29 giugno 2024

Trent'anni fa la grande mostra su "Sofonisba Anguissola". Di grandi esposizioni a Cremona non se ne fanno più. Eppure richiamano migliaia di visitatori

Trent'anni fa a Santa Maria della Pietà (oggi inagibile) si teneva la grande mostra "Sofonisba Anguissola e le sue sorelle" con una settantina di dipinti e disegni provenienti da tutto il mondo. Accanto una sezione documentaria con esposti libri, stampe e documenti che illustravano la vita a Cremona tra XVI e XVII secolo. Voluta dall'Amministrazione provinciale volta dall'assessore provinciale alla Cultura Vittorio Foderaro, la mostra è stata curata da Flavio Caroli, da allora rimasto legato al nostro territorio. Dopo anni di oblio la grande mostra ha ricollocato Sofonisba Anguissola nel suo grande ruolo di donna pittrice stimata da più grandi del suo secolo espressione di una cultura nata in questa terra e diventata cosmopolita. Fu un successo straordinario con 15 mila ingressi solo nel primo mese di apertura (settembre) ma poi su fino agli 80 mila visitatori. Cremona si prestava alle grandi mostre ed alcune fecero davvero grande richiamo fin dal 1985 con quella su "I Campi e la cultura artistica Cremonese nel Cinquecento" curata da Mina Gregori ma anche quella su "Immagini del sentire. I cinque sensi nell'arte" (1996) (curata da Sylvia Ferino), quella archeologica sulla via Postumia oppure "Pittori della realtà. Le Ragioni di una Rivoluzione da Foppa e Leonardo a Caravaggio e Ceruti" (2004), esposizione che verrà successivamente allestita al Metropolitan Museum of Art di New York oppure quella del 2002 sul mondo dei dinosauri allestita in Fiera in collaborazione con il Natural History Museum di Londra che staccò 120mila biglietti o l'ultima grande mostra, quella su "Il Piccio l'ultimo romantico" del 2007 e altre ancora. 

Cremona ha smesso di investire sulle grandi mostre mentre le città vicine stanno incrementando l'offerta. Pensiamo al grande successo che sta avendo a Brescia la mostra sui Macchiaioli o quella ottenuta da Mantova con Rubens. Qui no. Cremona non considera la grande mostra un investimento. Sarà che ancora pesa lo scandalo dell'Apic ma per riportare qui il grande pubblico qualche grande mostra servirebbe (è vero che il turismo si è mosso ma qualche aiuto in questo senso andrebbe dato stanziando magari nei bilanci comunali una cifra un po' più cospicua da quei semplici 700mila euro dello scorso anno per il turismo). Purtroppo sono sparite da anni anche le mostre "minori" come quelle sui grandi fotografi internazionali (Capa, Cartier Bresson ecc.) della Magnum o sugli Arazzi della Cattedrale o su Jannello Torriani che si sono tenute nella sala delle esposizioni del Museo del Violino richiamando migliaia di visitatori. Eppure temi, personaggi e argomenti per richiamare il grande pubblico a Cremona ci sarebbero. Per fortuna il prossimo anno il Museo Diocesano allestirà una grande mostra su Boccaccio Boccaccino (leggi qui) ma le grandi mostre dovrebbero ritornare nelle corde dell'amministrazione pubblica.

 


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commenti


Pasquino

29 giugno 2024 08:38

Ma avevamo un assessore alla cultura ?

evvai

29 giugno 2024 10:29

...e quasi certamente ce lo ritroveremo , alla faccia della discontinuità !

Consuelo Monica A. Poli

29 giugno 2024 14:30

......ma aspettiamo un attimo c'è ancora qualcosa da portare via da Cremona!!!!

Marzio

30 giugno 2024 06:59

Per fortuna che al grido della discontinuità riavremo lo stesso assessore alla cultura che tanto ha fatto in dieci anni per la nostra città. Mi sento proprio in dovere di fare un particolare ringraziamento perché ci ha fatto perdere le più belle mostre che avremmo potuto sicuramente fare. Darei un consiglio a questo baldo assessore...forse prima è meglio riparare i tetti, ripristinare palazzi che sono sempre stati il nostro vanto e che sono stati lasciati andare come tante altre cose in Cremona. Invece che fare balletti in centro provate a fare le cose come seriamente vanno fatte e cioè con cura e dovizia.
Ah dimenticavo prima però chiedere l'ok del nostro Senatùr...se a lui sta bene la cosa sì può fare.
Tanti saluti da un semplice cittadino a cui sono cadute le fette di salame dagli occhi!!!

Mariateresa

30 giugno 2024 15:54

Prima delle elezioni tutti i candidati promettevano di cambiare (sottinteso: in meglio), se così non sarà la decadenza e il degrado di Cremona saranno inarrestabili, anche per l'indifferenza dei troppi cittadini che, forse delusi, non votano più