Spargimento di fanghi contaminati nei campi del cremonese e del casalasco: Giuseppe Giustacchini, titolare della WTE, condannato a un anno e 4 mesi
Una condanna a un anno e 4 mesi per Giuseppe Giustacchini, titolare della WTE, per i fanghi tossici sparsi su 3mila ettari e 78 paesi del Nord Italia. In provincia di Cremona i fanghi contaminati sono finiti nei campi del cremonese e del casalasco: Formigara, Castelvisconti, Pieve D’Olmi, Pieve San Giacomo, Sospiro, Martignana di Po, Torricella del Pizzo, Castelleone, Gussola, Casalmorano, Piadena, Persico Dosimo, Derovere, Scandolara Ravara. La richiesta del Pm Teodoro Catananti era di quattro anni per i reati di inquinamento, spargimento pericoloso di rifiuti ed esalazioni maleodoranti. La sentenza è arrivata dal Tribunale di Brescia con rito abbreviato che ha portato allo sconto di un terzo della pena. Con il terzo grado di giudizio potrebbe scattare la revoca dell'autorizzazione disposta dal Tribunale. Assolti la segretaria Geroldi e il contoterzista Gianbattista Bonetti. Giustacchini è stato invece assolto dal «traffico di influenze illecite» in concorso con Luigi Mille, ex direttore dell’agenzia interregionale del fiume Po (Aipo) in quanto la norma è cambiata.
Dalle intercettazioni telefoniche è infatti emerso che Giustacchini era al corrente che i fanghi non fossero a norma. I fanghi contaminati da metalli pesanti e idrocarburi fino a cento volte oltre i limiti, venivano venduti come fertilizzanti dalla WTE ad agricoltori ignari che poi li spargevano sui loro campi.
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commenti
Stefano
20 febbraio 2025 08:36
Ma il fatto che gli agricoltori fossero ignari, mi lascia molto perplesso, per il semplice fatto che prima di spargere un qualcosa sui miei campi che potrebbe essere veleno, mi accerto. Ora tutto quel ben di Dio è stato inglobato da chi ? Nel suo stomaco fegato...
Chemist
20 febbraio 2025 11:35
Condivido, ipotesi poco plausibile... E in provincia di Cremona il tasso di tumori che interessano l'apparato gastroenterico è fra i più alti in Italia
Manuel
20 febbraio 2025 21:40
Osservazioni ineccepibili!
Purtroppo a questo galantuomo è andata (gliel’hanno fatta andare) bene. Qui c’era da chiudere la porta e buttare la chiave.
Ora attendo altre inchieste, con personaggi più potenti che trafficavano nello stesso modo e che, parzialmente, ho contribuito a segnalare.
PS: ad onor del vero, non tutti gli agricoltori sono degli “ingenui”: ricordo parecchi anni fa la agguerrita comunità agreste (imprenditoria agricola) di Grumello Cremonese, arroccata ed accompagnata dal sindaco Tantardini, che si batté come un leone per contrastare ed impedire lo sversamento di liquami non meglio identificati presso quelle lande.
Michele
21 febbraio 2025 02:14
Tra le molte, e benemerite, persone che, in comune di Grumello Cremonese, si opposero decisamente alla turpe pratica di utilizzare nauseanti fanghi, gravemente contaminati persino da residui anche industriali di ogni tipo, come fertilizzanti dei campi agricoli, ritengo doveroso ricordare il compianto, intelligente e tenace, loro concittadino Giulio Gamba. Fu proprio l'ottimo Gamba a ideare e diffondere, tramite il comitato locale che si era organizzato proprio per richiamare l'attenzione dei compaesani sui gravi rischi che la loro salute stava correndo. l'efficacissimo slogan: "Fate attenzione ai fanghi industriali che vengono dispersi sui nostri campi: alla loro "depurazione" provvedono infatti gli organi interni del nostro corpo!
Manuel
21 febbraio 2025 18:03
Spero qualche bravo cronista di Cremonasera colga l’occasione per raccontare la stagione grumellese del contrasto alle mafie dei rifiuti. Dal che, inevitabile sarà l’omaggio ai Gamba, Tantardini, Scio, etc.
Stefano
21 febbraio 2025 08:53
E comunque ora come siamo messi? Perché di concimi maleodoranti ne sento ancora, e non mi pare che sia tutta cacca di vacche.
Daniro
21 febbraio 2025 09:04
Pene irrisorie rispetto ai danni perpetrati all'ambiente e alla salute. Questi sono delinquenti come chi fa atti terroristici. Ma poi dove sono le associazioni degli agricoltori che tanto ce la menano con l'eccellenza dei prodotti della Food Valley padana? C'è stato un monitoraggio dei campi dove i rifiuti sono stati sversati con analisi dei terreni, delle falde e dei prodotti coltivati?