Questa sera parte il pellegrinaggio dell'Unitalsi lombarda a Lourdes con 80 cremonesi. Sarà guidato dal vescovo Napolioni
Inizierà questa sera alle 18.45, il pellegrinaggio a Lourdes per 80 cremonesi che hanno aderito alla proposta dell’Unitalsi lombarda, la benemerita associazione che dal lontano 1903 accompagna malati e disabili nei maggiori santuari mariana d’Europa, in particolare quello nato attorno alla grotta di Massabielle e quello di Loreto nelle Marche.
I pellegrini, poco prima delle 19.00, saliranno su due pullman, uno attrezzato per gli infermi e uno per volontari e devoti, e, dopo aver viaggiato tutta la notte, arriveranno nelle prime ore di venerdì 5 nella cittadina sui Pirenei e si uniranno agli altri pellegrini lombardi: in tutto la compagine unitalsiana conterà oltre 250 persone tra malati, volontari, sacerdoti, semplici pellegrini e il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, eletto guida spirituale del pellegrinaggio regionale.
Tra i cremonesi spiccano alcuni ragazzi disabili della Fondazione Sospiro e della Fondazione Redentore di Castelverde, oltre che un gruppo di 16 giovani, tra i 22 e i 29 anni, della unità pastorale “Sant’Omobono”, comprendente le parrocchie cittadine della Cattedrale, S. Imerio e S. Pietro.
“Saranno tutti impegnati come barellieri – spiega il vicario don Stefano Montagna che li segue in questa forte esperienza di carità – tranne una ragazza che presterà servizio su un piano del Salus, la struttura dell’Unitalsi che accoglie malati e diversamente abili”
“Già da qualche anno il gruppo accarezzava l’idea di farsi pellegrino a Lourdes come volontario – continua il giovane sacerdote -, ma la pandemia ha bloccato tutto. Avevamo anche fatto un percorso di formazione con i membri dell’Unitalsi, sia di conoscenza del santuario sia per imparare come trattare i malati e come vivere concretamente il servizio di dame e barellieri”.
“Quest’anno appena il presidente Tiziano Guarneri ci ha detto che riprendevano i pellegrinaggi ci siamo subito resi disponibili – chiosa don Stefano -. Per molti si tratta di una vera e propria esperienza spirituale per conoscere ed approfondire il messaggio che Bernadette ha ricevuto a Massabielle dalla Vergine. Per tutti c’è tanta voglia di mettersi in gioco con malati e diversamente abili nella consapevolezza che questo incontro arricchirà tutti”.
“Siamo molto contenti di accogliere questi giovani – racconta il presidente Guarneri -. L’Unitalsi cremonese in questi anni ha incontrato tanti ragazzi degli oratori, alcuni di loro sono venuti a Lourdes come volontari e adesso sono membri attivi della nostra associazione. La nostra è una esperienza formativa a 360 gradi dove preghiera, carità, fraternità e dimensione ecclesiale si fondano armonicamente”.
Il pellegrinaggio che, è sempre bene ricordarlo, inizia al momento della partenza dalle proprie case, avrà il suo primo momento comunitario alle 16.30 di venerdì 5 agosto con la messa di apertura nella basilica del Santo Rosario.
La mattinata di sabato 6 agosto sarà dedicata alla celebrazione del Sacramento della Riconciliazione e nel pomeriggio alla Via Crucis: i pellegrini percorreranno quella che sale sul monte, i malati quella posta nel grande prato al di là del fiume Gave. Alle 16.30 è programmata la S. Messa alla grotta, ai piedi della bella statua della Madonna, in quella nicchia in chi apparve Maria a Bernardette. Alle 18, in diretta su TV2000, sarà recitato il Rosario sempre presso la Grotta. Dopo cena, alle 21, la Via Crucis sarà celebrata dal personale.
Domenica 7 agosto sarà caratterizzata dalla Messa internazionale nella grande basilica ipogea dedicata a San Pio X. Seguirà, prima di pranzo, la tradizionale foto di gruppo a ricordo del pellegrinaggio. Nel primo pomeriggio i pellegrini visiteranno i luoghi di Bernadette, mentre alle 17 si terrà la processione eucaristica. Alle 21 altro momento per i volontari dedicati alla condivisione.
Lunedì 8, alle 8.30, gli unitalsiani lombardi parteciperanno alla Messa degli italiani alla Grotta, seguirà poi il gesto dell’acqua per i malati (per ora non è possibile ancora fare il bagno nelle piscine a causa della pandemia) e uno dei momenti più attesi e suggestivi: il passaggio alla Grotta. La sera, alle 21, ci sarà la processione aux flambeaux, una delle celebrazioni più caratteristiche del santuario francese.
Martedì 9, alle 9, nella chiesa di S. Bernadette si terrà la Messa dell’arrivederci, mentre alle 15 nella cappella di Notre Dame sarà recitato il Rosario. Quindi la partenza per l’Italia sempre in pullman.
“Quest’anno – conclude Guarneri – il tema pastorale che ci affida il santuario sono le parole che Maria rivolge a Bernardette ‘Vada a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione’. Tenendo conto del contenuto e della ricchezza di queste parole, la frase sarà spalmata in tre anni: quest’anno si centrerà l’attenzione su ‘Vada a dire ai sacerdoti…’, nel 2023 ‘…che si costruisca una cappella…’ e nel 2024 ‘…e che si venga in processione’”.
Nel 2022, quindi, quanti si recheranno in questo luogo mariano lambito dal fiume Gave saranno invitati meditare e pregare sul ministero sacerdotale, sul compito dei presbiteri nel servizio al popolo di Dio e come ausilio nel riscoprire quella comune vocazione sacerdotale che è uno dei doni più belli del battesimo.
Per preparare il pellegrinaggio il presidente Guarneri ha promosso un incontro formativo nel pomeriggio di domenica 31 luglio al Centro pastorale diocesano: «Dopo la preghiera e la meditazione del nostro assistente spirituale, don Maurizio Lucini, e gli interventi di educatrici e fisioterapiste dell’Opera Pia Ss. Redentore di Castelverde che ci hanno aiutato ad approfondire la relazione con i malati ma anche le tecniche di movimentazione, abbiamo dato indicazioni concrete sul pellegrinaggio e sui servizi svolti da dame e barellieri oltre naturalmente a tutte le note tecniche e le indicazioni circa la partenza e le modalità di svolgimento del pellegrinaggio. Alla fine, a sorpresa, è arrivato anche il nostro Vescovo Antonio che ci ha spronato a vivere con intensità questo pellegrinaggio sia nella preghiera sia nel servizio ai più fragili”.
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