Si è spento Cesare Guariento Corbellini, imprenditore agricolo di Pieveottoville che diede lavoro a decine di donne anche del cremonese nella sua azienda dedicata alla coltivazione del tabacco
Si è spento, all’età di 94 anni, nella sua casa di Pieveottoville (Parma) Cesare Guariento Corbellini, storico imprenditore agricolo molto conosciuto e stimato anche in terra cremonese soprattutto per aver dato da lavorare, in passato, a numerose persone della sponda lombarda del Po. L’amore per la sua campagna e per le terre di fiume, sempre profuso con quelle doti di caparbietà e semplicità che lo hanno costantemente contraddistinto, Cesare Guariento Corbellini era una "vecchia quercia" delle terre di Po, custode dei saperi, delle tradizioni e di quella civiltà contadina che hanno sempre reso e rendono uniche le terre del Po.
Appartenente ad una nobile famiglia; gli avi materni, i Corbellini, possedevano vaste tenute al di qua e al di là del Po (il nonno paterno, poi, era notaio) e dopo aver trascorso la gioventù a Roma, era tornato a Pieveottoville, sua amata dimora dove si è sempre dedicato all’attività agricola nella quale ha profuso ogni sua capacità imprenditoriale. Negli anni Cinquanta dello scorso secolo un impegno particolare lo aveva anche dedicato alla produzione e alla successiva essiccazione del tabacco costruendo anche, allo scopo, appositi capannoni dove per diversi anni aveva trovato occupazione numerosa manodopera, specialmente femminile, proveniente in buona parte anche dal Cremonese. Donne che, ogni giorno, oltrepassavano il fiume per dedicarsi alla coltivazione e alla lavorazione del tabacco. Attività, questa, che si sviluppò in zona soprattutto dopo la seconda guerra mondiale.
Non ci si limitava solo alla produzione della foglia ma anche alle lavorazioni in stabilimento. In primavera venivano trapiantate in pieno campo le pianticelle fatte precedentemente nascere e germogliare in un vivaio. A luglio, quando ormai la pianta iniziava ad essere adulta, si partiva con la raccolta della foglia. La defogliazione dello stelo avveniva a più riprese di 10-15 giorni una dall’altra e procedendo dal basso verso l’altro. La raccolta era effettuata da gruppi di donne che staccavano le foglie dal gambo sovrapponendole quindi una sull’altra, in pacchi che venivano poi caricati sui carri ed avviati ai centri di lavorazione. Quest’ultima si divideva in due fasi: l’essicazione delle foglie che aveva luogo dal momento della raccolta sino a fine settembre ed il successivo confezionamento che avveniva nei mesi autunno-invernali. La lavorazione del tabacco in zona è proseguita fino agli inizi degli anni Sessanta; poi il diffondersi di malattie della pianta che richiedevano frequenti trattamenti, resero non più remunerativa la coltivazione. Per l’ azienda di Cesare Guariento Corbellini, all’epoca, avevano lavorato più di cento tabacchine, molte delle quali arrivavano dal cremonese.
Sempre attento all’evoluzione dei tempi, con lungimiranza, intelligenza e passione, Guariento Corbellini si è dedicato anche alla pioppicoltura e all’allevamento zootecnico per la produzione di latte. Appassionato di caccia, destinava vaste aree boschive a riserva per la produzione della selvaggina. Di famiglia munifica, la mamma non lesinò mai il suo aiuto alla parrocchia ed a chi si trovava in stato di necessità. Un esempio che ha saputo seguire e coltivare semplicemente, animato dalla sua fede cristiana, con particolare sensibilità. La sua è stata una vita non priva di angustie familiari, tra queste la perdita di tre fratelli più giovani e quella, pur essa prematura, della moglie, ma è stata certamente una vita dinamica, laboriosa e attiva senza mai lasciare nulla al caso. Cesare Guariento Corbellini ha lasciato nel dolore i figli Gherardo, Beatrice ed Eleonora. I funerali sono fissati per sabato mattina, 14 dicembre, alle 11, nella chiesa collegiata di Pieveottoville ed il rosario per venerdì sera, 13 dicembre, alle 20.30, nella stessa chiesa.
Eremita del Po
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