Tra pochi giorni apre "Il Ginkgo", nuovo ristorante di eccellenza nel cuore di Cremona. A guidarlo sarà il giovane chef cremonese Lorenzo Barbieri, che ha lavorato a fianco di chef stellati
Mancano davvero una manciata di giorni ed aprirà ufficialmente la cucina il nuovo ristorante di eccellenza 'Il Ginkgo', in via Manzoni 23, guidato dallo chef cremonese Lorenzo Barbieri.
Una novità nel panorama della ristorazione cremonese, da diversi punti di vista: si tratta di un ambiente in un edificio storico che è stato valorizzato attraverso un meticoloso studio delle cromie e dei materiali, antico e moderno combinati da un design minimalista, colori tenui e rilassanti, con le giuste luci per rendere intima ed accogliente l'esperienza. Due sale destinate ad ospitare fino a 40 coperti in un ambiente che si apre sulla grande cucina a vista, per coinvolgere tutti i sensi con i profumi e colori che diventano i protagonisti; colori, texture e luci rendono l'insieme piacevole e raffinato, dal mood quasi 'milanese'. C'è naturalmente uno spazio dedicato alla cantinetta dei vini, con una selezione ricca e variegata.
Ma non è certo solo l'ambiente a dare il tocco distintivo, perchè il menù si propone altrattanto invitante e interessante: l'esperienza di Lorenzo con i cuochi stellati gli ha permesso di trovare il giusto modo di dare risalto ai sapori di tutti i piatti e di tutti gli ingredienti. Per questo il menù proporrà i piatti della tradizione locale rivedendoli però con l'esperienza di un giovane chef di 34 anni che vive nel 2024. "Per esempio i marubini cremonesi: la ricetta naturalmente non verrà toccata, ma siccome la cucina nel tempo è evoluta, li preparerò con tecniche che ho affinato e che sono in grado di esaltarne al massimo i sapori e la texture. Pure il brodo, nella tradizionale formula dei 'tre brodi', sarà però preparato come un consommè per rendere unico il sapore nel suo insieme". Un menù dunque che combina, senza esasperzioni, la tradizione cremonese con la visione futurista dello Chef Lorenzo Barbieri e della sua esperienza maturata negli anni.
Il nome 'Il Ginkgo' è un omaggio al leggendario albero giapponese dalle origini antichissime, simbolo di resilienza, longevità e armonia. "Nella cultura nipponica, il Ginkgo incarna delicatezza e rispetto per la natura, valori che guidano anche la filosofia del ristorante: ogni ingrediente viene accolto con cura e trasformato in un'opera che celebra la sua essenza più profonda. Ogni piatto diventa così un tributo alla materia prima, trattata con cura, amore e rispetto -spiega Barbieri- è un nome giovane, fresco, anche internazionale, che si stacca dalla tradizione locale legata ai violini e alla musica, ma che vuole aprirsi a qualcosa di diverso e di nuovo"
Perchè la scelta, dopo esperienze in giro per l'Italia e per il mondo, di tornare a Cremona? "Prima di tutto perchè sono cremonese e sono legato alla mia città. Poi perchè voglio usare la mia esperienza per offrire qualcosa di nuovo alla città. E' un atto di amore e di fiducia verso Cremona, speriamo di essere ricambiati".
Classe 1990, nato a Cremona, fin da giovanissimo ha seguito la sua passione per la cucina e la ristorazione, frequentando l'Istituto alberghiero G. Magnaghi di Salsomaggiore Terme ed iniziando a soli 16 anni a fare esperienza ai fornelli durante le stagioni estive a Diamante, in Calabria. Poi a 19 anni parte per un'esperienza all'estero a Londra, dove rimane per un anno; al suo ritorno lavora a Como, dove si appassiona all'alta cucina, ma la vera svolta è nel 2011 quando viene chiamato dallo chef stellato Andrea Berton nientemeno che a 'Il ristorante Trussardi alla Scala', due stelle Michelin, dove rimane fino al 2019, diventando 'sous chef' di Roberto Conti. Nella sua carriera, ha lavorato con Berton, Conti, Luigi Taglienti e ha collaborato con nomi del calibro di Alex Atala e Antonino Cannavacciuolo, oltre ad aver cucinato diverse volte per Tomaso Trussardi e Michelle Hunziker direttamente a casa loro in occasione di cene private. Dal 'Trussardi', nel 2019 insieme allo chef Conti riparte per una nuova avventura al 'Grand Hotel de la Ville' della famiglia Barilla; ma nel 2020 scoppia la pandemia e per la ristorazione sono anni difficili e Lorenzo a quel punto inizia a riflettere sulla sua già importante esperienza in prospettiva del suo futuro e sulla spinta a voler realizzare qualcosa di suo, nella sua città natale.
Così torna a Cremona, dopo oltre dieci anni lontano da casa e inizia ad impostare il 'suo' progetto che ora, dopo una lunga attesa, sta per vedere finalmente la luce: non c'è una data ufficiale di inaugurazione ma 'Il Ginkgo' sarà aperto tra una decina di giorni, sia a pranzo (con un menù di qualità per il business lunch) che a cena (con menù alla carta), ogni giorno ad esclusione del martedì e del mercoledì.
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