28 settembre 2024

Rivolta d’Adda: disturba in paese ed è irregolare sul territorio nazionale. Denunciato dai Carabinieri del posto e accompagnato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Bari-Palese.

I Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda hanno denunciato per la violazione della disciplina sull’immigrazione un uomo di 36 anni, irregolare sul territorio nazionale, con precedenti di polizia a carico e senza fissa dimora, accompagnandolo presso il CPR di Bari-Palese per la successiva espulsione. La mattina del 27 settembre la pattuglia di Rivolta d’Adda, in una via centrale del paese, ha notato la presenza di un uomo che in passato aveva tenuto comportamenti molesti e provocatori nei confronti dei cittadini. I militari lo hanno bloccato e controllato, verificando che era sprovvisto di documenti, irregolare in Italia e già destinatario del provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Monza lo scorso fine agosto. L’uomo era già ben conosciuto perché, in passato, aveva creato problemi in paese a causa delle sue intemperanze. I militari lo hanno condotto presso la caserma a Rivolta d’Adda e lo hanno denunciato per la violazione delle norme sull’immigrazione. Inoltre, hanno avviato una nuova procedura di espulsione e per l’uomo è stato disposto l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Bari-Palese. Di conseguenza, la Compagnia di Crema ha organizzato il servizio di accompagnamento del 36enne, concluso questa mattina quando l’uomo è stato ricevuto al CPR.


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commenti


Marco

29 settembre 2024 06:31

l'Italia è piena di questi personaggi con precedenti di polizia ai quali viene detto "bonariamente" di allontanarsi dall'Italia nella speranza che lo facciano.
Poi accade quello che leggiamo sui giornali nelle nostre città,sui treni e nelle stazioni dove come a Milano si ha paura ad entrare.
Violenze a danni delle donne,spaccio,furti,degrado...
Invece di inviare l'esercito in giro per il mondo sarebbe bello che almeno una volta venisse utilizzato per aiutare ad allontanarle in modo serio e organizzato.
E non è razzismo ma solo la realtà che tutti vediamo ma che fino a quando non ci tocca facciamo finta di non vedere.
È un segno dello scollamento tra quelli che i cittadini subiscono sulla loro pelle e la lontananza di una parte della politica specie di sinistra che và in televisione e li difende a spada tratta contro ogni logica di sicurezza dei cittadini ,senza neppure sapere la realtà delle cose perché non si sono mai avvicinati di persona alle situazioni presenti.
Abbiamo già i problemi con la mafia e la convivenza con chi non vuole integrarsi.
Mi sembra già troppo.