Tamoil, dopo l'archiviazione del GIP di Cremona, il Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona: "Aree esterne e Bissolati continuano a essere inquinate, Con buona pace del principio chi inquina paga"
Dopo la decisione del Gip del Tribunale di Cremona di archiviare definitivamente le richieste dei legali della Bissolati e del radicale Guido Ruggeri, stabilendo che ad oggi la causa dell'inquinamento esistente nel sottosuolo della Bissolati non è imputabile alla barriera idraulica mal funzionante, si alza la voce del Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona, che presenta alcune considerazioni circa l’archiviazione del nuovo procedimento penale per l’inquinamento da idrocarburi delle aree esterne alla ex raffineria, esprimendo rammarico e portando alcune perplessità e domande a cui la sentenza non avrebbe saputo rispondere:
"Il Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona rispetta e ha sempre rispettato le sentenze e i provvedimenti della magistratura. Questo vale ovviamente anche per la recente ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona, con cui è stata disposta l’archiviazione del nuovo procedimento penale per l’inquinamento da idrocarburi delle aree esterne alla ex raffineria Tamoil e in particolare dei terreni della Canottieri Bissolati.
Tuttavia, pur rispettandola, non possiamo nascondere il nostro rammarico e le nostre forti perplessità, che sono legate ad alcune domande:
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Davvero la Procura della Repubblica e il GIP di Cremona sono convinti (e lo possono affermare con assoluta certezza) che dal 2007 – ultimo anno coperto dal giudicato penale per disastro ambientale- a oggi non vi sia stato alcun passaggio di inquinanti idrocarburici dal sottosuolo della Tamoil a quello delle aree esterne?
Perché se vi fosse stata trasmigrazione di inquinanti – a prescindere dall’origine e dalla datazione di queste sostanze – a nostro modesto avviso potrebbe trattarsi di nuova condotta (omissiva) penalmente rilevante. A maggior ragione se si trattasse di sostanze rilasciate dall’impianto Tamoil dopo il 2007, cosa che si potrebbe accertare con un approfondimento tecnico-scientifico, volto a confermare o smentire gli esiti a cui sono giunti i consulenti della Canottieri Bissolati sulla speciazione e la datazione delle sostanze rinvenute nel suo terreno negli ultimi dieci anni. Approfondimento che si è ritenuto di non effettuare, semplicemente giudicando le conclusioni dei tecnici della Bissolati “allo stato non affidabili”. Allora perché non concedere la possibilità di effettuare, magari in contraddittorio, analisi e accertamenti più affidabili, in grado di datare con maggiore precisione le sostanze inquinanti rinvenute?
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Davvero per accertare la tenuta di una barriera idraulica è sufficiente constatare che “la tecnologia di bonifica adottata da Tamoil fosse idonea e in linea con gli standard internazionali applicabili al caso di specie”? E se nel concreto quella tecnologia viene applicata in modo errato o risulta non (o poco) funzionante? Davvero basta dire “si è fatto quello che generalmente si fa in casi analoghi”, senza effettivamente verificare l’efficacia in concreto di quella specifica barriera idraulica? Efficacia che peraltro era stata esclusa in termini piuttosto perentori (“inadeguati e insufficienti”) dai consulenti del Tribunale di Cremona nel procedimento penale per “disastro innominato ambientale” conclusosi nel 2018.
Il rammarico deriva dal fatto che, a distanza di 24 anni dalla prima auto-denuncia per l’inquinamento causato dall’impianto Tamoil di Cremona, le aree esterne e la Bissolati continuano a essere inquinate, con il rischio che si affermi il ragionamento secondo cui se c’è stato un inquinamento oggetto di accertamento penale passato in giudicato (accertato, ma mai definitivamente interrotto), tutte le eventuali successive azioni e omissioni inquinanti non siano perseguibili. E quindi senza responsabili.
Con buona pace del principio “chi inquina paga”.
Il Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona
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commenti
Alessandro
26 agosto 2025 12:09
"le aree esterne e la Bissolati continuano a essere inquinate"? .. ma dai? .. strano...