20 settembre 2024

Ultimi due appuntamenti con Casa Ponchielli: sabato 21 al Museo Ponchielliano e domenica 22 al Teatro Ponchielli

La settimana dedicata ad Amilcare Ponchielli si conclude con due appuntamenti: il primo è per sabato 21 settembre (ore 21.00 - ingresso libero) presso il Museo Ponchielliano di Paderno Ponchielli dove protagonista sarà il baritono Valentino Salvini accompagnato al pianoforte da Cristiano Paluan. In programma musiche di Ponchielli, Verdi e Puccini. 

Il gran finale è in programma domenica 22 settembre (ore 20.30) al Teatro Ponchielli di Cremona con un concerto che offrirà un ventaglio di composizioni del tutto inedite o, se anche note, assenti dal repertorio concertistico corrente, una serata che si presenta come una vera chicca con le  musiche di Ponchielli trascritte e rielaborate dal Prof. di Musicologia Pietro Zappalà.

In scena Federica Zanello (soprano), Mariano Sanfilippo (tenore), Marco Granata (basso), con loro sul palco il Coro Polifonico Cremonese e il Bazzini Consort diretti dal M° Federico Mantovani. 

 Amilcare Ponchielli è noto in tutto il mondo per la sua opera principale, La Gioconda, anche se talvolta di quell'opera si conosce la sola Danza delle ore, per il ruolo centrale che essa riveste nel film d'animazione Fantasia di Walt Disney. 

Tuttavia, un movimento di riscoperta di Ponchielli, ormai avviato da oltre una ventina di anni, ha portato alla luce numerose composizioni inedite che spaziano nei generi più vari: musica per banda, musica sacra, musica strumentale e vocale da camera, musica sinfonica. Esse furono composte per le occasioni più diverse: la musica bandistica prevalentemente per il suo ruolo di Capomusica a Piacenza e Cremona, ma anche per eventi particolari (p.es. la morte di Manzoni); la musica sacra composta in gioventù per arrotondare il magro bilancio e negli ultimi anni per il prestigioso incarico di Maestro di cappella a Bergamo; la musica strumentale da camera perlopiù come omaggio ai suoi compagni di studio in conservatorio; la musica vocale da camera – così come la musica pianistica – in parte per immettersi nel mercato editoriale dell'epoca e rivolgersi quindi ad una platea più vasta della sola città di Cremona, in parte come libero sfogo di una prorompente forza creativa, non sempre incanalabile nella sola produzione melodrammatica. Il concerto di questa sera offre un ventaglio di composizioni del tutto inedite o, se anche note, assenti dal repertorio concertistico corrente.

Sinfonia in La maggiore op. 113. Questa composizione si deve alla figura di Cesare Bignami che, assieme ai fratelli Pompeo e al più famoso Vespasiano, faceva parte della cerchia ristretta degli amici di gioventù del compositore. Trasferitosi a Montevideo in Uruguay, Cesare dirigeva la Società Filarmonica "La Lira" (che poi divenne il Conservatorio della città) e per questa istituzione egli commissionò a Ponchielli questa sinfonia nel novembre del 1875. Il compositore rispose tempestivamente all'amico inviando la partitura richiesta; ma siccome in quel periodo era alle prese proprio con il suo capolavoro, La Gioconda, egli pensò bene di riadattare una partitura che aveva composto due o tre anni prima per una cerimonia musicale svoltasi al collegio Manini di Cremona. Come tutti i brani sinfonici di Ponchielli, questa composizione non ricalca gli schemi classici della sinfonia: si tratta di un movimento unico formato dalla giustapposizione di più sezioni caratterizzate da atmosfere diversificate, come in una scena d'opera, e con un crescendo di energia e vitalità.

Qui tollis e Quoniam, op. 19. Le poche testimonianze riferibili a queste due sezioni del Gloria risalgono al 1882, anno in cui Ponchielli iniziò il suo incarico di Maestro di Cappella a Bergamo, proponendo alla cittadinanza questa composizione e un Magnificat. Tuttavia le caratteristiche musicali (come il calco dello stile operistico e la scrittura per le sole voci maschili) e alcuni indizi documentari ancora da vagliare compiutamente fanno ritenere che in quella occasione Ponchielli riutilizzò una sua composizione risalente agli anni 1865-66, quando appunto a Cremona egli si incaricava occasionalmente di fornire la veste musicale per celebrazioni liturgiche, assemblando spesso sezioni di messa ricavate da lavori di autori diversi. Il brano musicale ricalca le fattezze di un duetto d'opera, caratterizzato da una introduzione strumentale nella quale campeggia un clarinetto solista, cui segue il duetto dei solisti (tenore e basso); esaurito il duetto, subentra il coro che, nella seconda parte della composizione, si intreccia con le voci solistiche, in un crescendo di agogica e dinamica che porta alla conclusione.

Cantata a Gregorio VII, op. 13. La Cantata risale agli ultimi mesi di vita del compositore: terminata il 1° ottobre 1885, venne eseguita il successivo 14 dicembre, ossia a un mese dalla sua prematura scomparsa. Fu scritta per celebrare l'ottavo centenario della morte di Papa Gregorio VII. Differisce dalla composizione precedente non solo per il maggiore impegno del coro (esteso a cinque voci: i tenori sono divisi), ma anche per la ricchezza dell'organico strumentale che prevede anche l'arpa. È divisa in tre sezioni che rispondono a tre fasi della vicenda umana di Gregorio: Il presagio, Le gesta e la morte (nel quale si cita il motto attribuito a Gregorio: "Dilexi iustitiam et odivi iniquitatem, propterea morior in terra aliena", adattato dal Salmo 44) e La gloria. 

Cantata Francesca da Rimini. Con questa composizione torniamo indietro agli anni cremonesi di Ponchielli, precisamente al 1865, anno in cui il compositore ricopriva il ruolo di Capomusica della banda cittadina. L'anno segnava il sesto centenario della nascita di Dante Alighieri e la ricorrenza fu celebrata presso il Teatro Concordia (odierno Teatro Ponchielli) il 4 giugno con una Accademia letterario-musicale, durante la quale furono declamati sonetti danteschi e poesie di poeti contemporanei in suo onore, oltre all'esecuzione di musiche più o meno attinenti la figura del sommo poeta. Ponchielli contribuì con il sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare op. 36, per tenore e pianoforte e appunto con questa cantata (preceduta forse da un inno a Dante di cui però non abbiamo alcuna traccia) che intona il testo dantesco del celebre passo dal V canto dell'Inferno. La cantata ha una struttura tripartita: la prima sezione si apre con una introduzione sinfonica, che descrive l'atmosfera infernale in cui si colloca l'episodio, seguita dall'invito di Dante alle anime a rivolgersi a lui e dal successivo coro che descrive l'avvicinamento delle anime dannate al poeta. La seconda parte è costituita da un lungo recitativo accompagnato, in cui Francesca narra liricamente il sentimento di amore che aveva provato, con un successivo intervento del coro che, intonando le parole di Dante, esprime pietà per la vicenda che aveva coinvolto i due amanti. Nella terza parte la voce di Dante invita Francesca a narrare come si svolsero gli eventi e Francesca riprende il racconto, unendo ancora momenti di recitativo a episodi più ariosi e cantabili. Una coda finale riprende i motivi cantabili, ma trasformandoli e conducendoli a una brusca chiusa che ci riporta al dramma dell'ambientazione infernale. (testo a cura di Pietro Zappalà)

domenica 22 settembre ore 20.30  -

Teatro A. Ponchielli 

ALLA SCOPERTA DI UN PONCHIELLI INEDITO

Concerto per Soli, Coro e Orchestra

Federica Zanello, soprano 

Mariano Sanfilippo, tenore

Marco Granata, basso

Federico Mantovani, direttore

Bazzini Consort 

Coro Polifonico Cremonese 

musiche di Amilcare Ponchielli, Antonio Bazzini

rielaborazione e trascrizione dei brani di A. Ponchielli a cura di Pietro Zappalà 

Amilcare Ponchielli (1834-1886)

Sinfonia in La maggiore per orchestra, op. 113, 1875 

Qui tollis  per tenore, basso, coro maschile e orchestra, op. 19, 1882 

Antonio Bazzini (1818-1897)

Francesca da Rimini, poema sinfonico per orchestra, op. 77, IAB 3  

Amilcare Ponchielli 

Francesca da Rimini, cantata per soprano, basso, coro e orchestra

Cantata per il centenario di Gregorio VII,  per tenore, basso, coro e orchestra, op. 13, 1° ottobre 1885


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