Soncino: i Carabinieri eseguono un’ordinanza per la carcerazione di un indiano
Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Soncino in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Cremona hanno tratto in arresto un 40enne di origine indiana, residente a Soncino.
Nel corso della notte del 22 settembre 2021 presso propria abitazione l’uomo minacciava moglie ed il figlio minore anche al cospetto militari intervenuti sul posto per sedare un’aggressione. Il soggetto completamente ubriaco veniva trasportato presso pronto soccorso dell’ospedale di Crema.
La mattina del 22 settembre la Stazione di Soncino, contattava la Procura della Repubblica di Cremona per attivare il “codice rosso”.
Dopo aver nominato un interprete ed acquisito informazioni dalla moglie che non parla lingua italiana, gli operanti apprendevano che il soggetto, ormai da un mese quotidianamente, minacciava di morte sia la moglie che suo figlio minore accusandoli di averlo denunciato alle autorità, facendo riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti per fatti analoghi commessi nel periodo 2017-2019.
La donna, infatti, aveva in precedenza denunciato il marito e successivamente perdonato lo stesso a seguito delle promesse ricevute in relazione al fatto che avrebbe smesso di bere e di maltrattare lei e suo figlio ed inoltre che al suo rientro dall’India, dove l’uomo aveva trascorso il periodo da agosto 2019 a luglio 2020, si sarebbe sottoposto ad un programma di disintossicazione dall’alcool.
Come riferito dalla donna, le promesse non erano state mantenute e a partire dal mese di giugno 2021, il marito, terminato il suo programma terapeutico e gli esami di controllo ad esso connessi aveva ripreso a bere quasi quotidianamente ed ogni notte impediva il riposo notturno dei famigliari minacciandoli di morte in più occasioni.
A seguito delle verifiche l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Cremona, al fine di procedere all’immediata esecuzione della sentenza precedentemente emessa a suo carico, ritenuto colpevole di fatti analoghi sempre a danno propri famigliari negli anni 2017-2019, emetteva l’ordine di esecuzione dovendo questo espiare la pena della reclusione di due anni e otto mesi per i reati di maltrattamenti in famiglia, aggravati per aver commesso i fatti in presenza e a danno di minore, e percosse aggravate ai danni della coniuge.
L’arrestato al termine degli accertamenti veniva tradotto dai militari presso la Casa Circondariale di Cremona.
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