Autostrada Cr-Mn: i fallimenti di Stradivaria S.p.a.
Stradivaria S.p.a. è stata costituita il 22 novembre 2007 con lo scopo di progettare, realizzare e gestire l’autostrada regionale Cr-Mn, dopo che l’ATI (associazione temporanea d’impresa) Centro Padane nel corso dello stesso anno si era aggiudicata la gara della concessione. Oltre ad Autostrade Centro Padane S.p.a., fortemente ridimensionata non solo finanziariamente dopo aver perso la concessione della A21, (a sua volta partecipata per il 70,72% da enti pubblici di Brescia, Cremona, Piacenza e Genova) che ne detiene il controllo con il 59,2% del capitale sociale, i suoi maggiori azionisti sono Coopsette Società Cooperativa e Profacta S.r.l., rispettivamente con il 18% e il 12% delle azioni.
Nonostante che fin dal dicembre 2002 la Società Centro Padane sia stata individuata da Regione Lombardia come soggetto promotore, l’opera ad oggi può contare dell’approvazione del solo progetto preliminare, avvenuta nel dicembre 2003.Il progetto definitivo, infatti, non è mai stato approvato e la sua ultima versione, depositata in regione nell’agosto2020, è stata approvata da Aria spa (la società regionale concedente) solo in linea tecnica in quanto non corredata da un piano economico finanziario (PEF) affidabile e bancabile, come invece richiesto dalla normativa di riferimento, e con la richiesta di un contributo pubblico a fondo perduto di 500 Mln di euro (superiore al limite massimo previsto dalla legislazione regionale), oltre che per tariffe applicate all’utenza e costi di gestione troppo elevati.
Il progetto della Cr-Mn, inoltre, ha ottenuto il decreto di compatibilità ambientale (V.I.A.) solo per i tratti "A", Cremona- Tornata e "C", Marcaria-Castellucchio, la cui proroga concessa scadrà nel settembre 2025. Per il tratto "D", Castellucchio - Mantova (A22), invece, dovrà essere prodotto un nuovo studio di impatto ambientale da sottoporre a V.I.A. e ad una nuova conferenza di servizio. Quanto al tratto "B", Tornata-Marcaria, il tratto comune con il Ti-Bre autostradale, noto anche come "buco centrale", si dovrà attendere il completamento di detto raccordo, di cui 75 Km su 84 totali per ora, e per fortuna, sono ancora sulla carta da 50 anni esatti.
L’impossibilità per la Regione di aggiornare il PEF e l’intervento della Corte dei Conti che le ha impedito di acquistare il progetto definitivo per la somma di € 24.970.681,12 attraverso un accordo per la risoluzione consensuale della convenzione di concessione, ha portato Stradivaria spa a ricorrere al TAR impugnando gli atti della Regione e ad avviare una causa anche presso il Tribunale Civile di Milano.
Se questa è la situazione inconcludente del progetto autostradale altrettanto negativa è la situazione finanziaria in cui versa la società Stradivaria spa, i cui bilanci hanno accumulato perdite al 31/12/2023 per € 4.409.613. Dalla Relazione al Bilancio 2023 si legge inoltre che: “... Così come per gli esercizi precedenti, si evidenzia che la recuperabilità del valore investito fino ad oggi per l'acquisto e lavori di realizzazione del campo base, e per la progettazione dell'opera (pari acomplessivi € 19.563.968 di immobilizzazioni in corso) nonché dei valori ad esso correlati (€ 972.644 di imposte anticipate) potrà avvenire in due modi: 1) nell' ipotesi in cui l'autostrada regionale Cr-Mn venisse realizzata... garantirà il recupero delle spese finora sostenute...” “..2) nella diversa ipotesi in cui non venisse realizzata da Stradivaria, con l'eventuale ricavo che la Società potrà realizzare a seguito della revoca della Concessione...” . Non viene affatto considerata la possibilità che il Giudice del Tribunale Civile di Milano, accogliendo le richieste di Aria Spa, dichiari la risoluzione della Convenzione tra Aria Spa e Stradivaria S.p.a. per grave inadempimento di Stradivaria Spa e per l’effetto la condanni a titolo di risarcimento del danno patito da Aria Spa, al pagamento dell’importo di € 25.600.000,00”. In questa ipotesi affatto remota Stradivaria non solo non ripianerebbe il proprio passivo ma si troverebbe ad incrementarlo di una cifra altrettanto considerevole. Chi si farà carico di tali ingenti perdite?
I fallimenti di Stradivaria sono anche i fallimenti della politica e delle istituzioni locali, che hanno portato persino il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, che in un'intervista al Corriere della Sera del 12 ottobre scorso critica la giunta Fontana per la sua ostinazione a voler realizzare l'autostrada Cr- Mn, a dichiarare che: "si sacrificherà altro territorio agricolo, è meglio ampliare l'attuale strada".
Cioè basterebbe riqualificare la SS10, come da noi sostenuto da oltre vent’anni! In proposito siamo sempre in attesa della convocazione del tavolo regionale promesso a Cremona, nella campagna elettorale della primavera scorsa, dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi.
Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre - Italia Nostra Mantova - Legambiente Cremona - WWF Cremona - ArciBassa - Fiab Lombardia - Noi Ambiente, Salute ODV Viadana - Crea Futuro per le Energie Rinnovabili - Associazione Persona-Ambiente - Gruppo Ecologico “El Muroon”- Forum delle idee - NoTriv Lombardia – Gruppo ambiente il Quadrifoglio Condotta Slow Food Oglio Po APS – Salviamo il Paesaggio Cremonese, Cremasco, Casalasco
Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona
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commenti
Manuel
27 ottobre 2024 09:17
Continuo a sostenerlo: qualcuno ascolterà.
CLONARE CESARE VACCHELLI... intanto che è ancora giovane (abbastanza giovane).