Tre sedicenni penetrano nello Zini, rubano e giocano a pallone denunciati per danneggiamento e furto aggravato in concorso
Nei giorni scorsi, personale della Questura di Cremona è intervenuto presso lo stadio ZINI poiché erano state segnalate indebite intrusioni ad opera di alcuni ragazzi di giovane età. In particolare, sabato 5 giugno u.s., le telecamere di videosorveglianza dello stadio hanno ripreso tre giovani che, dopo essersi introdotti scavalcando la recinzione dello stadio, hanno invaso il manto erboso, giocando per un ristretto periodo con un pallone. Al termine della improvvisata simulazione sportiva, i tre si sono impossessati di un estintore custodito a bordo campo e lo hanno attivato, svuotando il contenuto di schiuma sul terreno di gioco per poi allontanarsi velocemente dall’impianto, fuggendo all’esterno. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura che hanno effettuato i primi accertamenti.
Il giorno successivo, ovvero domenica 6 giugno u.s., gli stessi tre giovani, sempre ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, sono tornati presso la struttura sportiva riuscendo ad entrare nuovamente con la stessa modalità di scavalcamento della recinzione e, dopo aver inscenato una nuova simulazione di gioco sul campo, hanno deciso di spingersi oltre e di recarsi al bar posizionato sotto la curva sud, dove, previa forzatura di una finestra, peraltro danneggiata, uno di loro si è introdotto all’interno del locale asportando alcune bevande ed altri generi alimentari, rapidamente infilati all’interno di uno zaino. Successivamente, il gruppo è precipitosamente fuggito, facendo perdere le tracce.
Il singolare e, per certi aspetti, significativo episodio, è stato percepito da alcuni cittadini presenti in zona, i quali, animati da ammirevole senso civico, hanno ripreso brevemente le fasi salienti dello sconsiderato comportamento con un cellulare, immediatamente allertando il comando della Polizia Locale di Cremona che ha inviato sul posto una pattuglia, la quale ha contestualmente effettuato un primo sopralluogo.
Gli operatori della Questura hanno provveduto ad analizzare tutte le immagini delle telecamere dello stadio e delle zone limitrofe, oltre a quelle prodotte dai cittadini, comparandole poi con un video nel frattempo pubblicato su un noto social network, filmati in cui i tre ragazzi si erano immortalati, volontariamente non riconoscibili, mentre azionavano l’estintore sul terreno di gioco.
Le indagini effettuate hanno permesso in brevissimo tempo di identificare gli autori delle due incursioni in tre sedicenni cremonesi che, una volta individuati, si sono presentati presso gli Uffici della Questura, accompagnati dai genitori e dai rispettivi legali, ove non hanno potuto esimersi dal confermare e ammettere di essere gli autori della bravata, rendendo dichiarazioni che sono state verbalizzate alla presenza dei rispettivi avvocati e nelle quali hanno reso piena confessione, manifestando il proprio pentimento e offrendosi di risarcire i danni, avendo tuttavia acquisito consapevolezza in ordine alla gravità del gesto e comunque dopo essersi resi conto del non trascurabile disvalore della loro presunta “bravata”.
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