Via Verdi, inizio di corso Campi: 300 metri di vuoto commerciale. Vetrine spente, cinema chiuso. Nessuna prospettiva di rilancio
Sono trecento metri in tutto le vie Verdi e il primo tratto di corso Campi ma percorrerle oggi mette tristezza nel vedere il degrado e l'abbandono commerciale del cuore cittadino. Partiamo da via Verdi. Qui il colpo d'occhio è terribile. Sulla sinistra provenendo dall'angolo di corso Vittorio Emanuele, la Banca d'Italia abbandonata e buia e, proseguendo poco dopo via Boldori, il bel edificio delle poste centrali. Sulla destra lo slargo di piazza Stradivari, la Casa di Bianco e il vuoto del palazzo dell'Inps (dall'angolo di via Capitano del Popolo). L'ex Nara camicie vuoto, il cinema Tognazzi abbandonato da dieci anni e tra qualche mese sarà vuota anche la gioielleria Brugnelli con il suo trasferimento sul corso. Tiene duro solo la cartoleria. Eppure questa è una via storica della città. Si chiama Verdi dal 1919, prima si chiamava via Giudecca, nome dato in molte città d'Italia ai quartieri dove abitavano gli ebrei. E proprio qui, proprio di fronte allo sbocco di via Boldori, sorgeva la sinagoga. E dopo la sinagoga trovò posto nello stesso luogo l'albergo Cappello che accoglieva Giuseppe Verdi nelle sue frequenti visite cremonesi, anche per questo che venne scelto il nome del maestro per questa strada.
Oggi il degrado commerciale della zona è evidente e continua anche sul primo tratto di corso Campi. Questo tratto del principale corso cittadino che parte da via Cavour e via Cavallotti è un susseguirsi di vetrine spente. Sulla sinistra l'immobile della Banca Nazionale del Lavoro, con gli spazi progressivamente ridotti dell'istituto di credito e alcune vetrine vuote, poi l'ex negozio di Ashfield che ha abbassato le serrande ai primi di giugno con le sue tre vetrine e poi quello che vendeva sigarette elettroniche, anche questo desolatamente vuoto. Tiene duro in questo tratto Barbara Bassi con la sua gioielleria con vetrine anche su via Anguissola. Anche questa strada non ha più una sola attività commerciale, tutto chiuso.
Non meglio anche il lato verso la galleria con Grom chiuso da tempo (ma ad ottobre dovrebbe entrare Ugo Grill come secondo punto), chiuso Liu jo. Se poi buttiamo lo sguardo appena oltre la galleria, in attesa del cantiere sui “Giardini del corso”, ha chiuso in corso Campi anche la profumeria Sephora.
Qualche vecchio commerciante punta il dito sul fatto che lo sviluppo commerciale di queste strade fosse legato all'arrivo in centro dei filobus da via Giuseppina e da viale Po, portando qui frotte di cremonesi dai quartieri residenziali. Qualcun altro ipotizza di portare il mercato su queste due strade. E l'Amministrazione comunale?
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commenti
Pasquino
5 luglio 2021 09:03
Una città che muore
Antonio
5 luglio 2021 10:25
Fare nuova la città!