22 marzo 2023

Quindici anni fa l'acquisto di San Benedetto dalla Stauffer. E' da allora che si parla del trasferimento della colonia felina, in origine in una zona di via Milano

Il 21 marzo del 2008, quindici anni fa, veniva ufficialmente annunciato l’acquisto dell’ex monastero da parte della Fondazione Walter Stauffer. Si concludeva un iter iniziato sei anni prima, con l'accordo di programma stilato nell'autunno del 2002. Con esso la Fondazione Stauffer si era impegnata ad acquisire dal Demanio gli edifici da destinare alla Scuola di liuteria e College universitario ad un costo di acquisizione preventivato allora in 1.060.000 euro, ad assoggettarsi al vincolo di destinazione d’uso individuato nel piano di recupero finalizzato alla costituzione del parco dei Monasteri, dare attuazione all'intervento di recupero per quanto riguardava la Scuola di liuteria, stimato in 3.430.000 euro e dare corso alla progettazione architettonica preliminare, definitiva ed esecutiva dell'intervento di recupero dell'ex monastero di San Benedetto. La pratica di acquisizione del complesso ex monastico poi divenuto militare, facente parte del futuro "parco dei Monasteri", si era sbloccata solo nella primavera dell'anno precedente. Primo atto avrebbe dovuto essere il trasferimento della colonia felina, che negli anni era diventata proprietaria dell'area, accudita dalle aderenti all'Associazione Protezione Animali Cremona (Apac). Il trasloco dei circa 350 felini che dimoravano nei pressi dei ruderi, avrebbe dovuto avvenire ben quindici anni fa, e comunque in una data da destinarsi in breve tempo, in un sito di proprietà comunale più decentrato, in zona via Milano, tra via dell'Angelo e via Sacco e Vanzetti. L'adeguamento dell'area, tra recinzione e allacci ai servizi tecnologici, non sarebbe stata a costo zero per il Comune: 50.000 Euro la somma messa in preventivo per effettuarli. I lavori che sarebbero stati messi in atto in questa fase preliminare consistevano nella ripulitura dalla folta vegetazione e dagli oggetti estranei che con gli anni  vi si erano accumulati. Operazioni necessarie per poi poter procedere ai rilievi, che avrebbero dovuto essere effettuati sul pulito in modo da proseguire con la progettazione definitiva. Il monastero di S. Benedetto era stato acquistato dalla Stauffer alla seconda gara bandita dal Demanio. Quella primitiva, con scadenza ottobre 2004 era andata deserta in quanto il prezzo di partenza (1.386.400 Euro) non era stato ritenuto congruo dalla Fondazione, soprattutto in relazione agli accordi fatti anni prima con la Direzione regionale del Demanio. Successivamente però l'acquisto veniva perfezionato. Nello stesso autunno del 2004 il Comune si era invece aggiudicato l'altro ex monastero attiguo a S, Benedetto, il Corpus Domini, per la cifra di 2 milioni di Euro. I progetti di utilizzo prevedevano qui, la realizzazione di sale di ascolto musicale, sinfonica e da camera: un auditorium da 600 posti e palco per 150 elementi nella ex Cavallerizza e una sala più piccola da circa 160 posti per concerti da camera nella chiesa del Corpus Domini. Un altro auditorium cameristico era previsto nella chiesa di San Benedetto (120 posti), edificio che però il demanio non ha mai messo in vendita ma solo concesso in comodato gratuito al Comune. Il Parco dei Monasteri era un piano progetto che coordinava il restauro dei grandi siti monastici abbandonati all'interno del centro storico. L'area aveva un'estensione di 8 ettari e, per posizione, oltre che per dimensione, ha sempre rappresentato una parte fondamentale dell'organismo urbano. Il recupero della Cavallerizza e delle vicine chiese del Corpus Domini e di San Benedetto avrebbe consentito di realizzare un sistema completo di sale per la musica sinfonica e cameristica, mentre il monastero di San Benedetto era destinato ad ospitare la Scuola Internazionale di Liuteria per iniziativa della Fondazione Stauffer e, in parte del primo piano, un college per studenti. Più precisamente, secondo il progetto originario redatto dall'architetto Lamberto Rossi: al piano terra e primo piano per complessivi 3.100 mq, college universitario con 30 camere doppie; segreteria, reception, uffici e spazi comuni per un totale di 1450 mq. 

 

Fabrizio Loffi


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