23 agosto 2021

Si seccano gli arbusti nei boschi dedicati ai nuovi nati, un paradosso. Pianticelle troppo piccole, clima e mancanza di cure adeguate

Muoiono gli alberi nel parco dei nuovi nati. Un paradosso. In via Bredina, come in via Fossadone al Battaglione. Anche se a chiamarli alberi, soprattutto gli ultimi piantumati lo scorso marzo a ridosso dell’autostrada, ci vuole un po’ di fantasia. Potrebbero esserlo fra qualche anno, ma ora sono solo arbusti, in parte già seccati per la mancanza di cure adeguate. Dal 2016, in occasione della Giornata degli alberi, ogni anno, in collaborazione con scuole, comitati e enti vari, viene realizzato in diverse zone della città un bosco dei nuovi nati, piantando in tre aree verdi un numero di alberi pari ai bambini nati o adottati nell’anno precedente.

Le 475 essenze piantate in via Fossadone, però, non sono neppure lontanamente paragonabili ai grandi tigli abbattuti in questi giorni, per cui risulta difficile comprendere il concetto di “compensazione”, soprattutto, quando, come in questi casi, non viene garantito un livello minimo di cura, tale che comporti la sopravvivenza delle essenze Lo stesso era avvenuto nel 2018 con la messa a dimora di 520 piante, pari al numero dei bambini nati a Cremona nel 2017, del Bosco dei nuovi nati, 3° lotto, nell'area di proprietà comunale individuata in via Martiri di Bagnara.  Per non parlare del parco Fazioli, dove il boschetto, anche se non è dedicato ai nuovi nati, non è incondizionati migliori. Il problema è sempre lo stesso: è inutile replicare alle critiche di cittadini rispondendo che gli abbattimenti verranno compensati con nuove piantumazioni, se queste ultime si riducono ad arbusti o pianticelle alte pochi centimetri che poi puntualmente soffrono per mancanza di innaffiature e di cure adeguate.

Nelle foto a scorrimento: parco Fazioli, Bosco dei nuovi nati in via Bredina e al Battaglione


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commenti


Pasquino

24 agosto 2021 08:25

Politica del verde
Sostituzione di alberi di alto fusto tagliati con alberelli miseri e poi lasciati morire per mancanza di cure
Non è una vergogna nella città più inquinata di Europa

Pier Luigi rizzi

24 agosto 2021 09:07

la manutenzione e la grande assente e poi non esiste un piano del verde!
siamo al disastro