27 novembre 2024

Vitari (Lega): "Impianti biometano, essenziale il coinvolgimento dei territori e dei sindaci"

"Nel percorso di definizione delle politiche regionali sugli impianti di energia da fonti rinnovabili, è fondamentale garantire il pieno coinvolgimento dei territori e, in particolare, dei sindaci, che rappresentano il punto di riferimento più diretto per le comunità locali". Lo dichiara in una nota il consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari a margine della discussione sulla Legge di revisione ordinamentale approvata oggi dal Consiglio regionale.

"La nostra priorità è assicurare che lo sviluppo di impianti di biogas e biometano, utili per una gestione sostenibile delle risorse e per promuovere l'energia pulita, avvenga nel rispetto delle specificità territoriali e con un dialogo costante con le amministrazioni locali. I sindaci devono poter giocare un ruolo centrale nelle fasi autorizzative, per tutelare al meglio il loro territorio e le esigenze delle loro comunità", sottolinea Vitari.

"Come Lega, siamo da sempre vicini alle istanze dei territori e ribadiamo la necessità di una pianificazione attenta, che preveda l'individuazione di aree idonee per questi impianti, evitando interventi che possano generare criticità ambientali o compromettere il paesaggio lombardo. Le decisioni devono essere condivise e ponderate, affinché lo sviluppo sostenibile non sia in contrasto con la salvaguardia del territorio".

"Il futuro della Lombardia non può essere costruito a discapito dei suoi territori. Bisogna promuovere soluzioni che rispettino l'ambiente e le comunità, evitando di trasformare le nostre aree in luoghi dove i problemi di altri vengono scaricati senza criterio. La tutela del nostro territorio deve restare al centro di ogni scelta".


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commenti


Maria Grazia Bonfante

27 novembre 2024 12:26

Gentile Consigliere,
Nelle sue frasi il tutto e il contrario di tutto. Biometano ora e biogas prima sono impianti rivelatisi utili solo a chi li fa e a chi li finanzia, non certo per il territorio. Basta farsi un giro nei territori, consultare il portale dei Tribunali per capire le cause in corso, leggere cosa ha scritto la Corte dei Conti al Gse sui controlli (inadeguati, molte frodi), verificare i decreti autorizzativi composti da pagine e pagine di prescrizioni che nessuno controllerà perché non vi sono le risorse, fare un conto di quanta merce si scarica nei terreni dove cresce il cibo che mangiamo, verificare le % di malformazioni congenite neonatali, vedere dove vanno gli incentivi anche in fondi lussemburghesi, .... Siamo disponibili se in atti vuole essere con i territori. Cominciamo a chiedere di togliere gli incentivi pubblici: se sono utili, possono continuare senza.