"Perché non esporre a Milano la Vittoria Alata di Calvatone in occasione delle Olimpiadi?" La proposta di Alessandro Portesani. L'originale fu rinvenuta a Calvatone nel 1836
"Vedo che ancora c'è una persistente immobilità dell'amministrazione comunale di centro sinistra a Cremona sul tema Olimpiadi e su tutte quelle iniziative che nel corso della manifestazione mondiale in programma a Milano potrebbero essere utili per attrarre i visitatori che saranno in Lombardia nel corso dei Giochi. E allora come 'Novità a Cremona' lancio un'idea: portare a Milano, magari nella sede della Regione Lombardia, la scultura raffigurante una Vittoria Alata: conservata al Museo archeologico di Cremona. È il simbolo per eccellenza della competizione olimpica".
Lo dice oggi Alessandro Portesani, capogruppo della lista civica 'Novità a Cremona' e già candidato sindaco per il centro destra a Cremona. "Un'opera d'arte di grande impatto emotivo che porta con sé un altro grande significato - prosegue Portesani - visto che fu realizzata per le celebrazioni 'Stradivariane' sul modello dell'originale che ora, dopo incredibili vicende storiche, si trova confinato nel museo russo dell'Hermitage di san Pietroburgo in Russia. Dunque, un'esaltazione anche della liuteria che resta il drive attrattivo più intenso per la città e la sua provincia".
"Come è noto – dice il capogruppo di Novità a Cremona - la Vittoria Alata di Calvatone è una scultura in bronzo dorato del II secolo d.C. di cui fu realizzata una copia nello stesso materiale donata alla città. La figura si leva in volo sul globo terracqueo e, grazie all'iscrizione dedicatoria agli imperatori Marco Aurelio e Lucio Vero, è databile fra il 161 e il 169 d.C. Fu rinvenuta nel 1836 in provincia di Cremona a Calvatone, nome moderno di «Bedriacum», vicus romano sulla via Postumia".
"È risaputo che in occasione del bimillenario della nascita dell'imperatore Augusto, fu organizzata a Roma al Palazzo delle Esposizioni dal 23 settembre 1937 al 4 novembre 1938, la «Mostra augustea della Romanità», destinata a celebrare la grandezza dell'antica Roma. Per quella occasione, il museo berlinese inviò a Roma un calco in gesso della Vittoria Alata, tuttora presente nel Museo della Civiltà Romana all'Eur, mentre l'amministrazione cremonese fece realizzare un'altra versione in bronzo dorato che quella che dovrebbe rappresentare la grande storia, la grande cultura del nostro territorio".
"Una presenza in una delle sedi olimpiche potrebbe dare – conclude Portesani – anche nuovo vigore agli studi su questa importantissima opera d'arte e sulla sua incredibile vicenda storica nel corso dell'ultimo secolo".
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