9 novembre 2021

Sabato a San Vitale tornano a suonare i Cordigliera a 45 anni dalla fondazione del gruppo. Musica andina, composizioni, ricordi e nostalgia

Sabato sera mentre Sergej Krylov con il suo “Assolo” esalterà il violino nell'auditorium del Museo del Violino, contemporaneamente a distanza di una trentina di metri, nell'ex chiesa di San Vitale si esibirà un gruppo storico cremonese “I cordigliera” in una reunion per i 45 anni di fondazione. La vicinanza è una casualità (“i Cordigliera” doveva esibirsi al Cittanova, purtroppo inagibile) ma è la dimostrazione che Cremona è davvero la città della musica dove la liuteria è l'eccellenza ma altre espressioni musicali l'hanno fatta grande.

E' il caso dei “Cordigliera” nati nel 1976 per iniziativa di due ragazzini di 15 e 13 anni (Achille Meazzi e Massimo Fervari) sull'onda del concerto in piazza Marconi degli Inti Illimani a conclusione di un grande Recitarcantando. Una serata storica con la piazza strapiena in un misto tra apprezzamento per la musica andina e la solidarietà verso il Cile messo sotto scacco dopo il sogno Allende e la sua “Unidad Popular” dal generale Pinochet con l'appoggio della Cia. Quella serata finì con tutto il pubblico a cantare “El pueblo unito jamas serà vencido” e il pugno alzato tra rabbia e commozione. E ancora le canzoni cilene di Victor Jara e Violeta Parra. Ma da lì partì l'avventura de “I Cordigliera”, un senso di appartenenza politica (d'altra parte i padri dei due ragazzi erano esponenti di primo piano del Pci cremonese, uno consigliere comunale l'altro assessore) ma poi, via via, la conoscenza, lo studio, la passione per quella musica che arrivava dall'America Latina.

Così sono nati i tentativi di “creare” in proprio strumenti andini, vista l'impossibilità di acquistare di autentici. Lo ha raccontato Achille Meazzi, polistrumentista, compositore, artista a tutto tondo anche nella pittura, in un libro, uscito proprio in vista della reunion del gruppo. Un bel volume dal titolo “La Cordigliera bagnata dal Po” e come sottotitolo “l'avventura umana e musicale di un gruppo di giovani visionari dalla Cremona di metà anni Settanta ad oggi”. Nel libro è raccontata tutta la storia del gruppo: dai primi incontri, all'ascolto della musica andina, dalla difficoltà nel reperire gli strumenti, di trovare una sala per provare, alle prime esibizioni rigorosamente alle feste dell'Unità, alle difficoltà, ai sogni, ai grandi concerti, agli incontri con i miti a cui si ispirava la loro musica. Miti come gli Inti Illimani ma soprattutto i Quilapayun, investiti da Salvador Allende del ruolo di ambasciatori della Nueva Canciòn Chilena e che il golpe sorprese in Francia e dove furono tra le più forti voci di protesta contro la dittatura. I Quilapayun erano il mito irraggiungibile di chi amava la musica andina. Dopo i primi faticosi approcci tra “I Cordigliera” e i “Quilapayun” arrivò una grande intesa e amicizia (merito soprattutto del fondatore Eduardo Carrasco che stimava il gran lavoro compositivo di Achille Meazzi e degli altri Cordigliera) tanto è vero che il gruppo cremonese apriva regolarmente i concerti del gruppo cileno durante le sue tournèe italiane. Insomma il sogno di tanti anni si era avverato: i Cordigliera suonavano con i Quilapayun. Facendo ovviamente le debite proporzioni, sarebbe stato come se un gruppo beat cremonese sognasse di fare da apertura ai concerti italiani dei Beatles o dei Rolling Stones. Loro ce l'avevano fatta. Nel libro di Meazzi c'è il racconti du questi successi con il gruppo che, per la felicità, camminava a un metro da terra.

Per i Cordigliera arrivarono poi tanti concerti in tutta Italia: al Leoncavallo, allo Smeraldo di Milano, al Palalido, a Firenze, a Genova, a Roma. Arrivarono i dischi, le cassette, gli lp (su tutti l'album Meteore), i cd (Altitudes).

Poi la crisi del gruppo, la rotazione di alcuni componenti, l'addio e lo scioglimento e quindi le reunion, di tanto in tanto. IAchille Meazzi ed alcuni ex Cordigliera dal 1995 nel frattempo sono passati ad altre sonorità con Aksak Project e atmosfere mediterranee e mediorientali con la pubblicazione di diversi album sia in studio che dal vivo.

I Cordigliera sabato sera torneranno però a riunirsi, anche grazie al Crart, a San Vitale. Il concerto è già sold out. L'occasione per gli appassionati della loro musica è davvero unica. Prenotazione obbligatoria al numero 335-7646332 (anche wathsapp) entro 10 novembre

La presentazione di questo libro in occasione del 45° anniversario della fondazione del Cordigliera è stata la spinta del concerto“reunion” del gruppo e non solo. - si legge nel programma della serata  - La selezione del repertorio da proporre in serata ha privilegiato musiche e canzoni appartenenti al repertorio classico della tradizione del cono sud dell'America Latina oltre che della canzone d'autore della Nueva Canción Chilena portate al successo da gruppi storici come Inti Illimani, Quilapayún, Illapu e Los Calchakis. Gli autori e i compositori in gioco sono nomi importanti e riconosciuti a livello internazionale come: Victor Jara, Violeta Parra, Horacio Salinas, Eduardo Carrasco, Luis Advis, Edgar Joffré, Sergio Ortega, Mauro Núñez, Alfredo de Robertis. Probabilmente alcuni di voi ritroverrano suoni familiari altri, forse, un po' meno o per nulla. Per i primi sarà, ci auguriamo, un dolce naufragar nel mare della memoria, per gli altri l'occasione per vivere un'esperienza di ascolto altra e differente rispetto alle consuetudini e/o all'offerta musicale propria di questi tempi".

"A noi Cordigliera, che la vita ha dislocato in tre città lombarde (Cremona, Bergamo e Milano), il piacere di ritrovarci tutti insieme dopo tanto tempo (e “prima che finisca il mondo”), per quanto in un periodo così tristemente “complicato”, animati dall'entusiasmo di sempre nuovamente ad inorociare i nostri “regali strumenti” per una serata che si annuncia densa di ricordi e di emozioni nel ripercorrere una parte significativa e formativa, delle nostre, un tempo giovani, vite. A voi un GRAZIE immenso per esserci stati e per aver condiviso con noi questo tempo esatto, sospeso in un equilibrio perfetto tra memoria, presente e un futuro che ci auguriamo, da stasera in poi, continui a preservare una dimensione spazio-temporale a questa nostra antica, ma quanto mai granitica, Cordigliera bagnata dal Po". (m.s.)

Concerto reunion:

Massimo Fervari quena, sikus, congas, canto

Achille Meazzi chitarra, siku, tiple colombiano, ronroco, charango, canto

Paolo Bertelè chitarra, siku, tiple colombiano, canto

Eliana Piazzi siku, bombo leguero, percussioni, canto

Antonio Arcari basso fretless, canto

Fabio Monciardini charango, chitarra, siku, canto

Attilio Interlandi chitarra, tiple colombiano, canto

Giancarlo Bavosi quena, chitarra, charango, canto

Eduardo Amedeo Meazzi cajon, hang drum, percussioni, colori

MUSICISTI OSPITI

“Yerbamate”-Janet Garcia Morago canto;

Stefano Gavagnin chitarra, canto

Nicola Mantovani: sax soprano

Andrea Colle: quena, sikus, canto

 


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