7 marzo 2024

Un po' di catrame per beole ballerine, ultima tacugnàada al voltone di via Platina. Transenne dimenticate. Lo stupore dei turisti che da una strada con buche e rattoppi si arrivi al Museo del Violino

Secondo i dati diffusi dal Comune, cresce il numero dei turisti in città. Non c'è dubbio, Cremona con la sua piazza maggiore, le sue chiese, il Torrazzo (80mila presenze l'anno, senza dubbio il museo-monumento più visitato), le sue chiese, le botteghe dei liutai, il museo del violino, il suo teatro sono un bel biglietto da visita. Ma a fare da controcanto a tanta bellezza sta la scarsa cura delle strade e dei marciapiedi anche in pieno centro: beole che si muovono, acciottolato che salta, gente che quando passeggia deve stare ben attenta a dove posa i piedi anzichè guardare verso l'alto il bello che la città offre. E quando si interviene spesso le cose sono fatte sono peggio del danno. L'ultima tacugnàada riguarda il tragitto che da via Platina sale in piazza Sant'Antonio Maria Zaccaria: qui si muovevano alcune vecchie beole e guardate un po' il lavoro fatto: un po' di catrame buttato lì' quasi a caso e l'effetto è quello della foto che mostriamo. Ma come, in pieno centro, sul percorso turistico di accesso alla piazza del Duomo e al museo diocesano un simile rappezzo? Nessun assessore è passato di qui, nessun vigile urbano? Per fortuna ci sono i cittadini che sono più attenti di chi ci amministra. Fotografia e segnalazione a "Cremonasera", diventato ormai una sorta di "Agenzia Ripara Torti". Ed ecco un'altra segnalazione: ancora le transenne in piazza Duomo dove 13 giorni fa è caduta una donna (finita al Pronto Soccorso), proprio di fronte alla Filiale della Banca Popolare (leggi qui). La fotografia è stata scattata mentre una turista fotografa l'orologio del Torrazzo e una guida del Crart illustra le bellezze della piazza a una scolaresca in gita tra le transenne. Ed ecco altre segnalazioni: le buche di fronte a Palazzo Mina, in via Platina, e i marciapiedi malmessi con i turisti incantati a guardare il palazzo o dove è vissuto Sant'Antonio Maria Zaccaria ma stando attenti a dove appoggiano i piedi. Ed ecco altre segnalazioni: questa volta arrivano proprio da turisti che hanno parcheggiato l'auto in via Cadore e hanno preso via Altobello Melone per arrivare a piedi al vicino Museo del Violino: su un lato la muraglia di palazzo Mina, sull'altro una strada e un marciapiede al limite della praticabilità e pieni di rattoppi. "Davvero è questa la strada che porta al Museo del Violino?" chiedono stupiti. Purtroppo ci si innamora non solo guardando in alto. E i dettagli, spesso, sono quelli che più colpiscono. Evidentemente non è così per chi ci amministra. (M.P.)


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commenti


Elena

7 marzo 2024 16:24

Cremona a quel che vedo è messa male ma Firenze è peggio......

François

7 marzo 2024 18:04

Il suo commento non è affatto consolatorio... Purtroppo in Italia per intervenire tempestivamente in casi come questo, c'è una procedura burocratica che supera di gran lunga l'immaginazione di Kafka.

Valentina

7 marzo 2024 22:00

Bene, allora vuole dire che possiamo essere contenti?

Gianluca

7 marzo 2024 18:58

Nulla di nuovo. Dilettanti assoluti.

Gianluca

7 marzo 2024 21:46

Intanto stiamo asfaltando l’argine, che non ne aveva così bisogno (ma la ciclovia Vento non può attendere), mentre le strade di tutta la città versano in condizioni infami.