Quella notte di dieci anni fa in cui la terra tremò: 7 chiese inagibili e 17 lesionate nella diocesi di Cremona. Tutte recuperate
Erano le 4:03 del 20 maggio 2012. E’ l’ora della prima forte scossa di terremoto, di magnitudo pari a 5.9 gradi della scala Richter che devastò gran parte dell’Emilia e piegò l’Oltrepò mantovano. Tra la bassa mantovana, il modenese e il reggiano la scossa provocò oltre trenta morti per il crollo di capannoni industriali, abitazioni e monumenti. Sono passati 10 anni da quelle scosse che sarebbero state seguite da uno sciame sismico fino a quando la terra tornò a tremare ancora fortissimo: era il 29 maggio. Una prima scossa alle 9 di mattina di 5.8 di magnitudo 5.8, poi alle 12,56 pari 5.3 gradi, quindi alle 13.01 con magnitudo 5.1.
La vicina Mantova viene messa in ginocchio, e molti edifici e monumenti che già erano stati fortemente danneggiati dalla scossa di nove giorni prima, crollano o si danneggiano irreparabilmente. Il territorio mantovano colpito dal sisma è stato di 461 chilometri quadrati. Danni sono stati registrati in oltre quaranta comuni ma ad essere colpiti in maniera pesante sono soprattutto i quattordici comuni dell’Oltrepo', che sarebbero diventati celebri come i “comuni del cratere”: Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, Pegognaga, Poggio Rusco, San Benedetto Po, Gonzaga, Magnacavallo, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Felonica, Sermide, Motteggiana e Quingentole.
Il terremoto si sentì distintamente anche in provincia di Cremona, soprattutto nel casalasco ma anche in città. A Castelvetro Piacentino crollarono le impalcature dei magazzini di formaggi di Aimi. Ma danni profondi ebbero anche parecchi monumenti, soprattutto chiese del nostro territorio e della nostra diocesi. Alcune furono subito dichiarate inagibili. La prima stima dei danni fu fatta da monsignor Achille Bonazzi, delegato vescovile. "«In provincia di Cremona – spiegò il sacerdote – ci sono 16 chiese particolarmente lesionate dal terremoto. Di queste 4 sono chiuse: la Trinità di Castelleone, la chiesa di Aspice (Corte de’ Frati), S. Omobono in città e la parrocchiale di Casanova d’Offredi (Cà d’Andrea). In provincia di Mantova gli edifici sacri interessati sono 8 e di questi 3 sono inagibili: Cogozzo, Villa Pasquali e il Carmine di Sabbioneta»
Qualche tempo don Achille preparò per la diocesi una scheda precisa dei danni alle chiese.
Chiese inagibili:
1. Castelleone (CR) – chiesa sussidiaria della Ss. Trinità: ampliamento fessurativo e nuove aperture sulla facciata e lato ovest. Stima dei danni: 250.000 euro.
2. Corte de’ Frati (CR) – chiesa di Aspice: caduta laterizi dalle volte.Stima dei danni: 200.000 euro
3. Cremona – chiesa di S. Omobono: ordinanza dei Vigili del Fuoco in merito alla facciata. Stima dei danni: 100.000 euro.
4. Casanova d’Offredi (Cà d’Andrea – CR) – chiesa di San Bartolomeo: accentuazione delle fessurazioni (anche nella casa parrocchiale).Stima dei danni: 200.000 euro
5. Sabbioneta (MN) – chiesa della Beata Vergine del Carmine: ribaltamento della facciata con apertura di nuove fessurazioni per ogni campata e altari laterali. Caduta di stucchi e intonaci decorativi.Stima dei danni: 350.000 euro.
6. Villa Pasquali (Sabbioneta – MN) – chiesa parrocchiale: distacco della facciata con apertura e diffuso ampliamento del quadro fessurativo con caduta di laterizi e intonaci decorati. Stima dei danni: 400.000 euro.
7. Cogozzo (Viadana – MN) – chiesa parrocchiale: caduta di statue dalla facciata; dissesto del sagrato; formazione di un nuovo quadro fessurativo rispetto al sisma di gennaio 2012 con caduta di laterizi e intonaci decorati; cedimenti differenziati dei pilastri. Stima dei danni: 500.000 euro.
Chiese danneggiate
1. Corte de’ Frati (CR) – chiesa parrocchiale: cedimento lato torre campanaria. Stima dei danni: 100.000 euro.
2. Persico (Persico Dosimo – CR) – chiesa parrocchiale: peggioramento quadro fessurativo soprattutto a carico della controfacciata e delle navate laterali. Stima dei danni: 200.000 euro.
3. Cremona – chiesa parrocchiale del Boschetto : nuova fessura nell’arco del presbiterio, lato sinistro. Stima dei danni: 100.000 euro.
4. Cremona – S. Sigismondo: nuove fessure a carico del lato sud. Stima dei danni: 100.000 euro.
5. Bosco ex Parmigiano (Gerre de’ Caprioli – CR) – chiesa parrocchiale: apertura nuovo quadro fessurativo e peggioramento di quello esistente. Stima dei danni: 300.000 euro.
6. Stagno Lombardo (CR) – chiesa parrocchiale: comparsa alcune fessurazioni all’interno; fessurazioni a carico dell’arco del presbiterio e della prima lesena lato nord. Stima dei danni: 250.000 euro.
7. Piadena (CR) – chiesa parrocchiale: distacco di alcuni calcinacci a carico della controfacciata e della prima campata lato ovest. Stima dei danni: 50.000 euro.
8. Motta Baluffi – chiesa parrocchiale (CR): distacco porzione cornice medaglione e peggioramento del quadro fessurativo. Stima dei danni:100.000 euro.
9. Scandolara Ravara (CR) – chiesa parrocchiale: ampliamento quadro fessurativo con caduta di calcinacci a carico soprattutto della controfacciata e delle cappelle laterali lato sud. Stima dei danni: 100.000 euro.
10. Gussola (CR) – chiesa parrocchiale: ribaltamento facciata lato ovest e quadro fessurativo nella cappella del fonte battesimale. Stima dei danni: 100.000 euro.
11. Casalmaggiore (CR) – Duomo di Santo Stefano: caduta di calcinacci dalla lanterna sopra la cupola, con dissesto delle colonne della lanterna e delle spalle delle finestre con caduta di intonaci e laterizi; alcuni capitelli in arenaria sono staccati dalle colonne in laterizio sottostante. Stima dei danni: 300.000 euro.
12. Casteldidone (CR) – chiesa parrocchiale: ribaltamento porzione tetto della cupola. Stima dei danni: 400.000 euro.
13. Sabbioneta (MN) – chiesa sussidiaria dell’Incoronata: caduta di intonaci e calcinacci dal tiburio. Stima dei danni: 50.000 euro.
14. Pomponesco (MN) – chiesa parrocchiale: distacco della facciata e apertura di nuove fessurazioni all’interno con caduta di intonaci decorativi e in abside fessura verticale da taglio. Stima dei danni: 500.000 euro.
15. Villastrada (Dosolo – MN) – chiesa parrocchiale: riapertura vistosa del quadro fessurativo con cadute diffuse degli stucchi e dell’apparato decorativo (ampliamento del quadro fessurativo delle murature del sottotetto e della facciata della casa parrocchiale, danni stimati per 50.000 euro). Stima dei danni: 120.000 euro.
16. Cavallara (Viadana – MN) – chiesa parrocchiale: caduta stucchi e ampliamento quadro fessurativo. Stima dei danni: 80.000 euro.
17. Dosolo (MN) – chiesa parrocchiale: caduta pinnacoli della facciata e stucchi all’interno e riapertura del quadro fessurativo. Stima dei danni: 65.000 euro.
Grazie a donazioni di privati, fondi dell'8 per mille e finanziamenti statali ottenuti soprattutto grazie all'interessamento dell'onorevole Pizzetti le chiese sono state tutte restaurate.
Nelle foto la cupola del duomo di Casalmaggiore, la chiesa di Pomponesco, quella di Villastrada e la chiesa della Trinità di Castelleone
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