Trent’anni di biodiversità: torna la rassegna “I Frutti del Castello” a Pontenure
Sabato 11 e domenica 12 ottobre, il Castello di Paderna a Pontenure (PC) celebra la storica 30° edizione de "I Frutti del Castello", Rassegna di frutti antichi, fiori, piante, prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato punto di riferimento imprescindibile nel panorama del florovivaismo italiano. Un appuntamento sempre molto atteso e seguito anche dal pubblico cremonese. Trent'anni di storia, tradizioni e generazioni di coltivatori che hanno fatto di questa manifestazione un vero patrimonio culturale del territorio. Dal 1996 a oggi, la rassegna è cresciuta ed evoluta mantenendo intatto il suo spirito originario: la valorizzazione della biodiversità, il recupero delle varietà antiche e la promozione di un rapporto autentico con la natura. Come suggeriscono le parole di Mahatma Gandhi che aprono il programma, è il momento di “essere il cambiamento che desideriamo vedere nel mondo”. I cortili e il parco del Castello di Paderna si trasformeranno ancora una volta, ma in modo ancora più speciale, in un universo naturale incantato, con oltre 150 espositori provenienti da ogni angolo d'Italia (diversi arriveranno anche dal cremonese), per condurre i visitatori, dalle 9 alle 18.30, in un viaggio nella natura d’autunno, tra tesori botanici di inestimabile valore, frutti antichi dalle varietà dimenticate, fiori che raccontano storie di terre lontane e piante che custodiscono la memoria genetica della nostra agricoltura. La presentazione della 30° edizione si terrà giovedì 9 ottobre alle 18 nei Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza con una conferenza di Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici sul tema “Eredi di bellezza: i Marazzani e la corte farnesiana”, un’anticipazione del ciclo di conversazioni storico-artistiche in programma al Museo dall’autunno alla primavera. Inoltre, per celebrare l’importante ricorrenza I Frutti del Castello proporrà esposizioni speciali tutte dedicate al numero 30. Si potranno ammirare trenta alberi in uno solo attraverso gli occhi degli illustratori botanici AIPAN, scoprire più di trenta colori diversi del mais e conoscere trenta varietà mai viste di fagioli di Lima. Come non incuriosirsi davanti alle trenta mele antiche da traghettare verso il futuro e le trenta pere che onorano l'autunno, entrambe protagoniste di laboratori sensoriali per apprezzarne appieno sapori e caratteristiche. Particolare attenzione sarà dedicata ai trenta frutti esotici coltivati in Italia, alle trenta zucche che guardano verso un futuro solare, alle trenta specie botaniche che raccontano il mondo delle orchidee e ai trenta modi diversi di chiamarsi castagna. Completeranno questa carrellata le trenta uve con una storia da raccontare e le trenta città del pianeta scelte dai ragazzi del Liceo "Respighi" di Piacenza come esempi di futuro sostenibile. Il programma scientifico e culturale della manifestazione si presenta particolarmente ricco, con esperti di fama nazionale che condivideranno le loro conoscenze e passioni. Sabato 11 ottobre 2025 alle 9.30 si inizierà con "L'orto planetario", il gioco Climate Fresk dedicato ai giovani che amano l'ambiente, coinvolgendo per il terzo anno consecutivo gli studenti delle scuole superiori piacentine in un percorso di consapevolezza ambientale della durata di tre ore. Tra gli appuntamenti più affascinanti, Marco Tira, giovane architetto del Politecnico di Milano, racconterà le sperimentazioni sulla luminescenza dei funghi per l'architettura sostenibile, mentre Tommaso Frioni dell'Università Cattolica di Piacenza illustrerà la storia della 'Lisöra', un vitigno delle montagne piacentine che rappresenta un esempio perfetto di biodiversità locale con grande potenziale per il futuro. Momenti di riflessione filosofica saranno a cura di Stefano Di Lazzaro, direttore del Podere San Fiorano, che si interrogherà sul futuro dei giardini come laboratori di bellezza, rapporto con la natura, salvaguardia dell'ambiente e cultura scientifica. Daniel Tarozzi, fondatore del giornale online "Italia che Cambia", guiderà invece un dialogo sui cambiamenti necessari per affrontare le sfide ambientali, partendo dal presupposto che la transizione ecologica e sociale deve partire da ognuno di noi. Domenica 12 ottobre si aprirà con una ricerca partecipativa per individuare trenta propositi ambientali da mettere in atto immediatamente, coordinata da Francesca Conti. Concetta Flore, illustratrice dell’Associazione AIPAN, guiderà un laboratorio per acquisire l’abilità che serve al giardiniere con carta e matita per riprodurre e interiorizzare un albero. Mario Mariani del vivaio Central Park, insieme al giovane garden designer Matteo Boccardo, condurrà una conversazione sul futuro delle piante, cercando di fare il punto su quello che abbiamo imparato negli ultimi trent'anni e su quello che stiamo scoprendo del regno vegetale. Grande spazio sarà dedicato ai laboratori sensoriali, con degustazioni guidate di mele antiche condotte dall'esperta Anna Ferro e assaggi di frutti esotici coltivati in Sicilia sotto la guida dell'agronomo Natale Torre. Maria Cristina Pasquali, agronoma e divulgatrice Slow Food, proporrà un aperitivo letterario dedicato alle zucche, partendo dal suo libro per individuare le varietà con il futuro più promettente. Enzo Melegari, esperto di biodiversità agricola che in trent'anni di ricerca ha recuperato 700 varietà di frutta antica, condividerà i suoi segreti per fare talee di successo, mentre Viviana Lorenzini guiderà i visitatori alla scoperta del mondo delle orchidee botaniche, spiegando l'etica nell'acquisto e le nuove regole di cura che evitano prodotti di sintesi. Sempre per gli adulti, il laboratorio “Acquarello botanico per tutti” a cura degli artisti AIPAN. Sabato e domenica 11.00/12.30 e 15.30/17.00. I bambini saranno protagonisti, con un ricco programma di attività creative ed educative. Il Ludobus proporrà giochi poveri e creativi in legno costruiti artigianalmente, mentre Alessandro Troisi dell'associazione AIPAN guiderà laboratori per scoprire e disegnare i mille abitanti di un albero. Non mancheranno attività pratiche come la preparazione di pranzetti per gli uccellini e la costruzione di rifugi invernali per le farfalle. La manifestazione non dimentica il potere delle parole nel coltivare la consapevolezza ambientale. Durante le "Letture verdi per l'autunno", curate da Mimma Pallavicini, i visitatori potranno scoprire una selezione di libri che spaziano dalle profondità del suolo alle altezze della filosofia botanica. Un evento da segnare in agenda, molto seguito appunto dai cremonesi. per chi ama la natura, la biodiversità e desidera scoprire come il futuro sostenibile sia già qui, tra le mura storiche del Castello di Paderna, dove trent'anni di passione per la natura continuano a dare i loro frutti migliori.
Eremita del Po
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