Vent'anni dopo, la Cremona-Mantova è soltanto sulla carta. Tanti progetti, ricorsi al Tar, politica fredda. E in bici per dire "no"
Milena Gabanelli nell'inchiesta del Corriere e nel Tg de “La7” ha stigmatizzato il fatto di come per fare una autostrada in Italia ci si metta vent'anni. E ha citato il caso della Sassuolo-Campogalliano. Ma anche la Cremona-Mantova può entrare nel Guinness dei primatiin quanto a chiacchiere, a progetti mai conclusi, ai ricorsi al Tar e ai contro ricorsi al Consiglio di Stato, ai terreni vincolati, ai possibili espropri, alla silata dei pro e dei contro. Se ne parla ormai da vent'anni. Erano i primi mesi del duemila quando in un Cda della società centropadane si iniziò a parlare dell'autostrada. Anche per quest'opera rimasta sulla carta sono passati vent'anni. E la politica locale sembra non crederci più. Ma neppure quella nazionale se rispondendo a una interrogazione dei 5 stelle, il governo ha detto che persino la Ti-Bre non è una priorità. Figurarsi la Cremona-Mantova!
In questi giorni è tornata alla ribalta per due motivi: il primo è che senza una definizione del tracciato e una integrazione con i progetti esistenti, risulta complicato anche porre mano al raddoppio dei binari della ferrovia Mantova-Cremona; il secondo è che domenica prossima si terrà la biciclettata ecologica dei Comitati contro la Cremona-Mantova, il fine della protesta è chiedere “la riqualificazione della SS10 come alternativa sostenibile all’autostrada Cremona -Mantova”. Si chiama infatti così l’iniziativa organizzata per domenica 23 maggio da comitati e associazioni ambientaliste contrari alla realizzazione dell’autostrada Mantova-Cremona. Ci sarà un gruppo che muoverà da Cremona e un altro che partirà da Mantova.
L'idea di realizzare la Cremona-Mantova è vecchia di oltre vent'anni. Nel 2005 si era arrivati ad un passo dalla realizzazione. Ecco quello che sui quotidiani locali si scriveva all'epoca. "Il progetto prevede tre lotti e i primi 43 chilometri del primo tratto saranno pronti in 4 anni e mezzo. Questo segmento prevede sia il tratto Cremona-Tornata (29,6 Km) dove si incrocerà con il futuro Tibre, sia tre lotti funzionali per collegare il casello di Mantova Sud dell’Autobrennero a Mantova, ovvero il tratto casello-Virgilio, la tangenziale di Virgilio e il raccordo con le Grazie. Le due rimanenti tratte (4 e 9,2 km) da Marcaria a Castellucchio e da Castellucchio a Virgilio saranno realizzate in un secondo tempo, utilizzando per il finanziamento anche i proventi dei pedaggi. L’ultima trance (da Mantova Nord al confine veronese) è attualmente bloccata da un ricorso al Tar vinto dai proprietari dei terreni. Ma la Regione Lombardia si è già appellata al Consiglio di Stato che si pronuncerà entro un anno. Nel frattempo, i terreni interessati restano in salvaguardia, ovvero non possono essere edificati né urbanizzati. In ogni caso, il bando presentato, non ammette significativi spostamenti del percorso già approvato. La società concessionaria provvederà alla progettazione definitiva, al relativo studio di impatto ambientale e alla progettazione esecutiva, in base alla quale verrà costruita la prima autostrada italiana a concessione regionale. Una volta ultimata, l’autostrada Cremona-Mantova avrà una lunghezza complessiva di 59.3 km e connetterà la A21 all’altezza di Cremona con il comune di Virgilio (Mantova), per un investimento totale di circa 944 milioni di Euro. La concessione per la gestione avrà la durata di 55 anni".
Poi la decisione della Regione - attraverso il suo braccio operativo dell'epoca Infrastrutture Lombarde - di affidarne gestione e realizzazione agli spagnoli di Cintra-Merloni Finanziaria. I ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Poi si riparte. Ancora da Centropadane e da Stradivaria. Una nota dell'Agenzia Regionale Lombardia Notizie del 3 dicembre 2007 titolava: Autostrada Cremona-Mantova, firmata la convenzione. "E' stata firmata oggi in Regione Lombardia alla presenza del presidente Roberto Formigoni e dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, la convenzione per la realizzazione della prima autostrada regionale, la Cremona-Mantova. Il documento è stato firmato dal presidente di Infrastrutture Lombarde, il soggetto concedente, Giovanni Bozzetti, dal presidente di Stradivaria, il raggruppamento di imprese che darà vita all'autostrada Cremona-Mantova, Augusto Galli e dall'amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde), Antonio Rognoni. L'autostrada sarà lunga 59,3 chilometri (a due corsie più quella di emergenza per senso di marcia), avrà un costo di 762 milioni (più Iva) e vedrà l'inizio dei lavori nel 2009 e la conclusione della prima fase nel 2012. "Si tratta di una infrastruttura - ha sottolineato il presidente Formigoni - assolutamente necessaria, richiesta dal territorio e sulla quale Regione Lombardia è stata capace di costruire un ampio consenso. Anche in questo campo, la Regione ha saputo capire in anticipo i bisogni ed è intervenuta con azioni innovative, precorritrici dei tempi, prima criticate e poi imitate da tutti". "Con la realizzazione della Cremona-Mantova - ha detto l'assessore Cattaneo - Regione Lombardia si dimostra ancora una volta pioniera nel campo delle infrastrutture, come 81 anni fa, con la realizzazione della prima autostrada con pedaggio, la Milano-Varese". Regione Lombardia ha in programma altre due autostrade regionali: la Broni-Mortara e l'interconnessione tra la Pedemontana e la Brebemi. "Gli obiettivi che vogliamo raggiungere con questo intervento - ha aggiunto Cattaneo - sono molteplici: creare un asse intermodale al centro della Pianura Padana che colleghi le infrastrutture nazionali e quelle locali; potenziare i collegamenti con gli aeroporti padani, i due porti fluviali di Cremona e Mantova e i relativi poli logistici; realizzare un nuovo corridoio medio-padano che consenta percorsi alternativi e meno congestionati".
Poi di nuovo lo stop, nuovi progetti fino al più recente dell'agosto dello scorso anno e partito nel 2019. 66,3 chilometri di lunghezza, due corsie per senso di marcia, per un progetto da 883 milioni di euro. Si tratta di un tratto di 52 km di nuova costruzione, cui vanno aggiunti 8,5 km in comune con la TiBre e altri 5 km della tangenziale di Mantova. Lungo la nuova tratta, saranno presenti due caselli, uno a Cremona e uno a Mantova, nonché otto uscite free flow (gestite con lettura delle targhe), una stazione di rifornimento per ogni senso di marcia e quattro centri servizi. I tempi di realizzazione, una volta che il progetto fosse approvato da Regione Lombardia, vengono stimati dalla società in 5/6 anni. Rispetto al progetto precedente la realizzazione non sarà per lotti ma in un'unica soluzione anche per favorire il raddoppio dei binari ferroviari. Nella presentazione si disse: il progetto deve essere cantierabile non oltre i 24 mesi (ma un anno è già passato).
Il problema principale? Quello dei finanziamenti. Per ora c'è ben poca cosa rispetto alle richieste a Regione Lombardia e allo Stato.
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commenti
anna maramotti
20 maggio 2021 22:50
cui prodest? chi manifesta contro la Cr-Mn non si oppone a priori, ma propone scelte alternative. Indubbiamente queste sono meno costose, il tratto è gratuito, non vi è spreco di suolo. A chi invece i costi maggiori, il pedaggio e lo spreco di suolo risultano scelte ecologicamente sostenibili?