Quelli dell’area Omogenea fanno sul serio e vogliono esaltare il Cremasco
Il presidente Gianni Rossoni, guida dell’Area Omogenea, ha messo subito le priorità in chiaro sin dal suo insediamento. Le sfere d’azione dei cremaschi? Trasporti, Sanità, Istruzione e Formazione, ma anche Sociale e Ambiente. E sono materie queste in cui la Regione ha molta voce in capitolo. Ah questa la composizione della giunta: Cinzia Fontana (vicesindaco Crema), che si occupa dell’aggregazione dei servizi, Alex Severgnini (sindaco Capergnanica) con le deleghe all’Istruzione, Roberto Moreni (sindaco di Casaletto di Sopra), quella ai Servizi sociali. Ambiente e agricoltura sono in capo a Piergiacomo Bonaventi (sindaco Pandino), le Infrastrutture a Federico Marchesi (vicesindaco Castelleone), la Sanità ad Antonio Grassi (sindaco Casale Cremasco Vidolasco). Con loro al tavolo anche il padrone di casa, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi. In platea molti dei candidati di tutti gli schieramenti.
Avvicinare Crema e il Cremasco a Milano e dialogare anche con il resto dei territori confinanti resta la priorità, col sindaco di Crema Fabio Bergamaschi che vorrebbe interagire con Lodi. In particolare Rossoni non ha mai avuto dubbi:
“Urgenti il completamento del raddoppio della Paullese con la realizzazione del nuovo ponte a Spino d’Adda con adeguato finanziamento, dell’ex strada statale 591 per il tratto Montodine-Castelleone, del raddoppio della Bergamina fino all’inizio della futura tangenziale di Dovera, della gronda nord di Crema”.
L’ideale sarebbe prolungare la metropolitana M3 di Milano fino a Paullo e il raddoppiare la linea ferroviaria Cremona-Crema-Treviglio, con precedenza del tratto Crema-Treviglio, così da introdurre il treno a cadenza oraria e diretto Milano-Crema. Dopo le dichiarazioni d’intenti iniziale e, lo sbarco a Roma, ora è tempo d’agire per i cremaschi omogenisti, desiderosi di far sentire con più forza la voce e le priorità del Granducato del Tortello. Riusciranno nell’intento?
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