19 luglio 2024

Un angolo di paradiso a Spinadesco, fra ciò che rimane di un'antica foresta di querce dove spesso affiorano fossili, nel "Triangolo delle Bermuda" cremonese ora inciviltà e rifiuti abbandonati

Nell'angolo in sponda destra del Po, in prossimità di Spinadesco, c'è una piccola superficie lombarda, di circa (ad acque ritirate) 6000 metri quadrati. Il paesaggio descrive epoche storiche diverse nel pieno della bellezza del nostro grande fiume. Questo luogo viene chiamato dagli anziani del posto "Il triangolo delle Bermuda", in prossimità dello scivolo di Aipo che usualmente viene utilizzato per mettere le barche in fiume, e c'è una spiaggia meravigliosa, in quel che rimane di una grande foresta padana di querce (oggi se ne trovano ancora alcune fossili). Purtroppo in mezzo a questa meraviglia monitorata per censimento faunistico dagli instancabili volontari dell'Associazione "Il Nibbio" (che in quelle zone osservano i passaggi di lupi, cinghiali e sciacalli dorati), compaiono resti di oggetti decisamente lontani da dove dovrebbero essere: pneumatici, plastica, un motore di una barca. Appaiono poi alcuni mattoni, appartenuti a una vecchia cascina che dopo alcune ricerche è risultata essere la "Ca' de Bastoòn" (così veniva definita), che durante l'alluvione del 1951 è stata abbattuta perchè il Po si è spostato in sponda sinistra. Un angolo di paradiso tra la riva piacentina e quella cremonese del Grande Fiume, un ecosistema che andrebbe preservato, un'oasi di pace che, maleducati a parte, merita di essere vissuta da tutti. 

l.b.


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commenti


Daniro

19 luglio 2024 17:11

Credo si tratti delle aree in parte comprese nel Sic Zps Natura 2000 di Spinadesco che sicuramente andrebbero meglio gestite. Il problema dei rifiuti o abbandonati o arrivati con le piene non viene minimamente considerato né dai Comuni, né dalla Provincia né da Aipo né da Adbpo. Solo qualche volenteroso li raccoglie ma spesso sono molto difficili da recuperare.

Stefano

19 luglio 2024 21:23

Ma a chi vuoi che gliene freghi del rudo nel Po. L'importante è che prendano il loro bello stipendio e poi se diventa tutto un merdaio chi se ne frega. E poi sicuro che quei pneumatici non risalgano all era neolitica?

enzo

21 luglio 2024 09:53

Con quel "il loro bello stipendio" immagino Lei alluda ai dipendenti del servizio preposto alla difesa del nostro Po, nella errata supposizione che abbiano le forze materiali per provvedere anche alla sua ripulitura dai resti di piene e merende. Invece sappia che non ci sono più nemmeno quelle mitiche figure chiamate "sorveglianti idraulici" , che fino agli scorsi anni Settanta in motorino perlustravano tratti di golena per accertarsi che non incombessero minacce alle sponde. Facile credere a immagini oziose, basta salire al primo piano del chiostro di via Carnevali detto il Piccio per informarsi della realtà. L'Italia non è un paese che ha cura di se.

Bruno Emilio baiocchi

20 luglio 2024 18:38

Sono sempre io il mozzicone e xpress grazie per le segnalazioni da voi fatto se la salute me lo permette grazie per la disponibilità.

Sono il signore che pulisce zona teatro e Cadore grazie per la disponibilità.