saranno resi pubblici. Organizza il Comitato Informare Sergnano che precisa che sarà una riunione senza alcun fine politico ma solo informativo. Nel volantino del Comitato si fanno una serie di domande per ora senza risposte:  ci saranno problemi con la sismicità indotta? La qualità dell’aria di Sergnano? La qualità della vita? Perchè Stogit non viene a spiegare il progetto? 

“Un progetto così importante e impattante avrebbe dovuto essere argomento di dibattito sui tavoli dell'area omogenea cremasca, che però sembra più interessata a litigare su tangenzialine, ponti e equilibri interni, e non si interroga al contrario su progetti di così grande impatto ambientale, sanitario, sociale e con forti impatti sulla sicurezza. - dice Marco Degli Angeli, ex consigliere comunale che da sempre si occupa di questo tema - Ormai le assemblee pubbliche organizzate dai comuni per favorire informazione e consapevolezza dei cittadini sono sempre più merce rara. Anche in questo caso le scelte industriali bypasseranno la politica e passeranno sopra la testa dei cittadini"

Tra i documenti che saranno presentati ai cittadini vi è anche la richiesta ufficiale presentata da Stogit lo scorso 22 dicembre con la quale si chiede l'attivazione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione all'ampliamento della capacità della capacità di stoccaggio del giacimento di Sergnano da realizzarsi mediante incremento della pressione di esercizio fino a valori massimi della pressione di esercizio fino a valori massimi pari al 105% della pressione statica di fondo originaria.

Nella richiesta di "Sergnano stoccaggio, tra l'altro si afferma che “A causa della mutata situazione geo-politica internazionale dovuta al conflitto russo-ucraino in corso, le attuali priorità strategiche indicate dal Governo per far fronte alle sfide legate all'attuale crisi energetica e alla ricerca di un assetto infrastrutturale volto a garantire una stabile condizione di sicurezza del sistema, rendono cruciale il tema della disponibilità di capacità aggiuntive di stoccaggio di gas; gli stoccaggi consentono di soddisfare il fabbisogno nazionale di gas anche a fronte di eventuali carenze nei flussi di importazione, svolgendo non solo una funzione di riserva strategica, ma anche una di bilanciamento stagionale con copertura della domanda, soprattutto nei mesi invernali”