Rottura del confronto sindacale, proclamato da Cgil e Uil lo stato di agitazione all'Ipercoop Cremona Po
E' ancora tensione sindacale all'Ipercoop di Cremona. A tenere banco sono i trasferimenti del personale con allungamento del tragitto casa-lavoro coinvolgendo anche personale addetto alle vendite part-time. Ecco il comunicato sindacale.
"Le scriventi Organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL Cremona e UILTUCS UIL Cremona, facendo seguito al comunicato sindacale unitario e preso atto dell'esito dell'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori tenutasi in data venerdì 16 maggio 2025,
PROCLAMANO lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente di Coop Lombardia impiegato presso l'unità produttiva Ipercoop Cremona Po, a far data immediata e fino a revoca.
Tale decisione scaturisce dalla grave e inaccettabile condotta aziendale, caratterizzata dalla scelta unilaterale di disattendere gli impegni assunti nell'incontro del 29 aprile 2025 con le rappresentanze sindacali. In particolare, si contesta:
- Il mancato rispetto di quanto comunicato relativamente ai limiti massimi di allungamento del tragitto casa-lavoro in caso di trasferimento del personale (fissati a 12 km, e 18 km per uno specialista).
- L'adozione di provvedimenti di trasferimento che impongono distanze significativamente superiori (fino a 29 km), coinvolgendo anche personale addetto alle vendite part-time, con un aggravio del tragitto di quasi 20 km (40 km tra andata e ritorno) rispetto alla sede originaria.
- La totale assenza di considerazione per i carichi familiari e le condizioni personali dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte, in palese contrasto con quanto precedentemente dichiarato dall'azienda.
Questo modus operandi da parte di Coop Lombardia rappresenta una netta rottura del confronto sindacale, una mancanza di rispetto verso i lavoratori e una gestione unilaterale che ignora le più elementari esigenze del personale.
Un comportamento inammissibile per un'azienda che si richiama ai valori della cooperazione, dell'equità e della responsabilità sociale. Le scriventi Organizzazioni Sindacali ribadiscono che tale condotta svilisce il ruolo del confronto sindacale, riducendolo a una mera formalità.
Durante lo stato di agitazione, le lavoratrici e i lavoratori, coordinati dalle scriventi OO.SS., si riservano di intraprendere tutte le iniziative sindacali ritenute opportune per la tutela dei propri diritti e interessi, ivi comprese azioni di protesta, presidi, manifestazioni ed eventuali astensioni dal lavoro che verranno proclamate nel rispetto delle normative vigenti.
Confidando in un positivo riscontro, invitiamo Coop Lombardia a voler riconsiderare i provvedimenti di trasferimento e contestualmente a rendersi disponibile per riprendere un confronto costruttivo e identificare soluzioni condivise che tutelino la dignità dei lavoratori. In assenza di un celere e positivo riscontro, la mobilitazione proseguirà con ulteriori e più incisive iniziative di lotta."
p. FILCAMS CGIL Cremona Micheli Silvia
p. UILTUCS UIL Cremona Tencati Marco
Nella foto la manifestazione del luglio dello scorso anno contro i trasferimenti decisi da Coop Lombardia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti