Qui abitò Stradivari, vi portiamo allo scoperta della casa del sommo liutaio. Von Arx: “Un sogno che diventa realtà”. Le immagini in anteprima
“Un sogno che diventa realtà”, così commenta il direttore artistico Fabrizio von Arx mentre osserva un capitello del ‘400 in Casa Stradivari.
L’inaugurazione è prevista per domani, nella significativa data in cui Antonio Stradivari nel lontano 1667 prese possesso proprio di questo luogo.
Infatti Casa Stradivari è l'edificio che fu bottega e abitazione di Antonio Stradivari dal 4 luglio 1667. Il grande maestro visse all'attuale civico 57 di Corso Garibaldi e vi creó il suo primo atelier dopo le nozze con Francesca Ferraboschi.
Questa fu la casa dove il liutaio costruì i suoi strumenti più pregiati: il Clisbee del 1669, la viola Mahler del 1672, diverse chitarre e, soprattutto, i violini decorati Sunrise ed Hellier, rispettivamente del 1677 e 1679.
L’abbiamo visitata per voi in anteprima esclusiva. “Un anno e mezzo di restauri, è stata davvero un’impresa ma ce l’abbiamo fatta” commenta von Arx. Il lavoro eseguito dagli architetti Daniele e Nayla Renzi ha permesso di riportare la casa agli antichi splendori senza influire sullo stile, eliminando tutto ciò che non era dell’epoca stradivariana e ricostruendo con coerenza gli elementi distrutti. “Ogni dettaglio è studiato per essere come l’originale, perfino le ante dell’altana sono state ricostruite in legno grezzo con la chiusura identica a quelle originali. Ogni mattonella è stata smontata e dopo un consolidamento strutturale, riposta nella sua posizione originale.” spiega il violinista italo-svizzero.
“Questo non è solo un sogno realizzato, ma anche qualcosa di tangibile. L’Unesco ha proclamato la Liuteria Cremonese “patrimonio immateriale”. Ecco, Casa Stradivari vuole essere un unicum anche nella tangibilità di questo patrimonio, unendo la parte manuale degli studenti alle docenze di altissimo livello, fino agli artisti in residenza che interagiscono con essi, al laboratorio delle vernici ed alla camera per gli studi acustici sui violìni prodotti in bottega, ricreando così il clima di collaborazione artistica e musicale che c’era ai tempi di Antonio Stradivari (in chiave moderna) grazie al quale si è rivoluzionato completamente il mondo della liuteria.”
Particolare attenzione anche al “peso” dei professionisti che inizieranno ad operare in Casa Stradivari: Bruce Carlsson, Primo Pistoni, Davide Sora e Marcello Ive per la liuteria. Carlo Andrea Rozzi e Alessandro Voltini per l’analisi acustica degli strumenti e il chimico Curzio Merlo per lo studio delle vernici.
Appuntamento quindi domani, martedì 4 luglio alle 11,00 per il tanto atteso taglio del nastro di Casa Stradivari.
foto e video di Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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commenti
Chicca
3 luglio 2023 22:14
Che meraviglia!! Complimenti!!
Nicolini Gualtiero
5 luglio 2023 12:56
Qui non abitò Stradivari e mi fermo