Madonna del Po: fervono a Brancere i preparativi per la tradizionale festa del 15 agosto
Fervono i preparativi, a Brancere, in occasione della Festa della Madonna del Carmine (Monte Carmelo), venerata nel santuario della Madonna del Po. Il prezioso simulacro che tutti gli anni, il 15 agosto, viene portato devotamente in processione sul Grande fiume per la festa dell’Assunta, vede rappresentata, doveroso precisarlo, proprio la Madonna del Carmine, o del Monte Carmelo.
Mercoledì, 16 luglio, per la ricorrenza liturgica della Madonna del Carmine, nel santuario del piccolo villaggio fluviale, alle 20,30 sarà recitato il rosario seguito dalla celebrazione della messa con affidamento della comunità alla Patrona della Parrocchia. Il Monte Carmelo (la cui etimologia ebraica significa “il giardino di Dio"; la variante "Carmine" viene invece dall'invocazione spagnola "Virgen del Carmen" che lo deriva dall'arabo), pur non essendo molto elevato (circa 600 metri), prospicente sul mare e ricco di caverne naturali fu, fin dai tempi più remoti, luogo privilegiato per uomini di santa vita che cercavano la lontananza dal mondo e la vicinanza a Dio.
Nella Bibbia è legato alla figura del grande profeta Elia (IX sec. a.C.) che su questo monte lanciò la sfida ai sacerdoti di Baal (come ci viene raccontato nel cap. 18 del Primo Libro dei Re). Ed ancora è dall’alto di questo monte che scorgendo “una nuvoletta che, come una mano d'uomo, sale dal mare” annunciò la fine dei sette anni di siccità a cui era stato condannato Israele a causa delle sue infedeltà.
Mantenne nei secoli, con la sua natura selvaggia e incontaminata da insediamenti umani, la vocazione all’eremitaggio di coloro che, a imitazione del grande profeta Elia, cercavano, nell’austerità della vita e nella mortificazione del corpo, i mezzi per salvaguardare la purezza delle fede. Questo movimento di pii solitari che si ritiravano sul Monte Carmelo, continuò fino a quando la spada di Maometto nel 637 conquistò Gerusalemme dalle mani dei Bizantini e assoggettò la Palestina.
Verso il secolo XI, un pio sacerdote calabrese eresse sui ruderi di una cappella anteriore una chiesetta alla Vergine, ed, avendo raccolti altri compagni, ebbe dal patriarca di Gerusalemme una regola di vita. Si iniziò così un culto verso Maria (il più bel fiore di quel giardino di Dio), che divenne la ‘Stella Polare, la Stella Maris’ del popolo cristiano. E proprio su questo monte, richiamato più volte nella Sacra Scrittura per la sua vegetazione, bellezza e fecondità, continuarono a vivere gli eremiti, finché nella seconda metà del sec. XII, giunsero alcuni pellegrini occidentali, probabilmente al seguito delle ultime crociate del secolo; proseguendo il secolare culto mariano esistente, si unirono in un Ordine religioso fondato in onore della Vergine, alla quale i suddetti religiosi si professavano particolarmente legati.
Ebbe così inizio l'ordine dei Carmelitani, che annovera grandi figure di santi (Santa Teresa d'Avila, S. Giovanni della Croce, S.Teresa di Lisieux, S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e molti altri meno noti).
Eremita del Po
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