2 gennaio 2023

Romanengo: esche e bocconi avvelenati lungo la pista ciclabile per Offanengo

La mattina del 31 dicembre scorso i Carabinieri della Stazione di Romanengo e dell’Unità Cinofila Antiveleno della Stazione CC Forestale di Lecco hanno effettuato un intervento congiunto al fine di bonificare un’area nella quale erano state rinvenuti dei bocconi avvelenati per cani.  I Carabinieri di Romanengo avevano avuto notizia che il 18 novembre erano state rinvenute nel comune di Romanengo (CR), lungo la pista ciclabile Romanengo-Offanengo, alcune polpette avvelenate. Tale luogo è frequentato anche da cittadini con animali domestici. E infatti, un cittadino aveva segnalato che il proprio cane era rimasto vittima dei bocconi killer, ma fortunatamente era scampato al pericolo avendone ingerito una minima quantità.

A metà dicembre i carabinieri di Romanengohanno ricevuto una nuova segnalazione di un uomo che aveva notato lungo la pista ciclabile un boccone dello stesso genere. Dopo i primi accertamenti, verificando anche la presenza di telecamere nella zona e lungo le strade da percorrere per raggiungere l’area in questione, il 29 dicembre i carabinieri di Romanengo sono venuti a conoscenza di un nuovo ritrovamento di bocconi da un cittadino e hanno acquisito 3 esche avvelenate ritrovate quella mattina lungo la ciclabile. 

Tenuto conto del ripetersi dei fatti, non un casoisolato ma indubbiamente l’azione preordinata per fare del male ai cani, i Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno richiesto l’intervento del cane dell’Unità Cinofila Antiveleno della Stazione Carabinieri Forestale di Lecco.   

L’intervento congiunto è stato svolto la mattina del 31 dicembre e ha permesso la localizzazione di ben sei diversi punti dove erano state disseminate 11 polpette le cui fattezze rimandavano a probabili esche avvelenate, posizioni tutte  ricomprese nella parte iniziale della pista ciclabile che collega i comuni di Romanengo ed Offanengo. Il controllo è stato poiesteso lungo tutta la pista ciclabile fino al comune di Offanengo, permettendo quindi la bonifica e la contestuale messa in sicurezza dell’intera area.

I bocconi sono stati sequestrati e inviati per all’Istituto Zooprofilattico di Cremona per le analisi di competenza e sono in corso le indagini finalizzate ad individuare i responsabili di tale gesto.


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