Shaoheng Zhong (15 anni) incanta l'Auditorium chiudendo una settimana di nuovi talenti in città
Si è conclusa oggi con l’audizione di Shaoheng Zhong accompagnato al pianoforte da Monica Cattarossi un fine settimana all’insegna dei nuovi talenti: i palcoscenici cremonesi hanno infatti visto brillare la bacchetta di Riccardo Bisatti durante la prima di Bohème, seguito ieri dalla convincente performance di Yuki Serino e infine stamattina il violinista Zhong (premio per il miglior giovane concorrente alla prima edizione del concorso “Città di Cremona”), il quale ha imbracciato il violino del connazionale cinese Liu Zhaojun, premiato (secondo posto, oro non assegnato) al XVII Concorso Triennale di liuteria. Nell’Auditorium “G. Arvedi” sono nuovamente risuonate le note di due giovani violinisti che hanno dato spettacolo offrendo al pubblico la possibilità di sentire (e confrontare) le qualità della liuteria del passato e quella contemporanea (tra lo Stradivari 1715 e il violino di Zhaojun intercorrono bene 309 anni). Anche il violino “Occhi Azzurri” (regalato alla Onlus dal CNA di Cremona) ha avuto modo di essere suonato e quindi ascoltato dal pubblico.
Il violinista classe 2009 ha già nel suo palmarès già numerosi riconoscimenti tra cui la medaglia d’oro alla “Arthur Grumiaux international Violin competition” di Bruxelles (2023) e ha offerto al pubblico un saggio delle sue abilità attraverso una variegata scelta di Showpieces di autori violinisti quali Henryk Wieniawski e Plablo de Sarasate ma anche un pezzo di grande repertorio come la Sonata di Claude Debussy.
L’indiscutibile padronanza tecnica di entrambi musicisti è andata a braccetto con scelte musicali gradevoli e azzeccate: la sonata di Debussy è una delle ultime opere dell’autore e unico brano originale scritto per questa formazione. Essa rappresenta pienamente l’estetica dell’autore, la sua particolare forma ciclica fa sì che il materiale tematico venga presentato in maniera variegata nei tre movimenti. Il duo ha caratterizzato ogni brano con sapienza mettendo in luce sia i tratti più ottimisti che le pungenti ironie.
Seconda metà dell’audizione dedicata ai brani di bravura: ritmi e melodie iberiche informa di variazioni virtuosistiche (Capriccio basco) e cantabili lirici (Serenata Andalusa) hanno ceduto il posto alla celeberrima Meditation di Massenet e all’eroica Légende di Wieniawski.
Travolgente il brano conclusivo, Variazioni su un tema originale del polacco Wieniawski, in cui Zhong ha sfoggiato tutta la propria maestria (doppie corde, pizzicati, armonici ecc…) in maniera davvero sprezzante, un vero e proprio tour de force.
Bis concesso con La Ronde Des Lutins del bresciano Antonio Bazzini, pezzo virtuosistico da sempre spauracchio per ogni interprete.
Un violinista da tenere sott’occhio, già estremamente capace e con margine di crescita. Sarà un piacere risentirlo in futuro con uno strumento che sia di proprietà, potendo così mostrare appieno le proprie doti e la propria personalità.
Il pubblico cremonese ha salutato in maniera entusiasta i due musicisti tra applausi e numerose ovazioni. Prossimo appuntamento in Auditorium venerdì 11 con il Gidon Kremer Trio.
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